Livigno è senz’altro una delle mete top per le famiglie in Valtellina e in Lombardia. Qui tutto è veramente pensato per essere a misura di bambino: passeggiate, parchi, attività… Perfino il biking! E oggi vi vogliamo portare con noi alla scoperta di una delle valli laterali più belle, tutta da vivere e gustarsi senza troppa fatica: saliamo infatti in Val Federia dal Ponte della Calcheira per arrivare all’Agriturismo Val Federia, ossia uno stupendo ristoro dove mangiare e rifocillarsi. Naturalmente con vista!
Per arrivare al nostro punto di partenza, dovremo seguire la via che, da Livigno, conduce verso il tunnel del Gallo. Ma non dovremo spingerci così in là: all’altezza della deviazione per la Latteria di Livigno (segnalata) dovremo voltare a sinistra, all’interno del paese.
La nostra destinazione, Val Federia, è segnalata: percorriamo la via asfaltata sino a raggiungere il comodo parcheggio (diviso in più aree sosta), posteggiamo e inforchiamo i nostri zaini, pronti per la passeggiata.
Indicazioni parcheggio Google Maps: Ponte della Calcheira
Iniziamo dunque salendo verso il Ristorante La Calcheira: non lo raggiungeremo però. Infatti imbocchiamo, appena prima del ponte, la forestale che s’inoltra nel bosco alla sinistra del torrente.
La via è veramente molto semplice: la pendenza praticamente nulla. Il paesaggio assai bucolico: qua e là, lungo il sentiero, troviamo anche le stazioni del “percorso vita“: ideale per tenersi in forma anche durante la passeggiata!
Questa parte iniziale di Val Federia è più “boschiva” e permette di godere della deliziosa frescura offerta dalle piante lungo il tragitto. Dall’altra parte del torrente, più in alto, è situata la carreggiata che conduce alle casette che si trovano nella parte abitata del territorio (percorribile solo con apposito permesso).
Una volta passati sull’altra sponda del fiume (grazie ad un pittoresco ponte), significherà che manca poco al termine della prima parte ideale del nostro itinerario.
Gli alberi infatti iniziano a diradarsi offrendoci sempre più scorci d’alta quota: in breve infatti, guadagneremo le ultime abitazioni della Val Federia… Che bello vivere qui, in questo silenzio splendido interrotto soltanto dai fischi delle marmotte!
Chi fosse già stanco (oppure, spingendo il passeggino, non avesse più voglia di proseguire), potrebbe optare per la deviazione facile verso la Tea da Memi (m. 2072), ristoro aperto e decisamente invitante. Attenzione però che, col passeggino, vi è un guado da compiere… Tenete conto.
Noi però, che non ci distogliamo dal nostro proposito, decidiamo naturalmente di proseguire. Ci ricongiungiamo quindi alla strada asfaltata per lasciarci soggiogare da un panorama davvero spettacolare.
La Val Federia infatti si apre dinanzi a noi con la sua verde bellezza… Impossibile restarne indifferenti! E quindi… Scattando una marea di fotografie, continuiamo la nostra escursione. Il fondo diviene ora sterrato, regalandoci ancor più una sensazione di pace e meraviglia.
Ci troviamo ora al Pian de l’isoleta (m. 2034): siamo a metà strada come altitudine ma non come via… Ci rimane ancora parecchio da camminare, ma lo spettacolo naturale davvero non ci farà sentire per nulla la fatica.
Ignoriamo, poco oltre, la deviazione per il Rifugio Cassana (m. 2601): si salirebbe infatti al valico omonimo (punto di collegamento con l’Engadina), punto d’interesse sia paesaggistico che storico (il ristoro è infatti una vecchia caserma militare della Grande Guerra). Ci andremo sicuramente un’altra volta.
All’orizzonte vediamo invece una casetta: sarà la nostra meta? Assolutamente no! È uno dei baitelli che servono per la monticazione e il ricovero del bestiame. Nulla però vieta di fare una pausa.
Il panorama muta continuamente, divenendo via via sempre più maestoso. Voltandoci, potremo anche notare quanta strada abbiamo percorso: parecchia vero? Eppure, data la dolcezza della pendenza, non sembra proprio. La fatica sembra essere bandita.
Mano a mano che si sale, il paesaggio diviene sempre più “aspro“, con le alte vette imbiancate che chiudono l’orizzonte tutt’intorno. E, secondo noi, aumenta anche la sua magia… Fate poi silenzio: qui ci sono tantissime marmotte e sentirete i fischi! Poi dovrete aguzzare la vista per vederle…
Il torrente Federia scorre alla nostra sinistra, un po’ sotto rispetto al suolo che stiamo calcando. Potremo verificare quanto manca guardandolo: quando sembra a livello della sede stradale, significa che non manca più molto.
E quindi, circa dopo curva, posso dopo passo… Ecco che l’Agriturismo Federia comparirà come un miraggio alla fine di questa splendida passeggiata, offrendoci la vista più speciale ammirata sinora.
L’Agriturismo Federia (m. 2207) o Cheseira de Val Federia è un accogliente ristoro dedicato a chi ama la montagna e vuole viverla nella sua accezione più vera. Qui infatti il cibo è genuino e gli arredi pure: all’interno, il caminetto è qualcosa di splendido!
Fuori invece si può pranzare assaporando sia un ottimo piatto tipico che un panorama super: cosa volere di più? Ah sì, c’è anche un delizioso parco giochi per i più piccini, che così si sentiranno accolti anche loro a 360 gradi.
Attraversando il ponticello di legno e proseguendo per poche decine di metri, si avrà la possibilità di entrare ancora più in contatto con la natura e scattare qualche fotografia ancor più scenografica. Volendo, si potrebbe proseguire pure per arrivare al Carosello 3000 ma noi, per oggi, ci accontentiamo di quanto fatto.
Non dimentichiamo che Livigno è anche la “patria” del biking: e qui all’Agriturismo Federia si può tranquillamente giungervi senza problemi. Pure con l’ebike: come praticamente dappertutto, vi sono punti di ricarica, per ripartire poi senza problemi.
Dopo una sana e deliziosa mangiata, saremo poi pronti per tornare a valle… Facendo il pieno di questi splendidi paesaggi e custodendoli sempre nel nostro cuore.