La zona di Vipiteno e Racines offre davvero moltissimo a livello escursionistico. Sono infatti innumerevoli le passeggiate che è possibile fare: facili, medie, difficili, ferrate, su ghiacciaio… C’è solo l’imbarazzo della scelta! E si può addirittura attraversare il confine con l’Austria direttamente a piedi: oggi infatti vi accompagniamo nella selvaggia Val di Vizze – Pfitscher Tal per salire sino alla sommità del Passo di Vizze e cambiare nazione, arrivando direttamente in Zillertal. Un itinerario lungo ma non complicato: seguiteci e scoprite la meraviglia di questi posti!
Da Vipiteno è necessario percorrere tutta la Val di Vizze, uno splendido e selvaggio territorio lungo quasi 30 chilometri. Attraverseremo splendidi paesini e verdeggianti alpeggi sino ad arrivare al limitare nord, ove la strada asfaltata lascia lo spazio allo sterrato.
Non dovremo farci intimorire, bensì proseguire: la via continua nel bosco e, con diversi tornanti, si alza di quota. Prima di arrivare al nostro punto di partenza (il quarto tornante), troveremo altre aree sosta. Ignoratele e continuate: non potrete sbagliarvi: al posteggio corretto, troverete poi il divieto di transito.
Navigatore: impostare Passo di Vizze, si verrà condotti sino al parcheggio da cui poi non è più possibile proseguire.
E quindi iniziamo la nostra passeggiata!
Si sale inizialmente in mezzo al bosco, senza grossa pendenza. La strada infatti, sino agli inizi degli anni 2000, era ancora carrozzabile e si poteva arrivare direttamente al Passo di Vizze in macchina. Ora è stata definitivamente chiusa al traffico, preservando così l‘integrità e la bellezza del paesaggio.
Dopo essere partiti, in breve troveremo un cartello che ci indica il segnavia 3 per arrivare direttamente alla nostra meta. Potreste anche decidere di seguirlo, ma allora mettete in conto un’ascesa ripidissima, più veloce certo, ma da cardiopalma! Coi bimbi noi preferiamo non lasciare la nostra forestale, tranquilla e rassicurante.
La vista sulla Val di Vizze presto muta per regalarci un altro punto di vista: il Gran Pilastro infatti, inizia troneggiare, immenso e immobile e proteso verso il cielo. Tutt’intorno è fiabesco: sotto di noi infatti, i verdi alpeggi fanno da contraltare alle scure rocce e ci verrebbe quasi voglia di catapultarci lì sotto per sentire il fresco del torrente e il profumo del fieno!
Dopo un’ora abbondante di “quasi” rettilineo, arriveremo ad un deciso tornante: ci troviamo ora alla metà ideale del percorso. Da qui partono due sentieri: il primo diretto al bivacco Messner (m. 2429) e l’altro al Rifugio Gran Sasso (m. 2710), da cui poi si giunge direttamente alla cima del Gran Pilastro (m. 3510).
Noi naturalmente ignoriamo questi due tracciati riservati agli esperti e continuiamo sulla forestale. Ormai gli alberi ci hanno abbandonato e saremo sotto il sole per tutto il resto della passeggiata.
Qui si presenta la salita più dura: una volta però terminatala, lasceremo la vista del Gran Pilastro alle nostre spalle per iniziare a godere dell’alpestre paesaggio che circonda il Passo di Vizze e della Croda Alta (m. 3289), altra vetta imponente che ci tiene compagnia in questa lunghissima ascensione.
Finalmente, sempre senza mai abbandonare la nostra strada forestale, ci immetteremo sul pianoro che porta alla sommità del Passo di Vizze: il confine ormai si vede, così come la casa cantoniera che è posta a sua tutela.
Anche il Pfitscher Joch Haus, più in alto e spostato sulla destra, lascia intravedere dapprima la sua bandiera e poi anche i muri: nessuna esitazione, ormai ce l’abbiamo fatta. Due ore e mezza ma ne è valsa veramente la pena!
L’area del Passo di Vizze (m. 2251) è tendenzialmente rocciosa ma piena di laghetti: sarà bellissimo scoprili uno dopo l’altro, facendo quasi a gara a chi ne vede uno prima! E ce n’è uno anche proprio sul confine di Stato: si abbandona così l’Alto Adige in favore della Zillertal.
Volendo, si potrebbe scendere per circa 40 minuti sino a guadagnare Lavitzalm (m. 2095), delizioso ristoro già in territorio austriaco. Ma attenzione perché poi bisogna anche risalire e la fatica spesa sin qui è già stata tanta!
In ogni caso, si tratta di strada forestale sino alla malga: successivamente, scendendo allo Schlegeisspeicher See, la via diventa classica di montagna e quindi sconnessa. Non è mai stato infatti transitabile in automobile il versante teutonico del passo.
Noi decidiamo di consumare il nostro pranzo al Pfitscher Joch Haus (m. 2275): molto buoni i canederli. La sorpresa però deve ancora esserci svelata: scendete allo specchio d’acqua che si trova proprio sotto al rifugio e poi guardate in alto… Eccolo lì! Si staglia contro le splendide montagne e la verde superficie del laghetto rende tutto ancor più magico!
Dopo aver indugiato a lungo, giocato e recuperato le forze, saremo pronti per rientrare. A questo punto, se saremo già al laghetto, potremo usufruire della scorciatoia che in breve consente di arrivare sulla forestale tagliando una parte interessante di percorso, passando anche da una ex caserma militare (aperta, ma da esplorare con cautela).
Una volta tornati sulla strada, avremo nuovamente di fronte l’opzione di servirci del ripido sentiero incontrato al mattino oppure facilmente utilizzare lo stesso percorso dell’andata. Noi abbiamo scelto la seconda possibilità, per godere ancora di nuovo del maestoso panorama sul Gran Pilastro.