Passo San Pellegrino è un valico alpino che mette in comunicazione Moena e la Val di Fassa con Falcade, nel Veneto. La conformazione della sua sommità (posta a 1918 metri d’altitudine) regala una miriade di itinerari, alcuni più facili ed altri meno. Ci troviamo in mezzo a paesaggi stupendi, alte montagne e laghetti color indaco: Passo San Pellegrino è un’ottima meta per vacanze di famiglie con bambini: scopriamo insieme quali sono tutte le attività ed escursioni che si possono fare (con anche dove dormire, naturalmente!)
Indice:
Passo San Pellegrino è un’area di straordinaria bellezza. Un tempo era soltanto una zona di passaggio, percorsa da commercianti e frequentata da contadini che salivano sin quassù per falciare i prati. Non ci si accorgeva dunque della sua potenzialità turistica, che è esplosa a partire dagli anni Ottanta: ora è tra le località più rinomate, sia in estate che in inverno!
Per cominciare a prendere confidenza con Passo San Pellegrino si può iniziare mediante una graziosissima passeggiata lungo le rive dell’omonimo laghetto di San Pellegrino.
Uno specchio d’acqua verdissimo in cui si riflettono le scure montagne circostanti, compresa la tristemente famosa (per gli eventi bellici risalenti alla Prima Guerra Mondiale) cima di Juribrutto.
Assolutamente nulla di impegnativo, anzi! Dal parcheggio di fronte all’Hotel Monzoni, si scende lungo un ampio sterrato, percorribile anche con passeggino, fino ad arrivare alle sue sponde, dove si potrà decidere se intraprendere un giro orario oppure antiorario.
La camminata durerà meno di venti minuti, ma i bimbi, da sempre attratti dall’acqua, non ne vorranno sapere di venire via! Quanti sassi potranno gettare in acqua, e quanti pesci si divertiranno a contare… Unica nota: il laghetto non è circumnavigabile col passeggino, se l’intento non è quello solo di fermarsi ad ammirarlo, ma proprio di compiere l’itinerario, bisogna per forza munirsi di zaino o marsupio.
Un altro fantastico sentiero è quello che conduce al Rifugio Fuciade, da fare tranquillamente anche con passeggino. La partenza è sempre alla sommità del passo e, dopo essere transitati dal Rifugio Miralago (dove troviamo anche qui un bellissimo specchio d’acqua), in circa un’oretta scarsa si giunge alla meta.
È il grande classico delle famiglie con bimbi piccolissimi perché, oltre a coprire un dislivello molto scarso e avere la strada quindi una pendenza assolutamente ridottissima (piana praticamente), il Rifugio offre intorno a se pascoli e prati a perdita d’occhio. Qualsiasi famiglia si può accomodare per fare un pic-nic e i bimbi giocare indisturbati e correre senza pericolo alcuno.
Leggi l’escursione completa: Rifugio Fuciade, la passeggiata più bella della Val Di Fassa
Il nome dice già tutto! Si parte proprio dalla sommità del Passo San Pellegrino e si imbocca la larga forestale che parte proprio dietro all’Hotel Costabella (e che in inverno è una pista da sci).
La via non è impegnativa e, se metteste in conto un po’ di surplus di fatica, potreste anche farla con il passeggino (da trekking naturalmente). Sappiate però che alcuni tratti sono belli pendenti, per cui decisamente meglio lo zaino portabimbo.
La camminata permette di ammirare stupendi prati e pascoli e, una volta giunti a destinazione… Che panorama stupendo! E poi pranzare qui davvero ritemprerà corpo e spirito: i piatti sono davvero invitanti.
Attenzione: l’itinerario si può accorciare servendosi della seggiovia Costabella. Arrivati alla stazione di monte, 15 minuti scarsi in discesa e sarete arrivati!
Seggiovia Costabella: orari e prezzi
Un’ulteriore soluzione è quella di raggiungere il Rifugio Passo Selle (con zaino portabimbo), splendidamente ubicato in una posizione strategicamente panoramica sul valico che da il nome alla baita stessa.
Non è una camminata semplicissima, dal momento che è molto lunga (almeno un paio d’ore dal Passo San Pellegrino). Tanta fatica però viene ripagata dal paesaggio che si può ammirare una volta raggiunta la meta. Le Pale emergono da dietro la catena del Col Margherita e Juribrutto, mentre il Civetta si staglia da lontano.
Le Creste di Costabella sono proprio alla nostra destra, mentre un canalone conduce diretti al Rifugio Taramelli (con una bella scarpinata, tutta in discesa però) e alla val Monzoni.
Da qui si possono anche visitare le trincee (austriache) della Prima Guerra Mondiale, tramite un sentiero che parte proprio da Passo Selle. La primissima parte potrebbe essere anche fattibile con bimbi grandicelli (almeno 10 anni), dato che il sentiero corre a mezza costa, ma poi diventa esposto e non sicuro.
Altra ipotesi è la via ferrata Bepi Zach ma, per sua natura, sconsigliabile decisamente ai più piccoli.
Attenzione: l’itinerario si può accorciare servendosi della seggiovia Costabella. Arrivati alla stazione di monte, ci vorranno più o meno 45 minuti per giungere a destinazione.
Seggiovia Costabella: orari e prezzi
Leggi l’articolo completo: Bambini al Rifugio Passo Selle, tra panorami e storia
Questo è decisamente un giro difficile, riservato a chi ha esperienza in montagna e bambini grandi, avvezzi alla fatica e anche agli strapiombi. Da Passo San Pellegrino si guadagna la stazione di valle della funivia Col Margherita e poi, giunti a 2570 metri di quota, intraprendiamo questo giro ad anello che, in oltre sei ore abbondanti ci riporterà a Passo San Pellegrino.
L’Alta Via della Mariotta è percorribile con zaino portabimbo sicuramente sino alla Forcella Vallazza (m. 2521), tra saliscendi poco impegnativi e sfasciumi vari (e panorami, in caso di cielo limpido, che arrivano sino al gruppo dell’Ortles-Cedevale).
Dopo diventa un po’ pericoloso sebbene poco oltre, girando intorno alla mole dello Juribrutto (salirci coi bimbi è off-limits, davvero ripidissima), ci siano da vedere le baracche italiane della Grande Guerra, che si opponevano a quelle austriache di Cima Bocche… L’ascesa è impervia, il sentiero sale tra i sassi: nulla di impossibile, ma magari riservato ai soli adulti (o figli grandi).
Si continua poi sino al Bivacco Juibrutto e, tramite un sentiero abbastanza esposto e senza facilitazione alcuna, si perviene al Col de Le Palue, uno degli avamposti italiani del Primo Conflitto Mondiale. Da qui, in altre due ore (stavolta facili e senza alcuna difficoltà) si rientra al punto di partenza.
Funivia Col Margherita: orari e prezzi
Certamente di maggiore interesse per i pargoletti è invece la discesa che, sempre dalla stazione d’arrivo della funivia Col Margherita, conduce al pittoresco laghetto di Cavia. Grazie alla sua diga, il piccolo bacino fornisce elettricità a Falcade e alla Valle del Biois, proprio sotto.
Con zaino portabimbo, arrivare non sarà troppo impegnativo: si cammina infatti su larga forestale che, in inverno, si tramuta in pista da sci. Il “problema” sarà il ritorno quando il dislivello sarà da affrontare tutto in salita!
Ma di certo lo spettacolo offerto dalle Pale di San Martino e dalle vette bellunesi saprà ripagare di ogni sforzo. Non vi sono punti di ristoro presso il lago di Cavia: il più vicino è il Rifugio Laresei, a circa venti minuti di cammino.
Funivia Col Margherita: orari e prezzi
L’escursione ricalca gran parte della precedente ma, una volta giunti a Forcella Pradazzo (identificabile grazie alla segnaletica), invece che scendere al lago di Cavia, si continua praticamente in piano.
In circa dieci minuti si perverrà quindi al magnifico Rifugio Laresei (m. 2250) dove la vista può davvero spaziare ovunque. Le Pale sono vicinissime (con Focobon e Mulaz) mentre da lontano si possono notare Civetta, Pelmo e perfino l’Antelao.
Il Rifugio Laresei è anche un ottimo e rinomato ristorante d’alta quota: facilmente raggiungibile anche da Passo Valles, per trovare posto è meglio prenotare. In alternativa, un bucolico picnic è sempre un’ottima idea!
Funivia Col Margherita: orari e prezzi
La Valfredda è certamente una delle chicche del Passo San Pellegrino. Molto non la conoscono: la sua fama è infatti adombrata dalla celeberrima conca di Fuciade, da cui è separata una collinetta.
Ed è un peccato perché la Valfredda davvero riesce a lasciare senza parole (ed è anche molto, molto meno frequentata) con la sua moltitudine di casette, un tempo utilizzate come ricovero per il fieno e oggi quasi tutte sapientemente ristrutturate e adibite ad abitazioni estive.
Qui non c’è un vero e proprio punto da raggiungere: non esistono infatti rifugi, malghe o ristori. È l’ideale per un picnic: si può infatti percorrere in passeggino e ci si può fermare dove lo si desidera.
Come la si raggiunge? Bene, dal Passo San Pellegrino si scende per un chilometro verso Falcade, già in Veneto. Alla deviazione a sinistra per Rifugio Flora Alpina, la si imbocca e, superata Malga Boer, si continua sino al largo parcheggio situato in località Col de Mez. E da lì, seguano per Malga ai Lach: in dieci minuti saremo già al suo limitare!
Per arrivare a Malga ai Lach non dovremo fare altro che inoltrarci, come abbiamo visto poc’anzi, nella stupenda Valfredda.
A circa metà di questo angolo di paradiso, attraversiamo il fiume su un bucolico ponticello, iniziando così la salita. Arrivati alla forcella Marmoi (m. 1989) dovremo poi perdere circa 170 metri di quota per guadagnare la nostra meta, Malga ai Lach (m. 1815), con uno stupendo panorama sulle Pale di San Martino e le vette della Val Biois.
Dopo una buona mangiata di formaggi locali, per rientrare a forcella Marmoi, dovremo affrontare quindi la salita, che si tramuterà poi in discesa per tornare al parcheggio, nuovamente attraverso la Valfredda.
Leggi l’articolo completo: Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e Valle del Biois
Sempre in Valfredda, anziché voltare a destra per raggiungere Malga ai Lach, proseguiamo dritti sino a guadagnare le ultime casette. Grazie ad un ponticello guadiamo il torrente e, sempre su forestale, saliamo più in alto, dove troveremo l’innesto del sentiero 694 (Alta Via dei Pastori).
Qui, sebbene la segnaletica sia presente, la traccia è più flebile e si cammina in prati meravigliosi. Non sarà raro incontrare i cavalli avelignesi al pascolo! Tratti più ripidi si alternano ad altri meno impegnativi e, in circa due ore e mezza dalla partenza, si perverrà alla forcella di Forca Rossa, spettacolare ai piedi del Sasso di Valfredda.
Qui non è raro incontrare perfino degli stambecchi, uno dei pochi luoghi sulle Dolomiti in cui vive un branco abbastanza stabilmente. E che panorama!
Potrete lasciare traccia del vostro passaggio sul libro di vetta e consumare il pranzo al sacco accomodati (si fa per dire) sulle roccette della sommità. Parrà d’essere in cima al mondo!
Da Passo San Pellegrino ci si può anche spostare in macchina (o in autobus) per raggiungere un’altra stupenda zona escursionistica, quella dell’Alpe Lusia. In località Ronchi infatti (sul versante Trentino, a circa 5 chilometri da Moena) si trova la cabinovia che permette di salire velocemente in quota e farsi catapultare in mezzo a paesaggi davvero superlativi!
Con gli impianti saliamo sino a Le Cune. Da qui potremo già notare lo splendido panorama: Catinaccio da una parte e Pale di San Martino dall’altra!
Iniziamo quindi la nostra passeggiata scendendo lungo la pista da sci (sentiero 614) sino ad incontrare il grande arco ligneo che ci dà il benvenuto sul “Sentiero degli animali“. Si tratta di un itinerario tematico che ci insegna a riconoscere gli animali del bosco e ci permette di imparare tante cose su di loro.
Incontreremo quindi marmotta, stambecco, camoscio, capriolo, orso, lupo… Naturalmente tutti scolpiti o disegnati su cartelli. Ma anche con tanti giochi: i bambini si divertiranno un mondo!
Chi affronta l’itinerario col passeggino, dopo l’incontro col picchio sarà meglio che scenda verso Malga Pozza, poiché l’ultimo tratto presenta un fondo più sconnesso. Ma salterete ben poco: il più ormai sarà stato. visto. E a Malga Pozza (m. 1868) ci sono molto giochi per svagarsi, nonché un’ottima cucina per mamma e papà!
Prezzi e orari degli impianti Lusia: www.alpelusia.it
Leggi l’articolo completo: Il Sentiero degli animali sull’Alpe Lusia: col passeggino alla scoperta degli abitanti del bosco
Come per il precedente itinerario del Sentiero degli Animali, con gli impianti Lusia saliamo a Le Cune per ammirare lo splendido panorama su Catinaccio e Pale di San Martino.
Invece che voltare a destra, proseguiamo dritto e, in breve, scendendo di circa 150 metri verso Bellamonte, raggiungiamo il Rifugio Passo Lusia, dove il verde circostante è quasi abbagliante!
Ora dovremo imboccare la larga forestale che, addentrandosi nel bosco, sembra idealmente tornare in Val di Fassa e verso lo Chalet Valbona, punto d’arrivo del primo troncone della cabinovia in salita da Ronchi.
Sempre facilmente in discesa, raggiungeremo il Rifugio La Rezila (m. 1800), luogo bucolico immerso nel bosco, dove mangiare è un vero piacere! Da qui poi, si rientra velocemente a Valbona, completando l’itinerario.
Prezzi e orari degli impianti Lusia: www.alpelusia.it
Leggi l’articolo completo: A spasso col passeggino sull’Alpe Lusia
Sicuramente la montagna evoca grandi e abbondanti mangiate, tutte in contesti assolutamente tipici. Ebbene: non potrebbe che essere così, in effetti! E allora, eccovi qualche indirizzo dove saziare il vostro pancino e deliziare il palato.
Una vera meraviglia, raggiungibile tranquillamente in macchina (si parcheggia nell’ampia area sosta – a pagamento – appena si giunge al Passo San Pellegrino da Falcade), offre moltissimi piatti tipici.
Ma non solo: vengono anche organizzati eventi (magici per i bambini) come la visita della stalla oppure degustazioni di formaggi e salumi tipici locali. Da non perdere!
Per saperne di più: https://www.facebook.com/malga-san-pellegrino
Telefono: 333 – 273.96.14
Ne abbiamo parlato quando abbiamo menzionato le escursioni in Valfredda ma, effettivamente, non vi abbiamo suggerito una visita. Lo facciamo ora! Si giunge comodamente in macchina e il parcheggio è assolutamente a ridosso del ristoro.
Il Rifugio Flora Alpina è situato a circa 1800 metri e offre un panorama davvero super. Qui potrete assaporare una cucina vera, senza troppi fronzoli ma decisamente autentica.
E, per i bimbi, regala ampi prati e dei giochi: a noi ricorda tanto un rifugio d’altri tempi, quelli dove ci portavano le nonne… Con un’atmosfera che rievoca splendidi ricordi e sensazioni magiche. Da provare, quindi!
Per saperne di più: www.floralpina.it
Telefono: 0437 599150
Questo invece l’abbiamo menzionato tantissime volte… E lo facciamo ancora una! Sì perché il Rifugio Fuciade (dove si arriva solo a piedi) è senz’altro uno di quei luoghi dove provare a mangiare.
Non è (più) un ristoro ruspante come siamo abituati, ma un vero ristorante d’alta quota. Che ha pure ricevuto numerosi premi: se foste quindi amanti del buon mangiare, ricercato e in una cornice splendida, allora non potrete che prevedere una sosta qui.
Ma attenzione: proprio perché la sua fama lo precede, dovete assolutamente prenotare se volete esser certi di trovare posto (e i prezzi non sono propriamente popolari, ma adeguati all’altissimo standard del servizio).
Per saperne di più: www.fuciade.it
Telefono: 0462 – 57.42.81
La sera al Passo San Pellegrino c’è ben poco da fare. O meglio, non c’è nessun tipo di attività serale o notturna, dal momento che qui si trovano solo alberghi. Quindi la risposta più scontata è: dormire!
Ma se non foste ancora stanchi, per fare quattro passi “in paese“, dovrete necessariamente prendere l’automobile. Sul versante veneto, vi aspetta Falcade (sappiate però che la strada però è tutta tornanti) che offre alcuni pub molto carini (come El Festil oppure il Dollaro) e una gelateria decisamente rinomata (Stella Alpina, in piazza del Municipio).
Non c’è però una classica via pedonale, per cui non aspettatevi di incontrare molte persone.
Al contrario, dall’altra parte e a meno di quindici minuti, Moena e la sua vivacissima vita notturna vi attende a braccia aperte! Ristoranti, pizzerie, locali… Ce ne sono veramente una miriade e la maggior parte attrezzati per bimbi anche piccolissimi.
La bella camminata lungo l’Avisio poi sarà l’ideale per una digestione, in attesa poi di ritornare in hotel e prepararsi per una nuova escursione l’indomani.
Come appena detto, al Passo San Pellegrino possiamo asserire che “sono tutti hotel” (ma naturalmente ben inseriti nel contesto paesaggistico). E, proprio per questo, non faticherete a trovarne uno che risponda alle vostre esigenze! Noi però ve ne vogliamo segnalare due che sono anche decisamente adatti alle famiglie con i bambini: perché una vacanza deve essere tale per tutti!
L’Arnika è uno dei più noti dell’intera area del Passo San Pellegrino e, certamente, fra quelli che non potrete non notare arrivati alla sommità del valico.
Oltre a fregiarsi del titolo di wellness hotel, è anche un family: quindi, di ritorno dalle passeggiate, i bimbi troveranno un‘area gioco enorme (ben 180 mq) e completamente dedicata a loro, con anche animazione. I genitori invece potranno dedicarsi al benessere e al relax nella grande SPA.
Sono accettati gli amici a 4 zampe e, in più, il ricco programma di animazione prevede tutti i giorni uscite guidate, per esplorare al meglio quest’angolo meraviglioso di Dolomiti.
Per saperne di più: leggi prezzi e servizi
Un tempo si chiamava Hotel Monzoni ed era l’unico 4 stelle del Passo San Pellegrino. È stato chiuso per un po’, ma ora ha riaperto i battenti sotto una nuova egida: TH San Pellegrino Moena.
Nonostante il cambio di gestione, non ha perso la sua identità prettamente montana e la bontà dei suoi servizi. Una SPA decisamente da tenere in considerazione dopo una camminata (di quelle che vi abbiamo proposto, naturalmente!) e un ottimo miniclub per lasciare che anche i bimbi possano ritagliarsi i loro spazi.
Ma non solo: un ristorante di grido che offre pietanze dal tipico sapore ladino, sapientemente elaborate rispettando anche il gusto internazionale. E poi, ovviamente, il panorama top del passo!
Per saperne di più: leggi prezzi e servizi