Quando si pensa alla Val di Non senz’altro sono le mele a venire subito in mente! E non certo a torto: la valle è infatti il maggior produttore italiano e, spostandosi lungo le sue strade, le coltivazioni sono davvero in ogni dove, a perdita d’occhio. La curiosità quindi di sapere tutto sul gustoso frutto si fa sempre più forte nei nostri bimbi (e in noi): cosa fare quindi per soddisfarla? Semplice: il percorso tematico AlMeleto, con partenza da Romallo, ci farà conoscere tutto quello che vogliamo sapere, con tanti aneddoti e bei giochi.
Dopo aver lasciato la nostra autovettura nel centro del delizioso paese di Romallo in Piazza Padre Agosti (qualora non vi fosse posto, numerose altre soluzioni sono presenti lungo altre vie laterali) ci avviamo verso i cartelli che indicano l’inizio del nostro percorso: una mela gialla disegnata è l’inequivocabile segno che siamo nella direzione giusta e il nostro itinerario può cominciare.
La via è inizialmente asfaltata e si fa largo tra gli splendidi meleti che, accompagnandoci coi loro filari, conducono la nostra vista sino al gruppo delle Dolomiti di Brenta; sarebbe normale aspettarsi le piante molto grandi e maestose ma invece sono piccoline e molto vicine: è stato infatti riscontrato che utilizzando questa particolare tipologia è possibile aumentare la produzione e sono naturalmente più facili da gestire rispetto ad un tempo quando gli alberi erano davvero enormi e distanti circa 10 metri gli uni dagli altri.
Si passeggia in leggera discesa ammirando anche il delizioso spettacolo offerto dalle colline circostanti; aprile poi è il mese della fioritura e qui in Val di Non è un grande avvenimento: viene addirittura organizzata Fiorinda, la festa dei meli in fiore, ove è possibile partecipare a specifiche visite guidate (anche negli stabilimenti), biciclettate e attività, il tutto condito da assaggi del delizioso frutto (che si può anche naturalmente anche acquistare).
Camminiamo dunque fermandoci ai numerosi cartelli esplicativi per imparare tante curiosità: sapevate che le qualità Golden, Red Delicious e Renetta Canada hanno ottenuto il prestigioso marchio DOP? O che le mele sono raccolte una ad una dai braccianti direttamente dall’albero e che, proprio in questa fase, valutano se possano o meno essere immesse sul mercato? Solo le migliori infatti vi approderanno: quelle che invece hanno subìto qualche ammaccatura o che non risultano adeguate, prenderanno la strada di altri utilizzi, come lo sciroppo o il succo di mele.
Arrivati al termine della strada, AlMeleto prosegue con una decisa curva verso sinistra, affiancando i meli da una parte e offrendo un paesaggio dolce e rilassante dall’altra, fatto di verdi colline e declivi. Qua e là anche tavoli e panche per un picnic: con un panorama del genere come si fa a non volersi fermare per gustarsi il proprio pranzo al sacco? Se fosse settembre, la frutta sarebbe anche subito disponibile!
Proseguendo lungo il percorso, impareremo le caratteristiche delle diverse qualità: la Val di Non è il luogo ideale per la coltivazione per tanti motivi, tra cui il clima mite, la scarsità di precipitazioni durante il periodo della maturazione nonché l’escursione termica tra giorno e notte che garantisce le striature della buccia e la gustosità della polpa. Recentemente, oltre alle varietà già note, è stata introdotta anche la Evelina, una rossa gustosa: provatela, ne rimarrete entusiasti.
La via procede sempre molto facilmente, compiendo un ampio tornante verso sinistra e giungendo quindi ad un bivio: ora dovremo prendere il sentierino che si avvia nel bosco tra alti fusti e fresca ombra. Per chi si fosse avventurato col passeggino, sin qui nessun problema: ora però inizierà un tratto in discesa abbastanza ripido, ove bisognerà senza dubbio esser dotati del freno sul maniglione per affrontarlo senza rischi.
La mulattiera dunque scende in maniera decisa in mezzo agli alberi, qui molto fitti e desiderosi di raccontare la loro storia. I pannelli esplicativi infatti ci narrano la loro nascita, come si conservano e cosa offrono ai piccoli abitanti del bosco che qui sono molto numerosi, anche se è difficile purtroppo incontrarli… Ma non abbandoniamo certo il nostro fil rouge: i cartelli infatti si trasformano in giochi interattivi per rimembrare le specie di mele viste sinora e capire se abbiamo fatto nostre le nozioni.
Il bosco è davvero splendido e, habitat anche di molte specie di insetti, si presterà a scoprire quali di queste sono utili o dannose per il nostro amico frutto: alzando gli occhi, ne scopriremo le sagome e le riproduzioni lignee a grandezza molto più che naturale, consentendoci di fissarle meglio nella nostra memoria. Se non li riconoscessimo, ci verranno in soccorso i nomi scritti su etichette: una maniera graziosa per poterli ricordare.
Ma ormai la parte ombreggiata sarà terminata: un bellissimo balcone panoramico sull’Alta Val di Non ci attende (con anche un divertente gioco per imparare i nomi delle montagne circostanti), per poi farci affrontare una salita abbastanza impegnativa. Fortunatamente è anche molto breve, per la gioia di chi è arrivato sin qui spingendo il passeggino: proprio a causa di questo tratto, consiglio vivamente di avventurarsi con lo zaino portabimbo.
E, dopo questa ascesa, sarà arrivato il punto che più entusiasmerà i nostri bimbi: un parco giochi dove la mela è protagonista! Diversi scivoli sono infatti presenti ove “lanciare” un bel frutto tondo (che, in legno, si trova già qui, pronto per l’uso) e vedere dove arrivi, ma anche un grande flipper, un tagadà, un trenino e addirittura una panca con tavoli… La sosta non è mai stata così deliziosa! Certo, portare via i pargoli ora sarà impresa titanica ma mamma e papà potranno rilassarsi guardando il bellissimo panorama mentre i piccoli si divertiranno come matti.
Da qui c’è la possibilità di rientrare direttamente al punto di partenza, non completando quindi l’itinerario che, da qui, scende di molto attraverso i meleti (quindi il dislivello inizia ad essere significativo) arrivando a sovrapporsi, per pochissimo, a quello del Parco Fluviale Novella in località San Biagio. Noi abbiamo optato per la prima ipotesi e abbiamo interrotto qui il nostro percorso, ritenendoci soddisfatti di quanto fatto e, soprattutto, preservando le forze dei nostri bimbi per altre passeggiate.
Si prende quindi la via asfaltata che, visivamente, si dirige verso il paese di Romallo: dopo una salita non troppo faticosa ci ritroveremo al bivio che già incontrammo al mattino. Basterà quindi proseguire dritto (anziché addentrarci nel bosco lungo il sentierino sterrato) per giungere al Municipio (ove è presente anche un graziosissimo parco giochi) da dove, in brevissimo tempo, potremo arrivare in Piazza Padre Agosti, nostra meta.
Consigli utili:
Per qualsiasi ulteriore informazione, il sito dell’Ufficio per il Turismo della Val di Non è a disposizione