Vi abbiamo parlato spesso dei bellissimi sentieri che si possono calcare nei dintorni di Livigno, la perla dell‘Alta Valtellina. Il territorio infatti è ricchissimo di vallette laterali tutte da scoprire, di rifugi deliziosi in cui mangiare e di splendidi e verdi prati ove sedersi e rilassarsi. Oggi vi vogliamo portare però in un posto ove potrete ammirare tutto questo dall’alto: arriveremo in cima al Crap de la Parè, dove il colpo d’occhio è veramente grandioso!
Per arrivare al nostro punto di partenza, è necessario giungere sino alla sommità di Passo Eira (m. 2210), valico che mette in comunicazione Livigno con Isolaccia e Bormio (in combinazione col Passo del Foscagno).
Arrivati a destinazione, sulla sinistra noterete l’indicazione P11: lasciate quindi lì la vostra autovettura, pronti per iniziare l’avventura odierna, alla scoperta del territorio dall’alto!
Posteggiata la macchina, noterete immediatamente una forestale che sale costeggiando una collina: è il segnavia 134, che dovremo seguire sino alla fine per giungere alla nostra meta, Crap de la Parè.
Immediatamente, passo dopo passo, osserverete che la vista si allarga sempre più: inizialmente, possiamo ammirare soltanto le vette verso la Svizzera (Passo della Forcola e Passo Cassana) ma piano piano, il panorama diverrà sempre piaciuto ampio… Dovete solo avere pazienza.
Dietro di noi, ecco il carosello sciistico di Livigno che, in inverno, vanta oltre 100 chilometri di piste… In estate è un tripudio di verdissimi prati con tantissime passeggiate da fare. Nonché vette “bianche” da contemplare.
Il percorso verso il Crap de la Parè è anche una Via Crucis: possiamo infatti notare le grandi croci poste accanto al sentiero che, pian piano, co condurranno a destinazione. E sempre avanzando, anche l’abitato di Livigno inizierà a fare bella mostra di sé: uno spettacolo che non dimenticherete.
La forestale lascia poi lo spazio ad un classico sentiero di montagna, segno che ci si avvicina sempre di più alla meta. Lungo questo itinerario non ci sono alberi né fontanelle: tenetelo a mente qualora decidiate di affrontarlo nei giorni più caldi dell’estate… Anche se, vista la quota, non dovrebbe mai essere particolarmente caldo.
Non mancano i punti panoramici, “segnalati” con delle panchine: un ottimo modo di godersi la pace e la bellezza inserendoci anche un pochino di riposo! Anche se, comunque, il tracciato non esige mai fatica: il dislivello è al di sotto dei 200 metri, fattibile praticamente da tutti.
L’ultimo pezzetto transita poco a valle del Monte Crapene (m. 2429) altro belvedere (ma senza sentieri che ne raggiungano la sommità). Qui bisogna iniziare a prestare più attenzione, in quanto il sentiero diviene più stretto e con prati scoscesi sul lato sinistro.
Ma nulla di pericoloso, non temete: ormai ci troviamo sulla parte terminale, praticamente pianeggiante, quasi a dorso d’asino sul Crap de la Parè. Il panorama si apre così anche sul lago di Livigno (a destra), destando un immenso stupore.
Ancora qualche passetto e ormai saremo giunti alla fine della passeggiata, dove una grande croce troneggia (quella della Via Crucis, ricordate?). Il paesaggio è veramente ampissimo e arioso e spazia su tutte le vette svizzere più prossime a Livigno. E, sotto di noi, il turchese lago artificiale che s’incunea tra le pareti rocciose, proprio come se fosse un fiordo.
Qui merita davvero fermarsi in contemplazione. Se avete la fortuna d’incappare in una bella giornata, rimarrete entusiasti! Poco sforzo per una resa davvero enorme. Se voleste consumare il pranzo al sacco però, sposatevi in una zona meno “d’eccellenza“, visto che il viavai (soprattutto in alta stagione) è sostenuto. Vi sono comunque moltissimi posto ove fermarsi lungo il ritorno.
Se però desideraste mangiare in rifugio, dovete necessariamente tornare a Passo Eira, dove troverete tantissime possibilità, tutte di ottimo livello.