Dolomiti

Rifugio Sennes, coi bambini nel Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies

Oggi andiamo alla scoperta di un ristoro che sorge in luogo davvero eccezionale, nel Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies, al confine con quello delle Dolomiti d’Ampezzo: stiamo parlando del Rifugio Sennes, ai piedi della Croda Rossa e della Croda del Becco, in Alto Adige.

  • Località di partenza: Rifugio Ra Stua
  • Parcheggio: località Fiames (grandissimo, gratuito; poi navetta a pagamento sino alla località di partenza)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile per pendenze)
  • Tempo medio: due ore circa
  • Difficoltà: difficile
  • Dislivello: 450 metri – Rifugio Ra Stua m. 1668 – Rifugio Sennes m. 2110
  • Tipologia di percorso: salita modesta sino al Cianp di Crosc, successivamente ascesa molto ripida sino al termine della Val Salata e quindi nuovo addolcimento delle pendenze

Dopo aver lasciato la nostra autovettura in località Fiames, dove è ubicata la sede del Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo (sulla sinistra lungo la statale per Dobbiaco), immediatamente saliamo sulla navetta che, a partire dalle 8.30, conduce sino al Rifugio Ra Stua (m. 1668, fino alla prima domenica di luglio e dopo la prima di settembre, il traffico veicolare viene nuovamente aperto) dove, in uno scenario da favola, ha inizio la nostra escursione.

Partiamo in maniera tranquilla lungo il sentiero n. 6 che, in pendenza modesta, ci fa attraversare in bel rigoglioso e profumato bosco; non è raro incontrare animali al pascolo, come mucche ed asinelli: in questo largo tratto, via libera anche ai bambini piccoli a piedi ed anche ai passeggini, dal momento che il bucolico paesaggio sembra proprio fatto apposta per le famiglie in gita.

E proprio per mamma, papà e pargoletti pare plasmato da una sapiente mano lo stupendo e sterminato pianoro di Cianp di Crosc (m. 1770), culla anche del fiume Boite, affluente del Piave: verdi e lussureggianti prati attendono tutti coloro che volessero concedersi un pic-nic, giocare o anche solo rilassarsi; sulla sinistra, proprio all’aprirsi del campi (attraversato un ponticello) si stacca il sentiero n. 9 verso il Rifugio Fodara Vedla, che però noi ignoreremo per proseguire dritto.

E, nel momento in cui ci lasceremo alle spalle il Campo Croce (dopo aver oltrepassato anche il bivio per i laghi di Fosses), ecco che inizierà il tratto più duro del nostro percorso (e chi fosse arrivato sin qui col passeggino, non potrà assolutamente più proseguire): la mulattiera, sempre ampia e ghiaiosa, inizia a inerpicarsi, segno che ci stiamo addentrando nella Val Salata; il panorama si stringe e si comincia ad attraversare una specie di ampia gola, tra le pareti di roccia delle Crepe de Socroda e quelle de Ra Ola, sostituite poi dalle estreme propaggini del Plan de Lasta, compiendo anche qualche tornante, che fa guadagnare rapidamente quota.

Il sentiero procede sempre ripido sino al limitare del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo: non appena infatti la pendenza finalmente si addolcisce, ecco che diremo addio al Veneto per entrare in Alto Adige e, di conseguenza, nel Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies; la vista ormai riesce a spaziare quasi tutt’intorno, e le cime lontane iniziano a far capolino: dopo il bivio per il Rifugio Biella (m. 2327) altra meta escursionistica di pregio, ecco che ormai saremo in dirittura d’arrivo.

Il Rifugio Sennes o, in ladino, Ucia de Senes (m. 2116) sorge su di un vasto pianoro da cui si possono vedere quasi tutte le cime della Valle del Boite far capolino, ma anche le vicine altoatesine; i prati sono eccezionali per far giocare i nostri bimbi: nessun pericolo nei paraggi, solo un po’ d’attenzione deve essere prestata qualora si decida di visitare l’abbandonato alpeggio proprio sotto al ristoro, ove è situato anche un piccolo specchio d’acqua.

Si potrà decidere di gustare qualche prelibatezza tipica, oppure bere soltanto una fresca e dissetante bevanda mentre si consuma il pranzo al sacco comodamente seduti sul prato, al sole; si potrebbe decidere di continuare per l’Ucia Munt de Senes (m. 2176) circa 20 minuti oltre o, invero, di raggiungere il bellissimo Rifugio Fodara Vedla (m. 1966) seguendo il sentiero n. 7 (per poi scendere nuovamente verso Ra Stua e congiungersi col segnavia dell’andata a Cianp di Crosc) in circa un’oretta (due invece per tutto il giro), ma noi ci fermeremo qui, ad ammirare gli stupendi paesaggi e a ristorarci prima del ritorno.

Ritorno che avverrà lungo la stessa via del mattino: certamente rimarrete incantati dagli splendidi panorami offerti dall’escursione verso il Rifugio Sennes, e la voglia di tornare non tarderà a farsi sentire!

Consigli utili:

  • Una delle paure più grandi quando si prenotano le tante agognate ferie è che, per un motivo o per l’altro, possano saltare… Coi bimbi poi quest’eventualità è tutt’altro che remota (purtroppo). Dunque allora, anche in Italia, può essere utile stipulare un’assicurazione che tuteli dal dover annullare la vacanza: www.assicurazioneviaggio.it è un sito che permette di acquistare, tra le polizze proposte, quella più confacente alle nostre esigenze, senza sorprese e nella più totale trasparenza
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