Il lago di Braies è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti delle Dolomiti: la Croda del Becco che precipita nelle acque riflettendo la sua enorme mole è uno spettacolo naturale senza pari e i colori variopinti che offre non sono pari a nient’altro in tutto l’Alto Adige. Ma se d’estate stupisce per le sue intense sfumature, in inverno non potrà che ammaliare per i suoi ghiacci: camminare sulla superficie davvero è un’emozione incredibile! Ma non ci accontentiamo: con le ciaspole infatti raggiungeremo anche Malga Foresta, adagiata nell’omonima stretta valle.
Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare
Dopo aver parcheggiato l’autovettura in una delle aree sosta nei pressi del lago di Braies (ci sono diverse soluzioni a distanza variabile; noi abbiamo optato – vista anche la bassissima stagione – per quella più vicina all’Hotel Pragser Wildsee, pagando un ticket giornaliero di 5 euro) ci avviciniamo subito alla grande costruzione del XIX secolo che, con la sua possenza, domina l’intera area.
Qualora volessimo indossare subito le ciaspole dovremo necessariamente scegliere di percorrere il sentiero che costeggia il lago (lo stesso estivo) mentre se optassimo per camminare sulle acque ghiacciate, dovremo portarle a mano per poi vestirle successivamente. Non sarebbe infatti sicuro (a causa dei ramponi) transitare sulla superficie, nonostante lo strato sia comunque spesso.
Noi abbiamo deciso di non perderci l’occasione di calpestare il ghiaccio e così, passati sotto ad una cupoletta sulla sinistra dell’Hotel Pragser Wildsee, immediatamente ci siamo trovati al cospetto di questa meraviglia naturale, con la casetta (imbarcadero estivo) resa celebre dalla fiction “A un passo dal cielo” che rende magico tutto il paesaggio.
In inverno non sono molte le ore di sole al lago di Braies ed è pertanto sconsigliabile arrivare molto presto alla mattina (se desiderate ammirarlo illuminato). Questo fa sì che le acque siano ghiacciate quasi sino primavera e che si possa camminarci sopra senza timore alcuno. I bimbi non potranno perdersi questa esperienza (e nemmeno noi!) così immediatamente iniziamo la nostra passeggiata puntando visivamente verso la Croda del Becco, mantenendoci più o meno accanto alla sponda occidentale.
Quando siamo andati noi (la settimana prima di Natale) il lago era, oltre che ghiacciato, anche ricoperto di neve a causa delle intense perturbazioni dei giorni precedenti: un mix davvero splendido! Oltre che transitare sulla superficie si poteva anche giocare a pallate… Insomma, un’avventura davvero incredibile. Ai bimbi non sembrava vero poter dire di essere proprio sopra le acque.
Senza fretta alcuna e totalmente in piano, superare il tratto che ci separa dall’inizio della passeggiata alla sponda opposta non porterà via più di mezz’oretta. Se sarete fortunati con l’orario, potrete anche assistere allo spettacolo offerto dai raggi del sole che, alla sinistra della Croda del Becco, si fanno strada nel vallone laterale, illuminando radenti la superficie e rendendo visibili tutte le cunette create dalla neve.
Una volta giunti all’imbocco della Val Foresta (e ricongiunti con il sentiero 1-19) ecco che potremo indossare le nostre ciaspole e iniziare il tratto in salita. La segnaletica ci farà subito comprendere la giusta direzione. La meta, Malga Foresta, segnata a 20 minuti (estivi però: contate almeno trenta minuti abbondanti) è là che ci attende, dobbiamo solo raggiungerla.
E quindi via, iniziamo la salita!
Oltrepassato un ligneo ponticello (che, sempre durante la bella stagione, consente il transito al di sopra del torrente, ora invisibile), pian piano la pendenza comincia ad aumentare, non diventando però mai davvero impegnativa. Tutt’intorno le cime delle Dolomiti del Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies: la Croda del Becco, alla nostra sinistra, si staglia maestosa nel cielo mentre a destra ci tengono compagnia le estreme propaggini dello Schwarzberg. Il sole illumina le vette mentre noi camminiamo immersi nell’ombra, scorgendo qua e là anche le impronte di qualche animale selvatico.
Il sentiero corre tra radi alberelli non offoscando quindi mai la vista sulle montagne circostanti, davvero maestose e splendide. Voltandoci indietro non potremo non notare le cime dorate degli Apostel del lago di Braies, che poi ci accoglieranno al ritorno. Più avanti invece ecco che iniziano a fare capolino le vette dello Seitenbachspitz che domineranno una volta arrivati alla meta.
Man mano che camminiamo, a furia di guardarci intorno per non lasciarci sfuggire neanche il più piccolo e insignificante particolare, non ci accorgeremo nemmeno della strada percorsa. Ad un certo punto il sentiero spianerà, segno che Malga Foresta è ormai vicina. Il cartello del Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies sarà la prova definitiva: pochi passi e avremo concluso.
Malga Foresta (m. 1590) ci attende splendidamente adagiata nel suo altrettanto pittoresco pianoro. Meta in estate di moltissime famiglie coi bambini (data la sua raggiungibilità anche col passeggino), in inverno non è aperta al pubblico e quindi, qualora desideraste mangiare, dovrete necessariamente prevedere un pranzo al sacco. Proprio per il fatto di essere chiusa, non sono molti gli escursionisti che sin qui si avventurano e si potrà invero godere di un panorama unico, silenzioso e davvero rilassante.
Noi, coi nostri bimbi, ci possiamo accontentare di esser sin qui giunti ma i ciaspolatori incalliti continueranno sicuramente fino a Hoch Alm (m. 2150) oppure al Rifugio Sennes (m. 2116) o Biella (m. 2327)… Tutte vie splendide ma riservate agli esperti che sanno affrontare i ripidi pendii muniti della corretta attrezzatura e del fiato necessario.
Dopo aver sostato ad ammirare la magnificenza del paesaggio saremo pronti per rientrare (lungo lo stesso percorso dell’andata). Tutta in discesa sino al lago di Braies, si potrà poi ripetere la favolosa esperienza del transito sulle acque ghiacciate, fermandosi anche magari a fare qualche pupazzo di neve.
Noi siamo stati ospiti dello Sporthotel Tyrol di San Candido, elegante ma super accogliente struttura nel pieno centro del paese, a 30 secondi dalla passeggiata pedonale. Dotato di ogni comfort, offre una deliziosa area wellness (impareggiabile dopo una giornata passata a camminare) e tutte le facilities per i bimbi, compreso il miniclub durante i periodi di alta stagione.
La cucina è curatissima e propone sia piatti della tradizione altoatesina classica che rivisitazioni, sempre ottime e graditissime. Le camere, ampie e spaziose, profumano di legno e il panorama sul Monte Baranci è davvero rinfrancante!