Lasciata l’automobile nell’ampio parcheggio adibito, prendiamo gli impianti che ci portano direttamente ai 2050 metri del Monte Elmo; noi siamo saliti da Sesto, ma è indifferente che prendiate la funivia appunto da Sesto oppure la cabinovia da Versciaco: si arriverà comunque al medesimo punto di partenza (per i nostri amici a 4 zampe ricordatevi di portare sempre con voi la museruola, che è prevista dal regolamento dappertutto; anche se con Mia spesso chiudono un occhio è importante essere sempre in regola).
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Giunti in quota troviamo subito davanti a noi le indicazioni per l’inizio del percorso ad anello del Parco Olperl, sulla nostra destra invece partono le escursioni che portano in vetta al Monte Elmo e ai rifugi. Sebbene anche gli itinerari siano parecchio interessanti (e certamente li proveremo), noi decidiamo per la camminata più semplice, immergendoci così nel regno di Olperl. Superata una piccola area giochi con sabbiera, altalene e giochi vari, ci dirigiamo verso le prime stazioni tematiche, pronti per iniziare il nostro viaggio all’interno di questo luogo così incredibile.
Incontriamo subito la Malga dei Bambini una fedelissima riproduzione in miniatura della vita reale nelle malghe con animali domestici come caprette, pecore , galline e conigli da poter accarezzare; interessanti anche i giochi d’acqua e il piccolo mulino funzionante. È stata molto dura riuscire a convincere Lorenzo a proseguire per il sentiero, visto che non se ne sarebbe mai voluto andare da qui (come biasimarlo?) ma, dopo averlo convinto raccontandogli che avremmo trovato certamente qualcosa di ancor più bello, siamo andati avanti col nostro passeggino in lieve salita.
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Il percorso si snoda su una strada sterrata percorribile tranquillamente con passeggini, con un sentiero alternativo parallelo da calcare a piedi nudi per scoprire, attraverso il tatto, la vista, l’olfatto e l’udito le diverse sensazioni provocate dai differenti materiali naturali come le foglie, i rami di pino, la corteccia, la sabbia, la segatura, l’erba, il legno, il fango, la ghiaia. Un vero e proprio viaggio didattico-educativo e sensoriale alla scoperta delle caratteristiche della flora e della fauna locali, grazie anche ai dieci pannelli tematici che incontriamo durante il tragitto dedicati agli animali delle Alpi.
Nei punti più panoramici sono allestite delle stazioni relax con panchine in legno, dove vale la pena di fermarsi ed ammirare lo spettacolo che ci circonda. Il Monte Elmo infatti gode di una vista privilegiata sulla più grande meridiana naturale del mondo formata dalla catena montuosa delle Dolomiti di Sesto: Cima Nove, Dieci, Undici, Dodici e Cima Una… Anche se la lettura dell’orario attraverso il sole e le vette risulta comunque approssimativa, la meraviglia che da qui si può ammirare è davvero unica al mondo!
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C’era una volta a Sesto una creatura misteriosa che tutti chiamavano “Olperl”. Non era nè uomo nè bestia. Di giorno restava nascosto nel punto più profondo del bosco, ma all’imbrunire si trasformava in un folletto dispettoso e si divertiva a spaventare contadini e viandanti con fischi acuti. Alla gente della valle era noto per i suoi brillanti occhi sporgenti. Si narra che, ancora oggi, di notte, l’Olperl si aggiri tra le montagne di Sesto e continui a fare dispetti alla gente