Dolomiti

Alpe di Marinzen, verde paradiso per bambini sopra Castelrotto

L’Alpe di Siusi, universalmente nota per la sua bellezza, offre moltissime escursioni adatte alle famiglie coi bambini, perfino con passeggino; non tutti sanno però che, poco distante dall’altipiano più famoso e grande d’Europa, sorge un’altra area, molto più piccolina ma decisamente votata all’accoglienza dei più piccini assieme ai loro genitori: ecco a voi l’Alpe di Marinzen, proprio sopra Castelrotto, un vero paradiso pieno di giochi e di animali!

Marinzen, la montagna di Castelrotto

L’Alpe di Marinzen è la “montagna” di Castelrotto: proprio dal centro del paese infatti sale la seggiovia che, in circa 20 minuti, conduce sino alla bellissima verde radura ove è situato l’omonima baita Marinzenalm (m. 1500). Non appena scesi dagli impianti, ci si troverà catapultati in un piccolo mondo fiabesco, dove ogni cosa sembra magicamente possibile.

La prima cosa che cattura naturalmente la nostra attenzione è lo Sciliar che, da questa prospettiva, perde la sua classica forma piatta in favore di una più appuntita. Dinanzi a noi il bellissimo ligneo ristoro, ove è naturalmente possibile mangiare oppure solo consumare una merenda veloce. Dal punto di arrivo però non si scorge ancora la peculiarità di questo luogo che, siamo certi, conquisterà i più piccini…

Alpe di Marinzen: un paradiso per le famiglie con i bambini (e stupendo parco giochi)

Non passerà molto tempo che bambini capiranno di essere capitati proprio nel posto giusto. Poco sotto al balcone del Marinzenalm, in mezzo al verde prato, ecco spuntare un parco giochi davvero stupendo e grandissimo, dotato praticamente di tutto: e come non accedervi se non con un argenteo toboga?

E allora via! Altri scivoli, sabbiere, altalene, la carrucola (che ho personalmente provato con la scusa di tranquillizzare il mio bimbo e convincerlo ad andare, non certo perché anch’io avrei voluto tornare indietro trent’anni e divertirmi a più non posso), un castello, la mini-parete per l’arrampicata con tanto di palo per scendere e molto, molto altro ancora…

Nei pressi del playground sono stati sapientemente collocati tavoli con sedie affinché i genitori possano, mentre i figli si svagano spensierati, prendere il sole, fare qualche partita a carte o semplicemente rilassarsi. Naturalmente, visti gli ampi prati, è assolutamente possibile accomodarsi per un bel picnic, magari sotto l’ombra di qualche bel pino o abete, soprattutto nelle giornate estive più calde.

Marinzen è anche punto di partenza per splendide escursioni sull’Alpe di Siusi

Ma potrebbe capitare che, mentre sarete tranquillamente seduti a guardare i vostri bimbi giocare, vi si avvicinino anche delle graziose caprette. Sì, perché qui all’Alpe di Marinzen sono libere di muoversi e spesso si avvicinano ai turisti in cerca di coccole (e, perchè no, anche di qualche cosa da mangiare). I più piccoli andranno naturalmente in brodo di giuggiole: ecco le coprotagoniste del cartone animato Heidi proprio lì in carne e ossa! Abituate alla vicinanza delle famiglie, sono docilissime e regaleranno grande gioia ai bambini, che potranno accarezzarle e sentirsi per un momento dei novelli pastorelli.

Ma l‘Alpe di  Marinzen non è solo playground: camminando per cinque minuti scarsi infatti arriveremo presso un grazioso laghetto adibito alla pesca sportiva, nelle cui acque si specchia un maestoso ed imponente Sciliar, incorniciato da un fresco bosco. Da qui si potrebbe anche proseguire, seguendo il segnavia n. 9, sino all’Hotel Gstatsch, situato sulla strada che, da Siusi, conduce sino all’Alpe omonima (non l’abbiamo testato, per cui non sarei dire se sia fattibile in passeggino: il dislivello è invero praticamente assente), per poi continuare eventualmente (in discesa) sino ai Bagni di Ratzes.

Dall’Alpe di Marinzen verso Schafstall: una facile escursione per famiglie

Qualora invece dall’Alpe di Marinzen desideraste una gita più veloce e facile, potreste optare per raggiungere Schaftstall Hutte (m. 1500) in circa 20 minuti. La via corre nel fresco bosco, è quasi pianeggiante ed è adatta anche ai più piccini (data la sua brevità) che vogliano iniziare a cimentarsi in qualche escursione. È meglio però rinunciare al passeggino: il sentiero infatti si restringe parecchio in alcuni punti (costringendo ad alzare un eventuale mezzo) e l’ultimo tratto è in decisa discesa (al ritorno quindi un’erta faticosa, seppur molto corta).

Vale però la pena arrivare sin qui per rendere la giornata più avventurosa e per raccontare la leggende delle Streghe dello Sciliar: poco oltre, lungo la mulattiera n. 8 che scende a Castelrotto infatti si trova la Hexenstuhle, ossia la sedia delle streghe! Già perché qui i boschi sono tutti animati da creature magiche, che hanno trovato qui la loro dimora: e allora, pian piano e senza farsi notare, ci si può addentrare nel loro mondo.

Ma occhio a non disturbare! Hanno il potere di far scomparire le strade e far così perdere chi ha osato varcare i confini delle loro boschive abitazioni. Importante sapere è che la via verso la Hexenstuhle non è agevolissima (si tratta di un sentiero un po’ sconnesso e in decisa discesa) perciò adatto ai più grandicelli, che poi dovranno affrontare l’ascesa per tornare a Marinzen.

Insomma: per dedicare completamente una giornata ai nostri bimbi l’Alpe di Marinzen è proprio l’ideale, e sono certa che loro la ricorderanno come uno dei momenti più belli della loro vacanza all’Alpe di Siusi. E come dar loro torto? Si può tranquillamente affermare che quassù è tutto proprio a loro misura e studiato apposta per regalare ora spensierate e felici.

Dove dormire a Castelrotto

Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Cavallino d’Oro, splendidamente ubicato nella piazza centrale di Castelrotto. Altissimo livello dei servizi offerti unito all’estrema cortesia di tutto lo staff: mai in vacanza fummo più coccolati! In più, all’arrivo, viene gratuitamente consegnata una card che consente di spostarsi liberamente su tutti i mezzi pubblici dell’Alto Adige: un metodo alternativo (ed economico) all’ovovia per arrivare a Compatsch.

E, per salire a Marinzen, basterà fare non più di duecento metri a piedi ed arrivare alla stazione di valle della seggiovia: dall’Hotel Cavallino d’Oro si arriva ovunque senza mai toccare l’automobile!

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