Dolomiti

Bonner Hütte, il Corno di Fana e la fantastica vista sulle Tre Cime

La zona di San Candido è famosa, naturalmente, per le celeberrime Dolomiti di Sesto con le innumerevoli passeggiate. Per il lago di Braies e i suoi magici riflessi, per le Tre Cime, per la Val Fiscalina e molto altro… Ma sapete che esiste una camminata (quasi sconosciuta) che permette di avere un fantastico colpo d’occhio quasi su tutto? Seguiteci allora al Bonner Hütte: non ve ne pentirete!

  • Località di partenza: Cappella di Gandelle
  • Parcheggio: alla località di partenza (medio – a pagamento)
  • Indicazioni parcheggio Google Maps: https://goo.gl/maps/HJzE5RupVRnC55Td8
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non possibile)
  • Tempo medio: tre ore circa andata – tre ore ritorno (possibile anello)
  • Difficoltà: medio – difficile
  • Dislivello: 750 metri – Cappella di Gandelle m. 1604 – Bonner Hütte m. 2340
  • Tipologia di percorso: salita costante (anche ripida) tutta su forestale – rientro su sentiero tradizionale per la prima parte, poi su forestale

Bonner Hütte: come arrivare, da dove partire e dove parcheggiare

Per arrivare al nostro punto di partenza, è necessario raggiungere l’abitato di Dobbiaco e poi dirigersi verso la Valle San Silvestro, seguendo le indicazioni. Ma non bisogna poi svoltarvi, bensì salire verso “Bonner Hütte“, con segnalazioni già ben visibili.

La via diventa più stretta e passa in mezzo al bosco. Successivamente, il panorama si apre per raggiungere una piccola frazioncina, da cui il panorama è veramente eccezionale! Già si nota la Cappella di Gandelle, poco prima della quale è presente un’area sosta (dove dovremo posteggiare).

Indicazioni parcheggio Google Maps: https://goo.gl/maps/HJzE5RupVRnC55Td8

Il panorama lungo il sentiero è veramente eccezionale

Bonner Hütte: si parte dalla Cappella Gandelle, sopra Dobbiaco

Una volta giunti al parcheggio, sarà tempo di iniziare la nostra passeggiata!
Ci si incammina subito sulla forestale 25 che, inizialmente, sembra non essere troppo pendente. Impressione errata! Infatti la salita per il Bonner Hütte si sentirà tutta: poco più avanti infatti la ripidezza aumenta, facendoci già assaporare quello che verrà successivamente.

Si parte dalla Cappella Gandelle sopra Dobbiaco
Il panorama è già veramente super bello

Fortunatamente tutta la prima parte è ben ombreggiata e si svolge all’interno del bosco: nelle calde giornate estive questa è veramente manna dal cielo, poiché la fatica non tarda ad iniziare a farsi sentire.

Non passerà molto tempo che incontreremo un bivio: il Bonner Hütte è segnato da entrambe le parti. Quale scegliere allora? Noi dobbiamo continuare sulla nostra forestale 25: al rientro (se vorrete testare una nuova via) potrete utilizzare la 25A e giungere qui, compiendo quindi un anello. Noi ve lo consigliamo, ma ve lo racconteremo poco oltre, una volta giunti a destinazione.

Si cammina inizialmente all’interno del bosco
Ecco il primo bivio: si tornerà poi dal sentiero 25A

Per arrivare al Bonner Hütte ci vogliono circa 3 ore e non si può fare col passeggino

Passato il crocicchio, iniziano alcuni ampi tornanti che permettono di guadagnare quota… Anche se la parte peggiore deve ancora venire! E, dopo qualche centinaio di metri, ci troveremo di fronte ad un altro incrocio: il Bonner Hütte è sempre indicato in entrambe le direzioni. Quindi?

Si continua semprein buona pendenza tra gli alberi
Ad un nuovo bivio, si continua sempre dritto su forestale

Questa è una vera e propria scorciatoia, di cui è anche segnata la (impegnativa) pendenza. Noi vi consigliamo di rimanere sulla forestale: a seguire l’erto sentierino infatti non si risparmia poi molto tempo, ma vi è un notevole dispendio di energia in più.

Andando avanti sulla silvo – pastorale, si giungerà ad un altra curva a gomito che immetterà sul rettilineo finale prima di uscire dal bosco: una volta lasciati alle spalle gli alberi, potremo considerare conclusa la prima parte di itinerario… E il Bonner Hütte sarà già alla nostra portata di vista!

Piano piano, si lascerà il bosco alle proprie spalle
Finalmente il panorama si apre sulle Dolomiti di Sesto

La salita al Bonner Hütte supera 750 metri di dislivello, tutti su forestale. E la pendenza è spesso impegnativa

Lo vedremo lassù, abbarbicato sotto la vetta del Corno di Fana: sembra vicino… Ma ci vorrà ancora una buona oretta di cammino. Mitigata però da quello che vedremo: le Dolomiti di Sesto infatti ora sono ben disegnate dietro di noi e pure quelle di Braies iniziano a fare capolino… Sembra di essere dentro ad una cartolina.

Le mucche salutano al passaggio con potenti muggiti
Mano a mano che si sale, il panorama diventa sempre più bello

Qui inizia il lungo zig-zag che permette di giungere a destinazione, allietato da tante mucche che salutano al passaggio. Ma soprattutto dal panorama che, via via, diventa sempre più bello. E poi, ad un certo punto, noterete addirittura le Tre Cime: uno spettacolo assoluto.

Dopo quasi tre ore di cammino, finalmente il Bonner Hütte (m. 2340) sarà conquistato!
E davvero non ha prezzo mangiare (i canederli pressati… Strabuoni! Provateli) con questo paesaggio. Sulla terrazza assolata si possono distinguere nitidamente tutte le Dolomiti più vicine (e non solo) dal Sass de Putia sino al Popera. Qualcosa che sarà veramente difficile da dimenticare.

Il paesaggio merita veramente una sosta fotografica ad ogni passo
Dopo circa tre orette, si arriva finalmente a destinazione
Mangiare al Bonner Hutte è un’esperienza veramente da provare

Dal Bonner Hütte si vedono addirittura le Tre Cime! Non ci sono però giochi per i bambini

Una volta giunti si quassù, il riposo è naturalmente d’obbligo. Potrete poi decidere di rientrare stessa via oppure, come già anticipato, lungo un altro itinerario che vi permetterà di tornare al primo dei bivi che abbiamo notato lungo la nostra salita.

Per accettare il consiglio di compiere un anello, dovrete dirigervi lungo il segnavia 25B verso Bergalm e Kandellen: questo primo tratto è leggermente esposto, nel senso che camminerete a mezza costa con un pendio erboso sotto di voi parecchio ripido. Nulla di estremamente difficile, ma tenetene conto se siete in compagnia di bambini piccini o soffrite di vertigini.

Una foto di rito con questo paesaggio è assolutamente d’obbligo
Il secondo tratto presenta un pezzettino leggermente esposto
Ma poi si raggiunge un bellissimo e solitario alpeggio abitato da tante marmotte

Si può rientrare dal Bonner Hütte compiendo un anello della durata complessiva di 6 ore

Il tratto “impegnativo” (ma in piano) non dura poi molto: un tornello permette infatti di raggiungere un bellissimo e solitario alpeggio, dove incontrerete solo mucche e marmotte…e Dove poi dovrete cambiare sentiero, imboccando il 25A verso Bergalm.

Da qui inizia una lunghissima discesa che, in poco meno di un’oretta, vi condurrà proprio a Bergalm (chiusa al pubblico), una deliziosa malga dal panorama eccezionale. Il sentierino si tramuta quindi in forestale che, in un’altra oretta, vi permetterà di raggiungere il bivio della mattina e poi, successivamente, il parcheggio.

Si scende poi verso Bergalm lungo un ripido sentierino
Bergalm è chiusa al pubblico, ma è veramente deliziosa

Bonner Hütte: periodo d’apertura, contatti e informazioni utili

Itinerario per Bonner Hutte – Geoflyer Europe 3D Maps
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