La Valle di Comano è famosa per le sue terme, centro di eccellenza per la cura delle malattie della pelle; noi però l’abbiamo scoperta dal punto di vista escursionistico e ci è rimasta nel cuore…oggi vi porteremo a provare un bell’itinerario attorno alle splendide acque del lago di Nembia e poi ci spingeremo sino a lambire il lago di Molveno. Seguiteci!
Da San Lorenzo in Banale, uno dei borghi più belli d’Italia, prendiamo la strada statale in direzione Molveno – Andalo; dopo circa tre chilometri, sulla sinistra, ecco comparire un gruppo di casette: il nostro punto di partenza! Prontamente svoltiamo (comunque presente anche la cartellonistica), e parcheggiamo la nostra autovettura: possiamo optare per la primissima soluzione (che s’incontra subito) oppure, qualora fosse già completa, percorrere ancora qualche decina di metri per sostare nella seconda area (entrambe gratuite).
Dopo aver quindi lasciato la propria macchina, ecco che subito si scorgerà tra i rami (per noi che abbiamo parcheggiato appena curvato) il magnifico lago di Nembia: non molto esteso (circa 400 m per 130) è davvero qualcosa di splendido…le sue acque sono cristalline, e vien voglia immediatamente di tuffarsi!
Il lago di Nembia è balneabile (c’è anche la postazione del lifeguard) ed è profondo appena 180 cm, ideale quindi (vista anche la totale assenza di onde) per tutti; la sua storia affonda le radici molto lontano, ed è comune al vicino (e più noto) lago di Molveno: formatisi entrambi migliaia di anni fa a causa di una gigantesca frana che sbarrò il corso dei torrenti verso valle, negli anni 50 del secolo scorso il nostro bacino si prosciugò a causa dei lavori che Enel portò avanti per la realizzazione del sistema idroelettrico del fiume Sarca. Fortunatamente, nel corso dell’ultimo decennio del ‘900, la società rivide i suoi piani e pianificò un nuovo rimodellamento del territorio, garantendo il giusto apporto acquifero e donando nuovamente lustro alla zona.
Iniziamo il nostro giro attorno a questa perla verde!
Al lago di Nembia, situato ai piedi delle estreme propaggini delle Dolomiti di Brenta (ai piedi delle scoscese pareti del Monte Ghez), di cui riflette i vividi colori, si accede tranquillamente non appena parcheggiato ed il periplo può essere compiuto sia in senso orario che antiorario; particolarmente degne di nota sono le acque limpide e cristalline: sembra quasi di trovarsi di fronte ad un mare tropicale.
Subito si nota il pontile ove spesso sono sdraiati i bagnanti in cerca del sole e dove si incontrano anche i pescatori; da qui, il nostro tour si svolge sempre in prossimità delle rive, senza difficoltà alcuna. Il passeggino scorre facilmente e ai nostri piccini piacerà provare a tirare qualche sassetto…l’unico momento d’attenzione è (in senso orario) la salita di un paio di metri appena giunti nell’area della riserva di pesca, che consente di superare un piccolo dislivello: meglio essere in due per potersi aiutare.
Dopo aver guadagnato la parte più elevata, il panorama sul lago di Nembia sarà veramente incredibile e da questo punto specifico potrete ammirarne i colori cangianti…resterete davvero senza parole! E, camminando ancora due minuti, si giungerà ad un grazioso e curato parco giochi: come non restare a spingere i vostri pargoletti sull’altalena mentre vi godrete la fresca ombra degli alberi?
Però, se questa brevissimo itinerario non fosse sufficiente, ecco che lo si potrà allungare sino al lago di Molveno, posto un paio di chilometri pi a nord: ritornati sulla stradina asfaltata dalla quale siamo arrivati, iniziamo a camminare facilmente in piano, mentre i rami degli alberi un po’ ci proteggono dal sole, ed un po’ ci lasciano invece goderne dei raggi.
L’oasi attorno al lago di Nembia si trova sotto protezione WWF per la sua straordinaria natura e per i molti animali che la popolano: scoiattoli (non rari da vedere), volpi, cervi, caprioli, nonché rari esemplari di uccelli come il corvo imperiale; ci troviamo inoltre lungo uno dei Sentieri dei Piccoli Camminatori, espressamente studiati dall’APT Terme di Comano e Dolomiti di Brenta per i più piccini: qui si racconta la storia della Casa Dei Porcellini, scritta appositamente da Stefano Bordiglioni (famoso insegnante di Forlì ed anche autore di di libri per bambini) e mentre si cammina, non sarà raro trovare le tracce lasciate dai personaggi della fiaba…
Non passerà mezz’oretta che ormai sarete già giunti alle sponde meridionali del lago di Molveno, sempre meraviglioso da vedere ed ammirare: le sue acque azzurre sono un toccasana per il cuore e gli occhi! Qui è possibile fare un pic-nic, dal momento che sono presenti vere e proprie aree attrezzate; chi lo desiderasse, potrà anche spingersi in un’esplorazione più dettagliata, ma noi ci accontentiamo di esser giunti sin qui, e imbocchiamo subito la via del ritorno.
E non perdetevi una delle peculiarità di questa zona: le case addossate alle rocce! Vere e proprie abitazioni condivise con enormi massi franati migliaia di anni fa, costruite dagli abitanti locali sia per ripararsi dal freddo che per risparmiare sui costi dei materiali. Davvero incredibili, i bimbi non smetteranno più di far domande e chiederanno ovviamente anche di entrare…sarà bello immaginare insieme come siano i loro interni e provare a descriverli.
In poco tempo si rientrerà al nostro lago di Nembia, abbandonato un’oretta prima: quale miglior luogo per concedersi un bel pranzo in famiglia, comodamente seduti sull’erba, con meravigliosa vista?
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Per qualsiasi ulteriore informazione, il sito di APT Terme di Comano e Dolomiti di Brenta è a disposizione