Dolomiti

Falcade, Arabba, Alleghe: tutte le più belle escursioni da non perdere in Agordino

Forse alcuni di voi non avranno mai sentito nominare l’Agordino, in effetti uno dei territori meno noti delle Dolomiti Venete. Ma sconosciuti solo all’apparenza, perché le sue località sono certamente famose: Arabba, Falcade, Alleghe... Pittoreschi paesi con altrettante stupende escursioni. E allora, scopriamo assieme quelle più belle e facili da fare coi bambini!

Escursioni e passeggiate da Falcade

Falcade è uno dei paesi più conosciuti dell’Agordino, sicuramente almeno a livello sciistico. Si trova infatti nel comprensorio che comprende anche l’Alpe Lusia e il Passo San Pellegrino, mete decisamente note anche ai più. Ma anche in estate ha veramente tantissimo da offrire alle famiglie. Non ci credete? Allora leggete!

Rifugio Bottari

Il bellissimo e ruspante Rifugio Bottari, un vero ristoro di montagna – Ph Roberto Soramaè
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore circa
  • Dislivello: 380 metri
  • Difficoltà: medio – difficile
  • Punti di ristoro: Rifugio Bottari

Si parte direttamente da Falcade, in località Molino. Si parcheggia nel pressi del pub Il Dollaro oppure nello sterrato leggermente più avanti e poi si prosegue verso il Camping Eden. Da qui inizia la larga forestale 774 che, contrassegnata egregiamente, s’inerpica verso il Rifugio Bottari.

La salita è veramente tosta e non concede mai un attimo di tregua. Coi bimbi a piedi, saranno parecchie le soste da dover effettuare per consentire di riprendere fiato (cosa che occorrerà anche a noi genitori). La via, fortunatamente, si snoda nel fresco bosco, per cui ci dà sollievo durante le calde giornate estive.

E infine il Rifugio Bottari (m. 1574) è conquistato! Si tratta di un bel ristoro vecchia maniera, senza fronzoli ma davvero ottimo per mangiare e per ammirare la stupenda vista sulla Valle del Biois, con le Tre Cime d’Auta inconfondibili e, dietro, la Marmolada.

In alternativa, è possibile raggiungere il Rifugio Bottari anche col sentiero che parte da poco prima della Malga Valles Bas (m. 1689), raggiungibile in auto (con deviazione segnalata) lungo la strada che conduce a Passo Valles. Da qui il sentiero (denominato “Alta Via dei Pastori“) è senz’altro più agevole, dato il dislivello (in discesa) di soli 100 metri, decisamente più leggero anche per i bimbi a piedi!


Rifugio Laresei – Passo Valles

Il magnifico panorama dal Rifugio Laresei sulle Pale di San Martino
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e venti minuti circa
  • Dislivello: 220 metri
  • Difficoltà: facile – medio
  • Punti di ristoro: Capanna Valles – Rifugio Laresei

Si parte dalla sommità di Passo Valles (m. 2032), raggiungibile facilmente da Falcade in circa 20 minuti. Parcheggiata l’autovettura di fronte a Capanna Passo Valles, saremo pronti per iniziare!

Calchiamo quindi la larga forestale che, sempre in salita, dapprima cela il panorama sulle Pale per mostrarci quello sul Lagorai. Volendo, la via è percorribile anche con passeggino da trekking, ma in alcuni punti è molto sconnessa. Quindi, meglio lo zaino portabimbo.

Sempre in salita costante (a volte più ripida, a tratti meno), giungeremo a Forcella Pradazzo (m. 2220), dove la vista nuovamente si apre verso le Pale, ma da dove anche possiamo ammirare la sottostante Valle di San Pellegrino e il delizioso laghetto artificiale di Cavia (cui però non arriveremo).

In meno di dieci minuti poi, il Rifugio Laresei (m. 2250) sarà conquistato! Il panorama è stupendo e spazia perfino dall’Antelao alle Pale, vicinissime. Si può fare un picnic (attenzione perché di solito c’è parecchio vento), oppure anche al ristoro, che è molto conosciuto per la sua buona cucina. Naturalmente da prenotare in anticipo.

Leggi l’escursione completa: Rifugio Laresei, con bambini con vista sulla Valle del Biois


Capanna Cima Comelle – Val di Gares

I prati verdissimi attorno alla Capanna Cima Comelle in Val di Gares
  • Passeggino da trekking: SI
  • Tempo di percorrenza: un’ora circa
  • Dislivello: nessuno
  • Difficoltà: facile
  • Punti di ristoro: Capanna Cima Comelle

Giunti in Val di Gares da Falcade (si scende verso Canale d’Agordo e, attraversato il paese, si guida sino alla fine della stretta e lunga valle), si parcheggia al limitare della strada, ossia nella enorme area sosta di fronte alla Capanna Cima Comelle (m. 1333), ottimo ristorante.

Si inizia così a calcare la larga forestale (che, in inverno, è una pista da fondo) che compie un anello intorno nel magnifico fondovalle, attraversando prati, pascoli e boschi.

In circa un’oretta si rientrerà al punto di partenza (attenzione all’unico punto critico: un ponticello da attraversare sollevando l’eventuale passeggino), pronti per effettuare un picnic negli ampissimi spazi accanto alla Capanna Cima Comelle.


Cascata delle Comelle – Val di Gares

Una delle cascate delle Comelle, pittoresche e potenti
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e un quarto circa
  • Dislivello: 200 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Capanna Cima Comelle

Dalla Capanna Cima Comelle, come per l’escursione precedente, seguiamo la larga strada forestale che, per questo primo tratto, è larga e assolutamente pianeggiante.

Superato uno dei borbottanti torrentelli, vedremo staccarsi un sentierino che sale ripido in mezzo al bosco: ecco la nostra via! Senza mai concederci un attimo di tregua, la via guadagna velocemente quota tra gli alberi, obbligandoci anche a transitare su un fondo reso irregolare da radici e sassetti.

In meno di mezz’oretta raggiungeremo la prima delle due cascate, quella “bassa“, davvero pittoresca con l’acqua che scorre sulle rocce. In altri quaranta minuti poi, perverremo ai 1509 metri della Cascata delle Comelle, davvero spettacolare coi suoi spruzzi e la sua potenza.

È necessario prestare attenzione, poiché  i sassi e il legno degli alberi (talvolta presenti sul sentiero) possono essere resi scivolosi dall’umidità.


Malga Stia – Val di Gares

Il delizioso pianoro ove sorge Malga Stia, con vista sull’Agner
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore circa
  • Dislivello: 400 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Malga Stia

Si parte dall’abitato di Gares, che si incontra poco prima di giungere alla Capanna Cima Comelle e ivi si parcheggia (attenzione, poiché i posti non sono molti).

La via inizia su larga forestale ma, subito dopo, si biforca: si potrebbe giungere a Malga Stia anche salendo su sentierino 754, davvero ripido e poco adatto alle famiglie. Oppure su larga silvo – pastorale che, a tornanti, permette di guadagnare quota senza fare troppa fatica.

La via si snoda per la sua quasi totalità nel bosco, una manna durante le calde giornate estive. Gli alberi ci abbandoneranno quando ormai saremo arrivati: i verdi pascoli di Malga Stia (m. 1785) ci danno il benvenuto alla meta, che regala una vista davvero incomparabile sull’Agner (m. 2872), uno dei simboli dell’Agordino.


Escursioni e passeggiate da Passo San Pellegrino

Il Passo San Pellegrino mette in comunicazione Falcade con Moena e la Val di Fassa. Luogo di straordinaria bellezza, offre tantissime passeggiate, adatte naturalmente anche alle famiglie con i bambini. Il contesto paesaggistico è splendido: ci troviamo infatti ai piedi della catena di Cima Uomo, una delle ultime propaggini della Marmolada.

Rifugio Fuciade – Passo San Pellegrino

Verso il magnifico Rifugio Fuciade, una delle passeggiate più belle
  • Passeggino da trekking: SI
  • Tempo di percorrenza: un’ora circa
  • Dislivello: 100 metri
  • Difficoltà: facile
  • Punti di ristoro: SI – Rifugio Miralago – Rifugio Fuciade

La più classica e conosciuta delle escursioni in Val di Fassa è, forse, la più bella. Si parte proprio dal Passo San Pellegrino e si continua verso il Rifugio Miralago (m. 1920), ove è presente anche un grazioso laghetto.

Si continua su larga e poco pendente forestale in un fresco bosco che, poi, cessa di colpo per offrirci un paesaggio spettacolare. La meravigliosa conca di Fuciade, coi i suoi molteplici masi, sorge al di sotto della bianca catena di Cima Uomo, ultima propaggine della Marmolada.

Al Rifugio Fuciade (m. 1982) ci sono moltissimi prati su cui accomodarsi e lo stesso rifugio è un ristorante gourmet ( da prenotare in anticipo, qualora voleste pranzare). Il panorama è assolutamente tra i più belli delle Dolomiti, con anche le Pale di San Martino che ci accompagnano nella passeggiata.

Volendo, al Rifugio Fuciade si può anche arrivare con una romantica carrozza trainata dai cavalli. Ecco i riferimenti per prenotare la corsa (sempre meglio, giacché è molto gettonata): Michele De Francesco 346 2156047 (ritrovo alla chiesetta del Passo San Pellegrino)

Leggi l’escursione completa: Tutti al Rifugio Fuciade col passeggino


Rifugio Passo Selle – Passo San Pellegrino

Il Rifugio Passo Selle, a guardia della Valle del San Pellegrino e della Val Monzoni
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore e mezza circa
  • Dislivello: 500 metri
  • Difficoltà: medio – difficile
  • Punti di ristoro: SI – Rifugio Paradiso – Rifugio Passo Selle

Dalla sommità del Passo San Pellegrino (in prossimità della seggiovia Costabella) saliamo tranquilli lungo la larga forestale che, alternando tratti più ripidi al altri maggiormente pianeggianti, conduce sino a Baita Paradiso (m. 2170).

Il Rifugio Passo Selle (m. 2528) è sempre ben evidente in alto e ci permette di capire ove dovremo arrivare. Piano piano, con anche un po’ di fatica, giungeremo a destinazione e finalmente potremo godere di un magnifico colpo d’occhio verso la Valle del San Pellegrino, le Pale di San Martino e, dall’altra parte, verso la Val Monzoni che scende in Val di Fassa.

Qui si trovano anche tantissime testimonianze della Grande Guerra. A pochissima distanza dal rifugio, scendendo verso il Rifugio Taramelli, potremo già vedere trincee e baraccamenti. Lungo la via ferrata Bepi Zac (il cui attacco è proprio di fronte al Rifugio Passo Selle), riservata agli esperti, molte altre, con anche posizioni di sparo e gallerie.

Volendo, l’escursione si può accorciare servendosi, per un tratto, della seggiovia Costabella, che conduce sino a poco oltre Baita Paradiso. Ecco i prezzi: www.skiareasanpellegrino.it

Leggi l’articolo completo: Bambini al Rifugio Passo Selle, tra panorami e storia


Laghetto di San Pellegrino – Passo San Pellegrino

Il bellissimo Laghetto di San Pellegrino in cui si riflettono le bianche cime
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: mezz’ora circa (percorso ad anello)
  • Dislivello: nessuno
  • Difficoltà: nessuna
  • Punti di ristoro: nessuno

Giunti al Passo San Pellegrino, non si potrà non andare ad ammirare il pittoresco e piccolo laghetto in cui si riflettono le torve moli del Col Margherita e dello Juribrutto.

Si parte quindi da di fronte l’Hotel Monzoni e, seguendo la larga forestale, in cinque minuti giungeremo presso le rive dello specchio d’acqua, ove è presente anche una piccola area attrezzata per picnic.

L’itinerario si svolge su sentierino attorno allo sponde e permette di osservarlo da più angolazioni, ammirando anche le vette che sembra vogliano gettarvisi dentro! Non vi sono ristori nel pressi del laghetto, ma basterà tornare al Passo San Pellegrino per trovare bar e ristoranti presso i quali consumare un buon pranzo o una deliziosa merenda.


Malga ai Lach – Passo San Pellegrino

La stupenda Valfredda verso Malga Ai Lach
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora circa
  • Dislivello: 180 metri
  • Difficoltà: facile – medio
  • Punti di ristoro: Malga Col de Mez – Malga ai Lach

Si oltrepassa per poco il Passo San Pellegrino e si scende per un chilometro verso Falcade, già in Veneto. Alla deviazione a sinistra per Rifugio Flora Alpina, la si imbocca e, superata Malga Boer, si continua sino al largo parcheggio situato in località Col de Mez.

Si segue quindi un pochino la strada sino ad arrivare al cartello che indica Malga ai Lach: proseguiamo quindi lungo il sentiero che, in breve, ci svela la superlativa Valfredda, costellata da una miriade di baite e fienili.

A circa metà di questo angolo di paradiso, attraversiamo il fiume su un bucolico ponticello, iniziando così la salita. Arrivati alla forcella Marmoi (m. 1989) dovremo poi perdere circa 170 metri di quota per guadagnare la nostra meta, Malga ai Lach (m. 1815), con uno stupendo panorama sulle Pale di San Martino e le vette della Val Biois.

Dopo una buona mangiata di formaggi locali, per rientrare a forcella Marmoi, dovremo affrontare quindi la salita, che si tramuterà poi in discesa per tornare al parcheggio, nuovamente attraverso la Valfredda.

Leggi l’articolo completo: Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e Valle del Biois


Escursioni e passeggiate da Agordo

Agordo è il capoluogo dell’Agordino ed è anche il paese più grande e abitato. Pur a quota abbastanza bassa (m. 590), è circondato da stupende montagne, meta soprattutto degli esperti di ferrate e escursioni impegnative. Ma i dintorni di Agordo regalano anche camminate meno impervie, che possiamo tranquillamente affrontare anche coi nostri bimbi!

Rifugio Carestiato – Passo Duran

Il Rifugio Carestiato, con vista meravigliosa su tutta la Conca Agordina
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e venti minuti circa
  • Dislivello: 230 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Carestiato

Si parte dalla sommità del Passo Duran (valico che collega l’Agordino con la Val di Zoldo) e, dopo un parcheggio a lato strada, ci inerpichiamo sulla ripida salita 549 che, in circa 20 minuti (da cardiopalma) ci permette di arrivare su di una larga forestale, che non abbandoneremo più.

Continuiamo quindi in falsopiano per qualche decina di minuti ammirando lo stupendo panorama sul Pelmo e sulle vette circostanti. Un arco con fettucce ci indica che siamo quasi arrivati alla fine: manca ora l’erta finale!

E quindi, dopo un altro quarto d’ora di decisa pendenza, finalmente il Rifugio Carestiato (m. 1834) sarà nostro! E potremo lasciare che la nostra vista spazi sulla meravigliosa Conca Agordina, dall’Agner al Monte San Sebastiano. Non vi è moltissimo spazio per effettuare un picnic, ma poco male: la cucina del Rifugio Carestiato saprà certamente deliziarvi.

Leggi l’articolo completo: Rifugio Carestiato, coi bambini tra Agordino e Zoldo


Rifugio Vazzoler – Listolade

Il Rifugio Vazzoler con le imponenti torri del Civetta
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore circa
  • Dislivello: 580 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Vazzoler – Capanna Trieste

Da Listolade, località che si raggiunge da Agordo verso Cencenighe, imbocchiamo la Val Corpassa (indicazioni) e proseguiamo sino al suo limitare (attenzione, strada stretta), ove il grande parcheggio di Capanna Trieste (m. 1135) ci aspetta.

Iniziamo dunque a percorrere la forestale contrassegnata con il numero 555 che, per il primo tratto, procede tranquilla. Oltrepassato il torrente, iniziano poi i tornanti che, uno di seguito all’altro, ci permettono di guadagnare velocemente quota.

Oltrepassato il Pian de le Taie (m. 1580), l’ultima salita consentirà di guadagnare il Rifugio Vazzoler (m. 1714), che offre un panorama grandioso sulle torri del Civetta, una delle altre montagne simbolo dell’Agordino.

E qui si può tranquillamente mangiare accomodati in uno dei favolosi tavoli con vista oppure concedersi un picnic in uno dei (pochi) spiazzi con deliziosa verde erbetta.

Leggi l’articolo completo: Rifugio Vazzoler, coi bambini nell’anfiteatro del Civetta


Escursioni e passeggiate da Alleghe

Alleghe, con il suo lago, è certamente uno dei paesi più pittoreschi dell’Agordino. Il lago, creatosi dallo sbarramento del fiume Cordevole a causa di una frana, è ad oggi una delle caratteristiche che rende Alleghe quasi unico nel panorama delle Dolomiti.

Giro del lago di Alleghe

Il giro intorno alle rive del lago di Alleghe è facile e panoramico
  • Passeggino da trekking: SI
  • Tempo di percorrenza: due ore e mezza circa (percorso ad anello)
  • Dislivello: 50 metri
  • Difficoltà: facile
  • Punti di ristoro: diversi bar e ristoranti lungo il percorso

Il giro del lago di Alleghe si può compiere partendo da qualsivoglia punto. Vi sono infatti diversi parcheggi posti lungo l’itinerario, alcuni a pagamento e altri gratuiti (ad Alleghe, in centro, ce ne sono parecchi). Si parte quindi in senso orario sino a guadagnare, lungo le rive, il grazioso abitato di Masarè, dove ci si porta dalla parte opposta, sempre seguendo la strada asfaltata.

Si continua così a percorrere l’itinerario, che offre anche interessanti pannelli esplicativi sulla formazione del lago stesso e cenni storici. Ci si inoltra poi nel bosco (ed è l’unico tratto “impegnativo”), per poi ritornare verso il punto di partenza tramite un caratteristico ponte sospeso.

L’anello poi si chiude di nuovo al punto di partenza, magari scegliendo di transitare però proprio sul lungolago (all’altezza dello Sporthotel Europa) anziché per il centro, posto leggermente più in alto.

Rifugio Coldai e Lago Coldai

Il meraviglioso lago Coldai ai piedi del Civetta – Ph Antonio Trivelli
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore circa
  • Dislivello: 380 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Coldai

Si parte direttamente da Alleghe e, con l’ovovia, raggiungiamo dapprima i Piani di Pezzè e, successivamente, Col dei Baldi. Imboccata la larghissima forestale 561 (in inverno pista da sci), in poco tempo raggiungiamo così Casera Pioda (m. 1816), chiusa al pubblico.

Da qui inizia la salita verso il Rifugio Coldai su sentiero 556, dapprima su larga silvo-pastorale e poi su sentiero classico di montagna, reso un po’ insidioso, in alcuni punti, da una ghiaietta sottile. Attenzione anche al passaggio sotto parete, largo ma che potrebbe provocare qualche vertigine.

Il Rifugio Coldai è proprio lì che ci aspetta (m. 2132) proprio a ridosso delle alte cenge. Sarà doveroso però proseguire per ancora una ventina di minuti sino a guadagnare il meraviglioso lago Coldai (m. 2143), nel quale si riflettono le vette rocciose del Civetta.

Uno spettacolo maestoso dove, volendo, si può anche consumare il proprio pranzo a sacco mentre i bimbi si divertono nei pressi dello specchio d’acqua.

Orari e prezzi degli impianti da Alleghe: www.alleghefunivie.com

Leggi l’articolo completo: Rifugio e Lago Coldai, trekking coi bambini sotto al Civetta


Escursioni e passeggiate da Selva di Cadore

Selva di Cadore (con la vicina Colle Santa Lucia) appartiene geograficamente all’Agordino ma già il suo toponimo ci racconta una storia diversa. Infatti è stata collegata a Caprile e Alleghe solo in tempi recenti, mentre anticamente i suoi scambi commerciali e culturali erano principalmente col Cadore via Val di Zoldo e Forcella Ambrizzola (che collega tutt’oggi con la Conca Ampezzana). Località davvero pittoresca, è certamene ideale per una vacanza con i bambini!

Rifugio Città di Fiume

Il bellissimo Rifugio Città di Fiume ai piedi del Pelmo
  • Passeggino da trekking: SI
  • Tempo di percorrenza: un’ora e un quarto circa
  • Dislivello: 250 metri
  • Difficoltà: facile – medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Città di Fiume

Si parte dal terzo tornante della salita verso il Passo Staulanza, ove c’è un ampio parcheggio. L’ascesa avviene su larga strada forestale: il fondo abbastanza liscio e la pendenza costante, ma mai impegnativa, rendono questa passeggiata adatta davvero a tutti.

Dopo aver salutato Malga Fiorentina (con vista che si può spingere sino alla Marmolada), chiusa al pubblico, ci troviamo quasi in dirittura d’arrivo. Oltrepassato un bel fresco bosco, gli alberi si diraderanno per offrirci uno spettacolare panorama sul Pelmo (m. 3168), così maestoso e alto… Ci troviamo proprio alle sue pendici.

E il Rifugio Città di Fiume (m. 1918) è proprio lì ad aspettarci, poco sopra, immerso in uno stupendo, verdissimo e rigoglioso pianoro. Mario, il gestore, saprà darvi un caloroso benvenuto e vi inviterà a gustare la ruspante cucina. C’è però anche tantissimo spazio a disposizione per effettuare un gradevole picnic, con una vista davvero mozzafiato.

Leggi l’articolo completo: Rifugio Città di Fiume, col passeggino all’ombra del Pelmo


Rifugio Belvedere

Il Rifugio Belvedere che, come dice il nome, offre una vista davvero strepitosa
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e quaranta minuti circa circa
  • Dislivello: 320 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Malga Fontanafredda – Ristoro La Ciasela – Rifugio Belvedere

Come per la precedente escursione al Rifugio Città di Fiume, da Selva di Cadore procediamo verso il Passo Staulanza. Non ci fermiamo però al tornante, bensì proseguiamo sino alla vetta e scolliniamo per qualche centinaio di metri, sino a notare una stradina che si stacca sulla destra.

La imbocchiamo e la percorriamo tutta, sino ad arrivare a Casera Fontanafredda (m. 1766), da dove partiremo. La via è una forestale, quindi molto larga, e propone splendidi scorci sul Civetta.

Dopo un tratto tranquillo, inizierà a salire, divenendo anche molto ripida in alcuni punti (ma mai pericolosa o esposta). Dopo il bivio per il Rifugio Fertazza (m. 1839) che ignoreremo, un’erta decisa ci consentirà di guadagnare il Ristoro la Ciasela, con splendida vista sul Pelmo.

Ma noi dobbiamo proseguire e, in ulteriori 15 minuti, arriveremo alla tanto agognata meta, il Rifugio Belvedere (m. 2082), in posizione eccezionale con vista su Civetta, Pelmo e pure la Val Cordevole, con Alleghe e il proprio lago. In pochissimi minuti poi, si potrebbe anche raggiungere la croce di vetta del Monte Fernazza (m. 2101), dal panorama a 360 gradi.

La soleggiata terrazza del Rifugio Belvedere aspetta chiunque per poter offrire i propri piatti tipici. Ma lo spazio verde è tantissimo, per cui anche un delizioso picnic può essere senz’altro un’ottima idea!

Leggi l’articolo completo: Rifugio Belvedere: vista magica su Pelmo e Alleghe


Escursioni e passeggiate da Rocca Pietore

Rocca Pietore è un piccolo gioiellino nascosto dell’Agordino. Bisogna proprio volerci andare: la strada statale infatti, che da Caprile sale verso Malga Ciapela e il Passo Fedaia, la lambisce soltanto, non permettendo di esplorarla (perlomeno non in macchina). Paese principale della Val Pettorina, offre escursioni pazzesche, certamente da prevedere durante la propria vacanza in Agordino.

Malga Laste

Malga Laste e il suo magnifico panorama
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e quarantacinque minuti circa circa
  • Dislivello: 210 metri
  • Difficoltà: facile – medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Migon – Malga Laste

Lungo la strada che, da Alleghe, sale verso Digonera e il Sacrario di Pian de’ Salesei, imbocchiamo la deviazione che, in circa 4 chilometri, conduce al pittoresco paesino di Laste. Lo superiamo e, con cautela (data la strada stretta e sterrata) giungiamo al Rifugio Migon (m .1660), dove uno slargo ci permette di parcheggiare (il ristoro resta però nascosto tra gli alberi).

Si parte dunque su forestale, nel primo tratto assolutamente pianeggiante e in mezzo agli alberi. Poi la ripidezza aumenta: la strada si fa largo tra masi e fienili, salendo sempre più  ma anche permettendoci di ammirare un panorama via via maggiormente bello.

Sino ad arrivare a Malga Laste (m.1868),  davvero meravigliosa e bucolica con una vista che davvero è quasi certamente una tra le più belle delle Dolomiti… Si spazia infatti dal Sella al Civetta, passando per le Tofane, l’Averau e il Pelmo.

E si può certamente anche fare un bel picnic, anche se Malga Laste è molto rinomata per la produzione propria di formaggi. Varrebbe quindi la pena provarli (o acquistarli).


Agriturismo Malga Ciapela

Il bucolico Agritur Malga Ciapela ai piedi della Marmolada
  • Passeggino da trekking: SI
  • Tempo di percorrenza: quaranta minuti circa
  • Dislivello: 120 metri
  • Difficoltà: facile
  • Punti di ristoro: Agriturismo Malga Ciapela

SI parte dalla località “Malga Ciapela” ai piedi della Marmolada, Dalla strada per il Passo Fedaia, si imbocca la secondaria con direzione “Camping Marmolada” e, appena prima della struttura, si parcheggia (ampia area sosta disponibile e ben visibile).

Col passeggino quindi iniziamo a percorrere la strada asfaltata che, durante il periodo estivo, non è aperta al traffico veicolare. Si transita dapprima quindi attraverso il campeggio e poi, con qualche tornante, si guadagna quota sino ad arrivare, sempre nel fresco bosco, all’Agriturismo Malga Ciapela (m. 1559).

Ed è questo un luogo estremamente bucolico, con tanto spazio per i bimbi e anche, naturalmente, la possibilità di mangiare. Una curiosità: proprio da qui partiva la teleferica che, durante la Grande Guerra, riforniva i nostro soldati di stanza sulla Marmolada.


Malga Ombretta e Rifugio Falier

La bucolica Malga Ombretta ai piedi della Marmolada
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: tre ore circa
  • Dislivello: 650 metri
  • Difficoltà: medio – difficile
  • Punti di ristoro: Agriturismo Malga Ciapela – Malga Ombretta – Rifugio Falier

Come per la precedente escursione, si parte dal Camping Marmolada e si ripercorre tutto l’itinerario sino a raggiungere l’Agriturismo Malga Ciapela. Se fin qui la via è stata facile e agevole, d’ora in avanti lo sarà certamente meno! Il sentiero 689 si inerpica infatti tra gli alberi, mettendo a dura prova il nostro fiato.

Oltrepassato il bivio per la variante ripida 610 (che non osiamo nemmeno immaginare come sia), si continua a camminare con grande fatica sino al grande curvone con eventuale deviazione per la Valle di Franzedaz, che ignoriamo. Proseguiamo quindi verso la nostra meta, con una pendenza ora leggermente meno da cardiopalma.

Un altro tornante ci immette in un prato: se sin qui abbiamo ammirato la stupenda Val Pettorina, ora la Marmolada la farà da padrone. E in brevissimo il panorama cambierà radicalmente: dalle rocce, ci troviamo catapultati tra gli splendidi prati di Malga Ombretta (m. 1904), un luogo assolutamente bucolico. E dove vi consigliamo di mangiare: o al ristoro o in mezzo agli smeraldini pascoli.

Dopo esserci rifocillati, andremo avanti sino al Rifugio Falier, a circa 45/50 minuti di strada ulteriore, affascinante alle pendici della Marmolada, la cui argentina parete sud è croce e delizia degli scalatori.

Leggi l’articolo completo: Rifugio Falier e Malga Ombretta: coi bambini sotto la Marmolada


Escursioni e passeggiate da Arabba

Arabba è una delle cittadine più importanti a livello sciistico di tutto l’Agordino. Si trova infatti direttamente sul Sellaronda, il carosello più famoso di tutte le Dolomiti, che ogni anno attira migliaia di sportivi. Ma è anche deliziosa in estate, dove i verdissimi prati fanno da contraltare alle bianche pareti del Sella e alle scure vette del Padon. Con tante escursioni a prova di famiglia!

Utia La Marmotta

L’Utia La Marmotta e la vista incomparabile sul Sella
  • Passeggino da trekking: SI
  • Tempo di percorrenza: un’ora e quindici minuti circa
  • Dislivello: 170 metri
  • Difficoltà: facile
  • Punti di ristoro: Utia La Vizza – Ristoro la Cjasota – Rifugio Incisa – Utia la Marmotta

Saliamo, con la nostra autovettura, sino all’abitato di Cherz, un grazioso paesino che incontriamo lungo la statale da Livinallongo ad Arabba (deviazione sulla destra). Superate le ultime case, lungo la strettissima stradina, arriviamo sino a Malga Cherz (detta anche Casera Crepaz) dove parcheggiamo facilmente.

Proseguiamo ora quindi a piedi lungo la bellissima forestale che, in dieci minuti, ci conduce estremamente facilmente all’Utia la Cjasota (m. 1758) e all‘Utia La Vizza (chiusa in estate), luogo davvero delizioso, con tanti giochi per i bimbi e immenso spazio per correre e saltare.

Noi continuiamo però lungo la strada 1022, ora in leggera salita che, in breve, consente di guadagnare il Rifugio Incisa (m. 1925) e, subito dopo, l’Utia La Marmotta (m. 1920). L’Utia la Marmotta è il paradiso dei bambini: sono infiniti infatti i giochi che è possibile effettuare grazie a un playground meraviglioso, con tante aree anche per un eventuale picnic.


Rifugio Plan Boè

Il tranquillissimo Rifugio Plan Boè immerso in stupendi verdissimi prati
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore circa (percorso ad anello)
  • Dislivello: 220 metri
  • Difficoltà: facile – medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Plan Boè

Si parte direttamente da Arabba (via Colesel 44 – Albergo Ru Da Mont) e imbocchiamo subito la stradina sterrata che sale decisa. Non temete, poiché questo è l’unico tratto faticoso, poi la via sarà ben più facile e tranquilla.

Ad un certo punto, la forestale termina per lasciare spazio ad un sentierino: noi dobbiamo seguire sempre le indicazioni che, dopo diversi entrate ed uscite dal bosco, ci condurrà finalmente a destinazione, ossia l’Utia Plan Boè (m. 1820).

Anche in agosto, questo non è mai un luogo molto frequentato, cosicché si potrà trovare pace e serenità pur essendo sotto il Sella, tra le montagne più famose di tutte le Dolomiti. Tantissimo spazio per picnic quindi, ma anche la naturale possibilità di mangiare in rifugio.

Per scendere poi, imboccheremo la larga forestale 637 (in inverno una pista da sci) che, con facilità, ci riporterà ad Arabba, completando quindi un itinerario ad anello. E poi si tornerà al punto di partenza facendo una bella passeggiata per il centro.


Rifugio Padon

Lo stupendo Rifugio Padon con la Marmolada – Ph Jessica De Vallier
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e trenta minuti circa
  • Dislivello: 70 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Gorza – Rifugio Padon

Con la funivia, direttamente da Arabba saliamo ai 2478 metri del Rifugio Gorza, spettacolare balcone panoramico sull’Alta Badia da un lato e sulla Marmolada dall’altro. Cominciamo quindi la nostra escursione seguendo il sentiero 680 dal quale, ben presto, si stacca il 636 che dovremo assolutamente ignorare (è infatti la Via Ferrata delle Trincee).

Con diversi saliscendi, in circa un’ora e trenta minuti giungeremo al Rifugio Padon (m. 2408), ammirando il panorama più bello sulla Marmolada e sul Passo Fedaia. E anche ascoltando (e tentando di scorgere) le simpaticissime marmotte col loro inconfondibile fischio.

Il Rifugio Padon è un’eccellenza montana: i proprietari sono cordialissimi! Quindi consigliato mangiare qui, sulla bella e panoramica terrazza. E poi si tornerà indietro, sapendo che ora, tendenzialmente, la strada sarà in salita.

Orari e prezzi della funivia Porta Vescovo: www.dolomitiportavescovo.it

Leggi l’articolo completo: Rifugio Padon da Porta Vescovo: il più bel panorama sulla Marmolada


Escursioni e passeggiate da Passo Pordoi

Da Arabba è facilissimo salire al Passo Pordoi (a patto che sopportiate bene i tornanti, naturalmente). Il valico mette in comunicazione l’Agordino con la Val di Fassa e la Val Gardena (via Passo Sella). Se invece non amate le curve, potete salire facilmente in auto sino al Pont de Vauz e prendere la telecabina Fodom: risparmierete nausea e ricerca del parcheggio a Passo Pordoi!

Rifugio Boè

Il Rifugio Boè, una meraviglia nel lunare mondo del Sella
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e dieci minuti circa
  • Dislivello: 120 metri
  • Difficoltà: facile – medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Maria – Rifugio Forcella Pordoi – Rifugio Boè

Si sale, con la funivia, sino al Rifugio Maria a 2950 metri, uno dei belvedere più belli (e alti) delle Dolomiti. Il lunare mondo del Sella infatti ci saluta e ci prepara all’escursione che, a breve, intraprenderemo.

Scendiamo abbastanza facilmente sino al Rifugio Forcella Pordoi (m. 2829) e poi proseguiamo, più o meno in piano, sino al bivio per il sentiero 638 verso Capanna Fassa e il Piz Boè, che si arrampica verso la cima.

Noi continuiamo sul 627 e, dopo alcuni tratti facilitati con corda (brevissimi) arriveremo a vedere finalmente il nostro Rifugio Boè (m. 2871), splendidamente situato sul roccioso altopiano con vista eccezionale sulle cime dell‘Alta Badia, che fanno capolino in fondo all’orizzonte.

Orari e prezzi della funivia del Pordoi: www.fassa.com


Viel del Pan

Rifugio Viel dal Pan, di fronte alla Marmolada
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e mezza circa
  • Dislivello: 200 metri
  • Difficoltà: medio
  • Punti di ristoro: Baita Fredarola – Rifugio Viel dal Pan

Per arrivare al Rifugio Viel dal Pan, si può tranquillamente partire anche da Passo Pordoi (m. 2239), andando in direzione opposta rispetto alla precedente funivia.

Si sale quindi tra stupendi prati sino a guadagnare la Baita Fredarola (m. 2370) e poi si continua a fianco della Marmolada verso il Rifugio Viel dal Pan (m. 2432). Come già detto precedentemente, intorno al ristoro non vi sono grandi prati per potersi dedicare ad un picnic.

Se trovate il vostro angolino, perfetto, altrimenti prendete in considerazione l’idea di mangiare in rifugio: un’esperienza che certamente vale la pena di effettuare!

Leggi l’escursione completa: Viel del Pan, coi bambini di fronte alla Marmolada


Escursioni e passeggiate da Passo Campolongo

Passo Campolongo mette in comunicazione Arabba con Corvara e l’Alta Badia. Si tratta di un valico abbastanza basso (m. 1860) e molto veloce da percorrere, che però sa dare grandi soddisfazioni a livello sia paesaggistico che escursionistico.

Lago Boè

Il bellissimo e pittoresco lago Boè ai piedi del Sella
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore e mezza circa (percorso ad anello)
  • Dislivello: 320 metri
  • Difficoltà: medio – difficile
  • Punti di ristoro: Rifugio Bec de Roces – Utia Lago Beè – Utia Planfisti

Da Passo Campolongo saliamo sulla seggiovia che, in pochi minuti, ci consente di arrivare al panoramico Rifugio Bec de Roces. Da qui, iniziamo la salita sul sentiero 636 verso il Rifugio Kostner, in mezzo ad altissimi pennacchi, monoliti e rocce. Un itinerario un po’angusto e sconnesso, ma decisamente molto suggestivo.

Ad un certo punto, giungeremo ad un bivio: ignoriamo quindi la direzione per il Rifugio Kostner e continuiamo lungo il 636. Con diversi saliscendi, in circa mezz’oretta ci permetterà di lambire le stupende acque verdi del lago Boè (m. 2250), dove si specchiano le alte bianche pareti del Sella.

Con ancora un po’ di discesa, giungeremo alla futuristica Utia Lago Boè (m. 2190), un alpine lounge con vista a vetrate sulla sottostante Alta Badia. Non ci fermiamo e proseguiamo di nuovo verso Passo Campolongo, transitando per la bucolica Utia Planfisti, la seconda casa di Heidi, con cartonati e caprette.


Rifugio Cherz

I verdissimi prati attorno al Rifugio Cherz
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: un’ora e dieci minuti circa
  • Dislivello: 230 metri
  • Difficoltà: facile – medio
  • Punti di ristoro: Rifugio Cherz

Da Passo Campolongo (dove facilmente si parcheggia), imbocchiamo la larga forestale 3A che, larga e tranquilla, piano piano sale tra qualche alberello.

Sempre in pendenza abbastanza costante e con splendide vedute sul Sella, in poco più di un’oretta ci consentirà di raggiungere il Rifugio Cherz (m. 2088), situato in un verdissimo pianoro con una vista praticamente a 360 gradi.

E qui è praticamente d’obbligo effettuare un bucolico picnic, giacché vi sono prati e pascoli a perdita d’occhio! Ma se non voleste rinunciare ad un buon piatto tipico, il ristoro è aperto ovviamente e saprà deliziarvi con una cucina tipica ma anche ricercata.

Prezzi e orari della seggiovia Cherz: www.altabadia.org


Utia Pralongià

Utia Pralongià, splendida con vista a 360 gradi
  • Passeggino da trekking: NO
  • Tempo di percorrenza: due ore circa (percorso ad anello)
  • Dislivello: 90 metri in salita e 400 in discesa
  • Difficoltà: facile
  • Punti di ristoro: Utia Punta Trieste – Utia Pralongià – Utia la Marmotta

Da Passo Campolongo dobbiamo scendere leggermente sino a guadagnare la località Planac, nei pressi di un meraviglioso campo da golf. Con la seggiovia, facilmente saliremo ai 2028 metri dell’Utia Punta Trieste, da dove partiremo per la nostra escursione.

Con una passeggiata di circa 40 minuti, giungeremo all’Utia Pralongià (alcuni tratti – brevi – sono parecchio ripidi), uno dei punti panoramici più belli dell’Alta Badia, circondata da spettacolari prati e pascoli. Qui un picnic è assolutamente d’obbligo, ma anche mangiare al Rifugio Pralongià ha il suo perché: è infatti un rinomato ristorante gourmet che propone piatti della tradizione ladina sapientemente rivisitati e proposti secondo le ricette di chef stellati.

A Pralongià poi, c’è anche lo Spaghettino Park, uno dei 3 Parchi Moviment Alta Badia, ossia playground meravigliosi realizzati in materiali locali. Che saranno certamente la gioia dei più piccini!

Per tornare a Passo Campolongo poi, seguiremo il sentiero 24 che ci permetterà di toccare anche di toccare il Rifugio La Marmotta (che abbiamo già conosciuto). Col 25A poi, effettueremo una scorciatoia in mezzo al bosco che accorcerà notevolmente il tragitto.

Prezzi e orari della seggiovia Pralongià: www.altabadia.org

Leggi l’articolo completo: Pralongià, in Alta Badia tra prati e cielo


Attività ed esperienze in Agordino

L’Agordino non offre solamente escursioni e passeggiate. Ma anche molto altro: sparsi per l’ampissimo territorio infatti, troviamo musei, parchi, castelli… Come non amare una zona così variegata?

Ally Farm – Alleghe

Ally Farm, il top del divertimento per bambini ai Piani di Pezzè

Proprio sopra Alleghe, Ally Farm è il paradiso dei bambini. Inaugurata nel 2017, si trova ai Piani di Pezzè e lo stupendo piccolo laghetto a forma di cuore è diventato una delle attrazioni principali.

Ma non è l’unica: un delizioso itinerario tematico in mezzo al bosco (percorribile anche in passeggino) permette di scoprire i segreti di animali e piante, con tanti pannelli didattici illustrativi e dimostrativi. E poi, da Ally Farm, si può raggiungere (in dieci minuti) anche Malga Fontanabona, per fare quattro passi immersi nella natura.

Lungo la via per Malga Fontanabona, anche il Civetta Adventure Park, un parco avventura sugli alberi davvero imperdibile, per gli amanti del brivido (ma anche per i bambini, visto che i percorsi partono da un’altezza minima di 110 centimetri).

Ai Piani di Pezzè si può salire in cabinovia da Alleghe (orari e prezzi: www.alleghefunivie.com) oppure anche comodamente in macchina. Vi si trova in fatti un grande parcheggio (a pagamento).

Leggi l’articolo completo: Ally Farm, tanto divertimento per bambini sotto al Civetta


Castello di Andraz

Il Castello di Andraz, sapientemente restaurato e aperto al pubblico dal 2011

Lungo la strada che, da Caprile conduce al Passo Falzarego e verso Cortina, noteremo la deviazione verso Castello. E dovremo seguirla: in brevissimo, raggiungeremo il piccolo parcheggio ove lasciare la nostra autovettura.

Possiamo così iniziare la visita al bellissimo Castello di Andraz, concepito come corpo unico su uno sperone roccioso a guardia della valle. Si hanno sue notizie a partire dall’anno 1000 circa, ma è nel XV secolo che fu stabilmente abitato da piccole guarnigioni che dovevano sorvegliare il particolare punto strategico.

Abbandonato poi al suo destino, finì per diventare poco più di un rudere. Nel 1986 iniziarono i lavoro di restauro che lo portarono all’antico splendore e dal 2011 è divenuto visitabile: assolutamente quindi da vedere, per tornare indietro nel tempo.

Orari, prezzi e informazioni utili per la visita al Castello di Andraz: www.castellodiandraz.it

Leggi l’articolo completo: Castello di Andraz, un tuffo nella storia assieme ai bambini


Museo Vittorino Cazzetta – Selva di Cadore

Il Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore è ideale per i bimbi

A Selva di Cadore non potrete assolutamente perdervi il Museo Vittorino Cazzetta, il cui filo conduttore sono i dinosauri. Ma perché proprio i grandi bestioni preistorici?

Ebbene, l’alpinista Vittorino Cazzetta, nel corso delle sue tante esplorazioni sulle montagne locali (che, in seguito, lo condussero anche addirittura alla morte), scoprì delle impronte di dinosauro sul Pelmetto, poco distante dal sentiero che, da Passo Staulanza, conduce al Rifugio Venezia.

Questa mostra è davvero interessantissima per i bambini che, grazie a diversi moduli interattvi, potranno incontrare da molto vicino i loro beniamini (che hanno certamente già visto in televisione), nonché mettere alla prova le loro nozioni.

Orari, prezzi e informazioni utili per la visita al Museo Vittorino Cazzetta: www.museoselvadicadore.it

Leggi l’articolo completo: Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore: un tuffo nella preistoria


Museo Marmolada Grande Guerra – Serauta

Il Museo Marmolada Grande Guerra è un viaggio attorno all’uomo – soldato

Il museo più alto d’Europa si trova proprio in Agordino, e più precisamente ai 2950 metri di Serauta, stazione del secondo troncone della funivia della Marmolada. Si parte dalla località Malga Ciapela e, con un ardito impianto, si giunge a questo spettacolare luogo, dove ferocemente i nostri soldati combatterono contro gli austriaci.

L’allestimento (interno alla stazione) permette di tornare indietro di circa un secolo, quando questi splendidi panorami erano teatro di terribili battaglie. Vestiario, munizioni, armi, attrezzi ma anche lettere e squarci di vita vissuta. Perché tra le trincee c’erano uomini esattamente come noi, con le loro emozioni e le loro paure.

Per non dimenticare: un museo adatto anche ai bambini, affinché possano avvicinarsi alla storia e far sì che questi accadimenti non si ripetano più.

Il museo è gratuito. Si paga la risalita con gli impianti e l’orario è quindi il medesimo: www.museomarmoladagrandeguerra.com

Leggi l’articolo completo: Al Museo Marmolada Grande Guerra coi bambini: per non dimenticare


Stadio del ghiaccio – Alleghe

Allo stadio del ghiaccio di Alleghe ci si può divertire a pattinare

Pattinare è sempre un’attività affascinante per i bambini! E ad Alleghe si può: lo stadio dle ghiaccio, modernissimo e funzionante (ovviamente) anche in estate, è un‘attrazione da non perdere.

Si può scegliere di noleggiare i pattini oppure di portarseli, per trascorrere incredibili ore a scivolare sul ghiaccio. Si impareranno quindi le frenate, le prime piroette… E anche a cadere senza farsi male! Ideale per una giornata di pioggia oppure per intervallare tra un trekking e l’altro.

Orari, prezzi e informazioni utili: www.alleghehockey.com


Dove dormire in Agordino

L’Agordino è un territorio molto vasto, come abbiamo visto. Numerosi sono i paesi e quindi abbiamo la possibilità di scegliere altrettante basi di partenza per la nostra esplorazione. Ecco qualche suggerimento di strutture, dislocate nelle varie località, per programmare la propria stupenda vacanza.

Hotel Stella Alpina – Falcade

All’Hotel Stella Alpina di Falcade si ammira un panorama superbo

Situato nel pieno centro della cittadina della Valle del Biois, l’Hotel Stella Alpina è un po’ il centro della comunità Con uno stupendo parco verdissimo e una pasticceria molto nota, è certamente un indirizzo da tenere in considerazione.

Da qui si può raggiungere, a piedi e con deliziosa pianeggiante passeggiata, anche il playground di Falcade, un’area ludica molto grande che i bimbi apprezzeranno sicuramente. E, per le giornate di pioggia, l’hotel mette a disposizione una sala con tanti giochi.

Per saperne di più: prezzi e servizi


Hotel Arnika Wellness – Passo San Pellegrino

La bellissima SPA dell’Hotel Arnika Wellness

Se desiderate una struttura a completo contatto con la natura, allora l’Arnika Wellness è ciò che fa per voi. Situata sul Passo San Pellegrino a 1918 metri d’altitudine, permette di partire direttamente a piedi per tutte le escursioni situate sul valico.

Ed è anche un family hotel: quindi, di ritorno dalle passeggiate, i bimbi troveranno un‘area gioco enorme (ben 180 mq) e completamente dedicata a loro, con anche animazione. I genitori invece potranno dedicarsi al wellness e al relax nella grande SPA.

Sono accettati gli amici a 4 zampe e, in più, il ricco programma di animazione prevede tutti i giorni uscite guidate, per esplorare al meglio quest’angolo meraviglioso di Dolomiti.

Per saperne di più: prezzi e servizi


Sporthotel Europa Sul Lago – Alleghe

Lo Sporthotel Europa Sul Lago, indirizzo da segnare ad Alleghe

Fronte lago, non ci si può non innamorare di questa vista così speciale! Situato proprio all’inizio della passeggiata che lambisce le rive del bacino più famoso dell’Agordino, è anche una struttura che strizza l’occhio alle famiglie.

Una sala gioco coperta è quello che ci vuole per le serate di decompressione dopo le passeggiate, mentre i genitori potranno contare su un’area benessere e relax con sauna, bagno turco, idromassaggio e molto altro. Sono anche ammessi gli animali (su richiesta)!

Per saperne di più: prezzi e servizi


Hotel alla Posta – Caprile

Hotel Alla Posta: charme, animazione in posizione strategica a Caprile

Caprile è senz’altro un paese strategico per l’esplorazione dell’Agordino. Si trova infatti in posizione centrale, comodissima per raggiungere sia Arabba che Falcade, ai due estremi. E quindi, l’Hotel Alla Posta si candida ad essere l‘ideale punto di partenza per conoscere questo straordinario territorio.

Sono presenti aree gioco al coperto e all’aperto (con anche animazione serale per bambini), naturalmente una SPA per i genitori che, stanchi dopo le passeggiate, desiderassero un momento di pace e serenità. C’è anche uno staff che propone tour guidati per visitare al meglio l’Agordino, senza perdersi nulla.

Per saperne di più: prezzi e servizi

 

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L’immagine di copertina è di Sporthotel Europa Al Lago – Alleghe 

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