Trentino

Ciclabile Torbole – Riva: sul lago di Garda col passeggino

Non eravamo mai stati sul lago di Garda…una pecca colossale! E infatti vi abbiamo posto rimedio: ecco che anche noi finalmente abbiamo trascorso un weekend sul bacino più grande d’Italia, le cui acque lambiscono ben tre regioni (Lombardia, Veneto e Trentino); con cosa potevamo iniziare la nostra esplorazione se non con la ciclabile Torbole – Riva? Per questo dobbiamo ringraziare il nostro amico Walter del bellissimo magazine online Garda Outdoors, che ci ha segnalato questo splendido percorso adatto da zero a 99 anni!

  • Località di partenza: porticciolo di Torbole
  • Parcheggio: nella cittadina (diverse soluzioni, sia a pagamento, che gratuite)
  • Mezzi utilizzati: passeggino
  • Tempo medio: un’ora e un quarto circa
  • Difficoltà: facilissimo

Dopo aver lasciato la nostra autovettura in uno dei parcheggi di Torbole, prima ridente località adagiata sulle rive del lago che s’incontra scendendo dal Passo San Giovanni (che  collega il Garda a Rovereto e alla Valle dell’Adige), ecco che c’incamminiamo subito verso il porticciolo, da dove prende il via la nostra passeggiata; già respiriamo aria frizzante e il panorama che ammiriamo è stupendo: le montagne si gettano nelle acque proprio similmente ai fiordi norvegesi, come in quadro dipinto dalla sapiente mano di un pittore.

Iniziamo subito il nostro percorso sulla ciclabile Torbole – Riva che, in poco più di un’oretta ci condurrà a destinazione; interamente pianeggiante, è l’ideale anche per bambini piccoli a piedi (il nostro di quasi quattro anni l’ha fatta tutta, sia andata che ritorno), e il passeggino (anche tradizionale) scorre tranquillo sul fondo sia asfaltato (in alcuni punti), che lastricato; oltrepassato un altro piccolo porto, ecco che la via si affianca alle rive, regalandoci splendidi scorci ed una rilassante vista sulla spiaggia.

Mentre camminiamo tranquillamente in piano, possiamo scorgere moltissimi amanti del windsurf sfrecciare nelle acque indaco: grazie alla sua particolare conformazione, il lago di Garda, in questa sua parte terminale, offre sempre una buona ventilazione, ideale per gli amanti degli sport velici; Peler, Ora, Ponal e Bali sono i principali e, a seconda dell’orario e della stagione, allietano gli sportivi che arrivano da ogni parte d’Italia (e non solo) per potersi divertire e allenare.

Dopo circa una ventina di minuti, arriveremo ad un futuristico ponte che scavalca un fiume: siamo infatti alla foce del Sarca, che nasce in Val Rendena e che, dopo un percorso lungo 60 chilometri, diventa il principale immissario del lago; ne uscirà con il nome di Mincio, 52 chilometri più a sud (curiosità: è l’unico fiume italiano a gettarsi in un bacino con un nome e ad uscirne con un altro); da qui prende anche il via la variante della ciclabile Torbole – Riva che conduce sino ad Arco, centro situato poco più a nord, per poi ricongiungersi, con percorso ad anello, proprio a  Riva (al Monte Brione – Porto San Nicolò, od anche in altri punti: le possibilità sono molteplici).

Ecco che, oltrepassate le foci del Sarca, ci troveremo al Lido di Arco, da dove potremo ammirare il tragitto appena percorso nonché il massiccio del Monte Baldo; dopo ancora pochi passi, ecco che ci affiancheremo alla strada statale (da cui siamo comunque separati da un divisorio) ed inizieremo un breve tratto a picco sul lago (costruito su passerella): da qui sembrerà proprio di poter toccare con mano le pulite acque e, se non passeranno automobili, si potrà anche udire il rumore delle onde che si frangono sugli scogli sottostanti.

Terminato quest’ultimo passaggio, arriveremo al Monte Brione e alle sue fortificazioni, con vista splendida sul piccolo Porto di San Nicolò; da qui, dopo essercene discostati per pochissimo, ritorneremo sulle rive, pronti ad affrontare l’ultimo breve pezzetto prima di approdare definitivamente nel centro di Riva del Garda.

Qui abbiamo le azzurre acque alla nostra sinistra e rigogliosi giardini sulla destra; si alternano parchi giochi a deliziose aiuole private appartenenti a hotel o club; nulla vieta di fermarsi sulla spiaggia (di sassi) per riposarsi un attimo (anche se numerose sono le panchine lungo la via) e magari pucciare i piedini nell’acqua…il panorama offerto è sempre incredibile, e la brezza assicura sempre il clima ideale.

Terminato il lungolago (prima dei Pini, e successivamente dei Sabbioni), arriveremo infine a Punta Lido, da dove godremo di un bel colpo d’occhio sul porto; qui la ciclabile Torbole – Riva termina, o meglio, finisce lo spettacolare tratto sul lago, per continuare nell’entroterra (verso Arco oppure Tenno); chi è dotato di bicicletta (noleggiabile in uno qualsiasi dei numerosi negozi delle cittadine) potrà tranquillamente proseguire e concludere l’anello, mentre noi ci accontentiamo di essere arrivati sin qui e di esserci goduti uno dei più bei paesaggi del Garda Trentino. E perchè non approfittarne per un giretto nella bella Riva?

Da qui poi torneremo sui nostri passi, fermandoci di tanto in tanto per goderci questo paesaggio splendido, scattare qualche foto e far giocare i bambini…la ciclabile Torbole – Riva è senz’altro un classico che non può mancare nel palmares di un appassionato del Trentino!


Informazioni utili:

– dove dormire? Noi abbiamo soggiornato al Residence Toblini, a centro metri dalla spiaggia e praticamente attaccato alla ciclabile Torbole – Arco; dispone di numerosi appartamenti, quasi tutti recentemente rinnovati; un giardino chiuso, con tanti giochi e due piscine (una interna ed una esterna) lo rendono ideale per le famiglie con i bambini

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Per qualsiasi ulteriore informazione, il sito di Garda Trentino è a disposizione

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