Mallnitz è una delle cittadine più pittoresche della Carinzia. Si trova in Mölltal, lunga e stretta valle che sale da Spittal an der Drau sino al Passo di Iselsberg, che la collega con il Tirolo e Lienz. Mallnitz è un’oasi di pace e serenità: la si raggiunge, in auto, solo da Obervellach e, una volta giunti al cospetto degli Alti Tauri, la carrozzabile termina. Oggi, da questo luogo incontaminato ed incantevole, vi condurremo sino ad un rifugio spettacolare, sulle rive di un lago che definire fantastico è riduttivo. Venite con noi all’Arthur Von Schmidt Haus e al Dösner See… Vi parrà di essere stati catapultati dall’Austria direttamente sulle Dolomiti!
Per arrivare al parcheggio Dösental, da Mallnitz bisognerà prendere la strada per Obervellach e, poco dopo la stazione, girare a sinistra (indicazioni presenti come Arthur Von Schmidt Haus).
Si percorre quindi la strada che, con qualche tornante, sale di qualche centinaio di metri di dislivello, superando qualche abitazione. In breve la carrozzabile terminerà (e troveremo il divieto di transito): parcheggiamo il più possibile avanti, in maniera da essere comodi già per la partenza e per l’arrivo.
Indicazioni per navigatore: Dösener See (si arriverà al parcheggio, dove si posteggerà)
Attenzione: al parcheggio Dösental si può arrivare anche tranquillamente in autobus dal centro di Mallnitz
Una volta giunti al parcheggio Dösental, saremo pronti per iniziare la nostra escursione. Ci troviamo nel Parco Nazionale degli Alti Tauri, il più grande di tutta l’Austria. La bellezza del paesaggio è così speciale che, di sicuro, questa non potrà che diventare una delle nostre escursioni preferite.
Ma gambe in spalla, che la via è lunga!
Subito appena partiti, un ponticello sul torrente Dösenbach ci permetterà di guadagnare la sua sinistra orografica e ci troveremo ad un bivio. Proseguendo dritto, calcheremmo subito una scorciatoia mentre continuando sulla larga forestale, guadagneremmo quota in maniera più tranquilla.
Visto che la strada è ancora molta, preferiamo centellinare le forze e quindi, anche se leggermente più lunga, ci manteniamo sulla silvo-pastorale. In brevissimo usciremo dalla fitta boscaglia e lo splendore della valle si parerà dinanzi ai nostri occhi.
Le magnifiche montagne fanno da cornice al verde smeraldino dei prati e degli alberi… E sì, noi dovremo arrivare sin lassù, dove i pascoli lasciano lo spazio al grigio delle rocce. Anche se ci vorrà un po’, la bellezza e il fascino di questi luoghi mitigheranno sicuramente la fatica.
Camminando così senza troppo fiatone (a parte in un paio di strappetti più impegnativi) giungeremo in meno di un’oretta al Konradhütte (m. 1600) che però è chiuso al pubblico. Sulle rive di un delizioso laghetto (con tanto di paperelle e anatre), è senza dubbio il luogo ideale per concedersi una merenda oppure un po’ di sosta.
Già perchè ora la via si fa ben più pendente: dobbiamo superare circa 350 metri di dislivello per portarci al Dösner Hütte (m. 1966), anch’esso privato, ma punto panoramico davvero spettacolare.
E iniziamo dunque!
Un altro ponticello ci permette di scavalcare nuovamente il Dösenbach e iniziare così la ripida salita. Fortunatamente si svolge nel fitto bosco, regalandoci una gradevole frescura pur nelle calde giornate estive. Una manna dal cielo, visto che l’ascesa è proprio erta.
Dopo una breve pausa nel pressi di una cascata (che potremo ammirare da dietro una balaustra di sicurezza), dovremo riprendere a camminare. Qua e là il bosco si dirada, permettendoci di osservare la sottostante Dösental in tutta la sua bellezza, Noteremo anche il laghetto che poc’anzi abbiamo salutato, che dona quel pizzico di magia in più che solo qui possiamo trovare.
Oltrepassata definitivamente la foresta, in un’oretta (abbondante) complessiva avremo superato quel “salto” che, dal basso, ci faceva un pochino timore. Dalla forestale infatti, aguzzando bene la vista, il Dösner Hütte era ben visibile, e doverlo raggiungere incuteva un pochino di paura… Ma, alla fine, eccoci giunti.
Dösner Hütte (m. 1966) è, come anticipato, chiuso anch’esso al pubblico, ma nelle vicinanze, offre una gradita area picnic con un paio di panchine ove riposarsi. E, dopo la fatica affrontata, in effetti è proprio ciò che ci vuole! Qui c’è anche una fontanella con acqua freschissima: ideale quindi riempire la borraccia (è naturalmente potabile).
Dobbiamo però proseguire: ora stiamo per affrontare il tratto più bello della passeggiata (e anche il più rilassante). Ci troviamo infatti in uno stupendo pianoro con mucche, il torrente borbottante e le alte vette tutt’intorno che ci fanno da cornice.
Non manca poi molto: meno di un’oretta e saremo arrivati. E, oltrepassato di nuovo il Dösenbach, ecco che la via prenderà di nuovo a salire (anche se meno ripidamente del tratto percorso per arrivare al Dösner Hütte).
Ora però la via è tutta al sole e possiamo notare anche le splendide cascate che si gettano dal nostro punto d’arrivo… Ancora non abbiamo bene idea di quello che ci attende, per cui con gli occhi che vagano ovunque (e in ogni dove trovano magnificenza), piano piano superiamo l’ultimo balzello roccioso che ci separa dalla meta.
E finalmente, alla fine dell’ascesa, ecco che compare, quasi come un miraggio, l’Arthur Von Schmidt Haus… Ce l’abbiamo fatta! Dopo oltre tre ore e più di 800 metri di dislivello, finalmente il rifugio è nostro.
Contornato da splendide montagne, l’Arthur Von Schmidt Haus (m. 2280) è uno dei ristori più pittoreschi di tutta la Carinzia. E basterà avanzare leggermente per scoprire un’altra meraviglia: il Dösner See, il cui fascino riesce a lasciare senza parole.
Sembra proprio un lago delle Dolomiti (a noi ha ricordato il lago di Antermoia in Val di Fassa): nelle acque trasparenti si specchiano le bianche cime e, sopra di noi, le nuvole si rincorrono come un gioco.
La fatica fatta (tanta) per pervenire quassù magicamente svanisce di fronte ad uno spettacolo così maestoso… È questo certamente uno dei luoghi più belli mai esplorati. E pranzare all’interno della calda saletta dell’Arthur Von Schmidt Haus con una simile vista, davvero non ha prezzo!
L’Arthur Von Schmidt Haus ha anche piccole stanzette per ospitare chi desiderasse effettuare trekking di più giorni. Invero, ci si può anche solo fermare a mangiare: piatti della tradizione carinziana sono preparati con amore e passione. E li gusterete in maniera amplificata, vista la fatica.
Si potrebbe proseguire ancora un pochino verso la Mallnitzer Scharte (m. 2616) ma solo per qualche centinaio di metri, in maniera tale da ammirare il Dösner See con l’Arthur Von Schmidt Haus che si erge maestoso dallo sperone roccioso. Giusto per imprimere nella propria mente un panorama così grandioso… Che resterà per sempre nel cuore.
E infine saremo poi pronti per rientrare verso il parcheggio. Ci vorranno comunque quasi tre ore, pure in discesa, per tornare al punto di partenza: tenetene conto se avrete preso il bus alla mattina e siete vincolati agli orari.
Nell’ultimo tratto, seguite la scorciatoia ignorata alla mattina: scoprirete altri piccoli scorci che vi faranno proprio capire che questa può certamente diventare la vostra escursione preferita.
Due sono gli indirizzi da segnare assolutamente a Mallnitz. Il primo è senza dubbio l‘Hotel Eggerhof: si trova nel centro del paese ed è comodissimo per spostarsi con i mezzi. Markus e la sua famiglia sapranno darvi il migliore benvenuto in Carinzia e vi vizieranno con una cucina locale strepitosa.
Le camere sono poi decisamente spaziose (le family poi sono dotate di due ambienti separati per genitori e bimbi), pulitissime e dall’arredamento funzionale. Un bellissimo parco giochi attende poi tutti i piccini dopo le escursioni: mentre noi saremo stanchissimi, loro troveranno ancora la forza per correre e saltare!
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Un altro luogo ove soggiornare è sicuramente il campeggio Hochoben, di nuovissima realizzazione: oltre alle piazzole, dedicate a chi arriva a Mallnitz in camper o in tenda, offre meravigliosi chalet dotati di tutti i comfort, compresa anche (per alcuni) una zona benessere privata. Con un panorama davvero eccezionale!
Vi sono anche altri piccoli appartamenti per chi invece desiderasse una soluzione più dinamica, senza però rinunciare al bagno privato e alla cucina, per essere del tutti indipendenti. Ma, volendo, si può tranquillamente usufruire del ristorante, che annovera tra i suoi piatti anche scelte decisamente gourmet.
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