Passeggiare tra prati e pascoli assieme ai bimbi è qualcosa di veramente splendido e, perchè no, anche rilassante! Sull’Alpe Cimbra ci sono moltissimi luoghi adatti a questo tipo di escursioni e oggi ve ne raccontiamo una veramente speciale. Andremo infatti a Malga Vallorsara, alla scoperta di paesaggi inaspettati e, per questo, ancor più belli. Seguiteci!
- Località di partenza: Rifugio Ortesino
- Parcheggio: alla località di partenza (ampio, gratuito)
- Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
- Tempo medio: quarantacinque minuti circa
- Difficoltà: facile – medio
- Dislivello: 210 metri – Malga Ortesino m. 1314 – Malga Vallorsara m. 1520
- Tipologia di percorso: dapprima lieve discesa e poi costante salita sino a Malga Vallorsara, alternando tratti più ripidi ad altri dolci
Malga Vallorsara: si parte da Malga Ortesino, lungo la strada per Fiorentini e Tonezza
Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura negli ampi spazi adibiti intorno al Rifugio Ortesino (dove, in inverno, partono gli impianti che collegato questa località alla skiarea di Folgaria – Passo Coe), raggiungibile tramite la SP142 che s’innesta a Passo Sommo (m. 1314), ci incamminiamo prudentemente lungo la carrozzabile (in direzione Fiorentini – Tonezza) per circa duecento metri sino a guadagnare un ponticello. Ci troveremo a Zambel (m. 1350) e, proprio dinanzi a noi, ecco il grande cartello con indicata la partenza per la nostra meta, Malga Vallorsara (sarebbe possibile anche sostare direttamente qui, ma i posti sono cinque/sei e, in alta stagione è davvero impossibile aver fortuna).
Immediatamente la via inizia a salire mantenendo però una pendenza esigua, che consente di guadagnare quota senza nemmeno accorgersi. In mezzo agli alberi poi, il piacere di camminare domina incontrastato: anche nei giorni più caldi, una fresca brezza soffia sempre, rendendo tutto meno faticoso… Le ruote del passeggino scorrono lievi e i bimbi a piedi non si renderanno nemmeno conto dell’ascesa.
Verso Malga Vallorsara: si alternano tratti più faticosi ad altri maggiormente dolci
Dopo poco tempo, perverremo ad un bivio: a sinistra (come indicato) si proseguirebbe verso Malga Pioverna Alta (m. 1732) mentre noi, continuando dritto, manteniamo la direzione intrapresa sin dall’inizio. Da qui, e per circa un centinaio di metri, affronteremo il tratto più “duro” di tutta la passeggiata. La via infatti diventa più ripida ma, come improvvisamente si era presentata, altrettanto velocemente terminerà, lasciandoci all’inizio di un lungo pianoro che, in mezzo al bosco, consentirà di riposare le gambe.
E al limitare del falsopiano oh meraviglia!, ecco aprirsi il paesaggio: addio pini e abeti e benvenuti pascoli! L’orizzonte si spalanca ed un tripudio di verde si para dinanzi ai nostri occhi… Camminare non è mai stato più piacevole! In fondo, in cima alla collinetta, ecco Malga Vallorsara guardarci: ormai la meta è vicina e poco più di venti minuti ci separano dal sederci ad ammirare il panorama.
Arrivati ad un ultima biforcazione la strada, da sterrata, diventa asfaltata per facilitare ai mezzi l’ultimo tratto (meno faticoso, comunque, di quello iniziale). Ad ogni passo, Malga Vallorsara si fa sempre più grande e si iniziano ad udire i campanacci delle mucche… Un piccolo sforzo ancora e finalmente saremo giunti a destinazione.
Malga Vallorsara: ideale meta per un’escursione per famiglie con i bambini
Malga Vallorsara (m. 1520) sorge su un bel pianoro che domina la valle omonima. Nelle giornate limpide la vista può spaziare sino alle Dolomiti di Brenta, oltre che verso le cime più vicine, come il Cornetto di Folgaria (m. 2054) e il Becco di Filadonna (m. 2150). Inoltre, da qui si può raggiungere, con una bella camminata (non fattibile in passeggino) anche Passo Coe (m. 1610) attraverso la Bocca di Valle Orsara (m. 1624) od ancora Malga Pioverna Alta (m. 1732) e Malga Piovernetta (m. 1575), portandosi quindi sul versante opposto della montagna.
Ma a noi interessa restare a Malga Vallorsara e goderci quanto di meglio ha da offrirci. I bei tavolini esterni consentono di pranzare deliziando, oltre che il palato, anche la vista; molto spazio è a disposizione dei più piccini, che possono tranquillamente correre sotto gli occhi dei genitori. Gli ampi prati che circondano la baita poi sono l’ideale per chi volesse fare un picnic, stando però attenti alle mucche che pascolano nei dintorni!
E, dopo essersi saziati e riposati, non resterà che tornare sui propri passi, prendendo la via del ritorno; un’escursione davvero molto facile e adatta, oltre che ai passeggini, anche ai bimbi a piedi alle prime esperienze in montagna: la sua brevità e la bellezza dei paesaggi sapranno conquistare anche i più piccoli!
Che meraviglia!!!!!
Posto davvero molto bello!
Ciao, solo un appunto: il parcheggio è all’albergo Ortesino. Il rifugio Ortesino, che esiste, non è raggiungibile con mezzi a motore.
Grazie!