La primavera è sinonimo di risveglio, di vita e di fioritura. In quest’angolo di Veneto, l’Altopiano di Asiago, quando arriva la primavera è subito magia: le immense distese d’erba di prati e pascoli si colorano di verde, dopo essersi nutrite dell’acqua scesa dalle cime innevate. Gli alberi cominciano a fiorire, le giornate si allungano e tutta la natura sembra chiamare a gran voce per essere esplorata.
Abbiamo deciso di portarvi proprio qui, in questa terra dove gli escursionisti sono di casa: oltre 400 i chilometri di strade bianche e sentieri percorribili tutto l’anno; dalla primavera all’autunno a piedi o in mountain bike e, d’inverno, sugli sci da fondo o con le ciaspole.
I tracciati sono per la maggior parte semplici, anche percorribili con passeggino, grazie ai dolci declivi tipici dell’altopiano: un’isola verde a 1000 metri di altitudine, circondata da monti che non superano i 2000. Una terra accessibile, aperta e soleggiata e che regala bellissimi panorami a grandi e piccini.
Vi segnaliamo un’anteprima di 5 facili sentieri da percorrere con bimbi e amici a 4 zampe, adatti a tutti anche con passeggino, zaino portabebè o in sella a una mountain bike.
Fino agli anni ’50, per raggiungere l’Altopiano dalla pianura, vi era un piccolo trenino a cremagliera che, attraversando paesini e contrade, arrivava fino al centro di Asiago.
Oggi, smantellati i binari, la strada è stata convertita in una pista ciclo pedonale denominata “Strada del Vecchio Trenino” o anche “Sentiero della Vaca Mora”: un percorso facile adatto a tutta la famiglia.
La strada si imbocca a pochi passi dal centro di Asiago. Dirigendosi verso Canove, Cesuna e Treschè Conca, è prevalentemente sterrata ma pianeggiante e ben percorribile anche con il passeggino. Poco dopo l’inizio del percorso, nei pressi di Canove, vi è un piccolo parco giochi con tavolini e panchine per una piccola sosta: qui è possibile visitare il Museo della Grande Guerra che raccoglie documenti, reperti e cimeli relativi alle battaglie del primo conflitto mondiale.
All’esterno del museo si può ammirare una ricostruzione della locomotiva del tutto simile alla “Vaca Mora” originale: i bambini adoreranno vedere una locomotiva da così vicino! Durante l’escursione si incontrato i vecchi caselli ferroviari, si attraversano gallerie e sottopassaggi immersi tra boschi e pascoli dell’Altopiano. Aree pic-nic attrezzate renderanno piacevoli le vostre soste.
Si tratta di un forte risalente ai primi dell’800, costruito quindi ben prima della Prima Guerra Mondiale che ha segnato questi luoghi. Visibilissimo dalla piana di Asiago e dal centro stesso, è quasi una meta obbligata per la curiosità che suscita: infatti, più che una fortezza sembra quasi un castello medievale, ecco perché piace molto anche ai più piccoli.
Alla partenza, si lascia alle proprie spalle una vista stupenda sulla piana di Asiago. Il sentiero comincia asfaltato per poi, in pochi metri, passare a sterrato: una dolce salita con pochi tornanti porterà fino alla cima del Monte Interrotto, punto panoramico bellissimo che regala un’ampia vista su tutta Asiago incorniciata dai monti retrostanti!
Il Forte Interrotto sembra un vero e proprio castello antico, con entrata ad arco e torre sulla destra. Questo forte, recentemente ristrutturato, nasceva come caserma difensiva fortificata e serviva per il controllo dei transiti sul confine. Non ha avuto ruoli durante la Grande Guerra, ma fu utilizzato come ricovero e punto di osservazione a ridosso della prima linea, costruita immediatamente prima del conflitto.
Durante l’estate il Forte diventa scenario per mostre d’arte e concerti di musica dal vivo.
Un percorso imperdibile per chi ama la natura e vuole trasferirne la magia anche ai più piccoli: il percorso della Val di Nos è un vero e proprio momento didattico per tutta la famiglia. Di interesse naturalistico e ricreativo, è una bellissima stradina forestale con due itinerari ad anello immersi nel bosco.
Il primo tratto, chiamato “La Gestione del Bosco”, è praticamente pianeggiante e si snoda su sentieri e stradine ben battute, percorribili facilmente in passeggino e anche da persone in carrozzina. Permette di immergersi nel bosco della Valle e, grazie alle schede didattiche disseminate lungo il percorso, imparare i segreti di questo ambiente: come viene coltivato il bosco, come viene tagliata la legna, come viene utilizzata in segheria e l’importanza del ciclo senza fine del bosco e del legno.
Il secondo pezzetto, chiamato “L’Ecosistema del Bosco”, è un anello leggermente più lungo e che presenta qualche sali-scendi, pur rimanendo un sentiero di semplice percorribilità. Racconta i vari abitanti del bosco, le funzioni della foresta in natura e la fitta rete di relazioni tra componenti animali, vegetali, suolo, energia e ambiente fisico.
Il Sentiero del Silenzio – Porta della Memoria è un tracciato ad anello di circa 2 chilometri dal sorprendente interesse storico e naturalistico. Questo percorso, immerso nel silenzio del bosco, vuol far meditare i suoi visitatori su quanto successo durante la guerra, che in questi luoghi ha lasciato un segno indelebile e che ha visto il sacrificio di migliaia di giovanissimi soldati.
Partendo dal Rifugio Campomuletto, si seguono le tabelle informative che saranno ben presenti durante tutto il tragitto. Il sentiero è di facile percorribilità, anche se in alcuni tratti con fondo roccioso un po’ sconnesso che richiede calzature adeguate e zaino portabimbo.
Un percorso emozionante per i più grandi e di speranza per i più piccoli: le 10 opere artistiche disseminate lungo la via vi faranno riflettere insieme, leggendo le poesie e gli scritti che accompagnano le installazioni.
Un itinerario davvero unico anche a livello naturalistico-ambientale: quest’area si è preservata integra nel tempo, con i suoi boschi di conifere, i pascoli tracciati dai sentieri, le radure e i panorami stupendi.
Un sentiero facile che conduce, attraverso prati e boschi, al Forte della Prima Guerra Mondiale meglio conservato e ristrutturato del territorio dell’Altopiano. Un percorso dal carattere storico e naturalistico che, una volta giunti alla meta, permette di godere di panorami davvero unici sulle vallate sottostanti.
Partendo dal Rifugio Campolongo si imbocca il sentiero CAI 810: una dolce pendenza accompagna lungo tutta la salita, ma il fondo ben battuto non fa percepire la fatica. Lungo il sentiero si incontrano numerose terrazze naturali al limite del bosco, che regalano una vista mozzafiato a strapiombo sulla valle (qui, attenzione per i più piccoli!).
Dopo pochi tornanti si arriva alla cima e, attraverso un piccolo sotto passaggio, ecco che si giunge al Forte. La recente ristrutturazione lo rende fruibile ed è possibile entrare e visitarne le stanze, ognuna ben descritta nelle tabelle e nelle schede indicative. Salendo sul tetto è poi possibile ammirare le cupole che racchiudevano i cannoni della prima guerra mondiale.
Il percorso per il ritorno è veloce ed agevole, invita ad ammirare i boschi e a scorgerne i suoi abitanti.
Un’ottima idea è dormire presso una delle strutture partner della rete “FeelGood”: qui potrete scoprirle e scegliere quella che fa di più al caso vostro. Preferite soggiornare in un albergo con centro benessere? Oppure in una struttura lontana dal traffico e immersa nella natura, con una calda gestione famigliare? O ancora, preferite la vacanza in appartamento, dove autonomia e libertà regnano sovrane? O magari in un piccolo e coccolo B&B? A voi la scelta!
In più, se sarete ospiti di queste strutture della rete FeelGood, avrete a disposizione delle ciaspole, delle racchette da trekking da poter usare anche sulla neve, degli zaini portabimbo per le vostre passeggiate, dei tappetini da yoga, e, quando la neve si sarà sciolta, delle mountain bike elettriche con seggiolini e caschetti per i grandi e per i piccoli. Avrete inoltre a disposizione la “FeelGood Card”, che vi darà accesso a scontistiche riservate e ad esperienze esclusive che vi faranno vivere il territorio davvero da una prospettiva diversa!
L’Altopiano di Asiago si trova in provincia di Vicenza, al confine tra Veneto e Trentino.
Come arrivare ad Asiago in automobile:
– Autostrada Milano–Venezia fino a Vicenza, imboccare l’autostrada Valdastico (A31) con uscita a Piovene Rocchette, prendere poi la SS 349 “del costo” fino a raggiungere l’Altopiano
– Da Bassano del Grappa imboccare la Strada della Fratellanza, fino a raggiungere l’Altopiano
– Da Trento prendere in direzione Lavarone e poi verso Asiago
Come arrivare ad Asiago con i mezzi pubblici:
la linea di autobus che sale all’Altopiano parte dalle stazioni di Vicenza e di Bassano del Grappa. Dato il limitato numero di corse giornaliere degli autobus e la limitata accessibilità alle zone di montagna con i mezzi pubblici, vi consigliamo di raggiungere la destinazione con la vostra auto, in modo da poter vivere in serenità e in completa autonomia la vostra vacanza.