Falcade è una delle località più note dell’Agordino, il cuore verde delle Dolomiti Bellunesi. Al confine con la Val di Fassa e il Trentino Alto Adige, è una meta molto gettonata in inverno (lunghe complessivamente ben 100 km sono le piste del suo carosello), ma pure in estate è molto frequentata, pur comunque non essendo mai congestionata. Chiusa tra le Pale di San Martino e le Cime d’Auta, regala escursioni speciali, dove spesso non incontrerete molte persone: venite con noi oggi alla Baita dei Cacciatori!
Da Falcade si procede in direzione di Caviola (verso Agordo quindi) e poi si entra nel bucolico paesino, seguendo le facili indicazioni per Colmean. Si attraversa quindi tutta la località, si oltrepassa Tegosa e, al bivio per Feder, si svolta a sinistra.
Seguiamo quindi tutta la carrozzabile sino a che termina in un piccolo parcheggio: siamo quindi pronti per iniziare la nostra escursione.
Indicazioni per navigatore Google Maps: Colmean
Una volta arrivati nel ridente paesino di Colmean e posteggiata la nostra autovettura, saremo pronti per iniziare. Subito ci troveremo ad un bivio: noi dobbiamo seguire il sentiero 689 che s’addentra nel bosco (una forestale) ignorando la deviazione per Sappade, Caviola e Tegosa.
In questo primo tratto la via procede sì in salita, ma in maniera dolce, permettendoci di goderci il bellissimo e profumato bosco. Questo è anche il paradiso dei fungaioli: vi sono moltissimi tipi di funghi infatti, alcuni non commestibili, ma sempre molto scenografici da vedere.
La silvo-pastorale procede sempre tranquilla tra gli alti alberi ma, ad un certo punto, muterà la sua pendenza, divenendo decisamente più erta. Sino quasi alla meta sarà così, imponendoci parecchia fatica, mitigata però dalla gradevole frescura.
Nonostante la gran parte dell’itinerario si svolga nella foresta, avremo anche modo per ammirare le meravigliose montagne circostanti: Focobon e Mulaz (le Pale di San Martino) emergono ogni tanto dalle vette di abeti e pini, mentre le Cime d’Auta (che ci separano dalla Marmolada) fanno capolino dinanzi a noi.
Ad un certo punto, la forestale (che pur ormai è principalmente composta da sassetti, per cui più assimilabile ad un classico sentiero di montagna), termina proprio nei pressi della teleferica ad uso della Baita dei Cacciatori.
Ora calchiamo una normale mulattiera che, in pochissimo, ci accompagnerà al guado del torrente Cajada, punto più complicato di tutto il percorso. Sì perché purtroppo, essendo soggetto a piene durante i temporali, spesso modifica il suo alveo, rendendo un po’ difficoltoso il passaggio.
Con un po’ di attenzione però si riesce ad attraversarlo e portarsi quindi sulla sua destra orografica. Non siamo molto distanti dalla Baita dei Cacciatori: ora dobbiamo affrontare un’altra salita e poi saremo finalmente arrivati. Prima di proseguire però, prendetevi 5 minuti per ammirare il paesaggio su Focobon e Mulaz, qui strepitoso.
Superata anche quest’ultima erta (con un brevissimo tratto di sentiero crollato: il transito però avviene sempre in sicurezza), il tracciato spianerà un pochino per condurci, ormai senza troppo affanno, in dirittura d’arrivo: eccoci, ormai vediamo il pianoro ove sorge la nostra destinazione.
E Baita dei Cacciatori (m. 1745) sorge in una bella radura con vista deliziosa sulla Valle del Biois. Pur venendo in vacanza qui da 40 anni (i miei anni infatti sono nati qui) non ero mai stata: urgeva assolutamente porre rimedio a questa mancanza!
Si può dire che Baita dei Cacciatori sia uno dei rifugi più belli di tutta Falcade. E sicuramente è anche uno dei più accoglienti: il sig. Rino infatti, anima e cuore del ristoro, accoglie tutti i trekker con tantissima cordialità e stare qui diventa un vero piacere. Noi abbiamo avuto modo di provare i suoi ottimi piatti e… Che vi posso dire? Fatevi consigliare e non ve ne pentirete!
Accomodatevi ad una delle panche con vista: vi faranno amare ancora di più questi stupendi paesaggi, certo meno noti del Trentino o dell’Alto Adige, ma più selvaggi e imponenti.
E, gustata anche una grappa preparata in casa da Rino, tornerete a valle in men che non si dica… Pronti per provare qualche altro bellissimo sentiero nei dintorni: anche se poco note, qui a Falcade ci sono delle vere chicche!
Se state cercando una sistemazione a Falcade per programmare qui una vacanza, noi non possiamo che consigliarvi l‘Hotel Stella Alpina. In posizione centrale (si trova proprio nella Piazza del Municipio) è una delle strutture storiche del paese ma ha saputo rinnovarsi sempre con grande lungimiranza.
La cucina è senza dubbio ottima, così come la pasticceria (che è una delle migliori di tutto l’Agordino). Offre anche un bel giardino esterno per rilassarsi, fare un aperitivo e mangiare un gelato oppure anche pranzare. Inoltre, è punto di partenza per tante belle passeggiate nella verdissima piana di Falcade, uno dei luoghi migliori per far correre e giocare i bambini e dove troviamo un parco giochi enorme e molto curato.
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