L’Altopiano della Paganella e la sua località più famosa Andalo sono senz’altro quanto più c’è di family-friendly in Trentino: tutto sembra fatto a misura di bimbo. Non a caso è una delle mete più gettonate della regione! Oggi scopriremo uno dei sentieri più facili e tranquilli a disposizione: dal Rifugio Dosson, raggiungibile con gli impianti direttamente dal centro della cittadina, arriveremo sino al Meriz dove moltissime sorprese ci aspettano. Pronti a seguirci?
- Località di partenza: Rifugio Dosson
- Parcheggio: alla base degli impianti Andalo 2001 (media grandezza, a pagamento)
- Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
- Tempo medio: un’ora e mezza
- Difficoltà: facilissimo
- Dislivello: nullo
- Tipologia di percorso: larga strada forestale sempre pianeggiante
Si sale sul Dosson direttamente da Andalo con gli impianti
Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura in una delle molte soluzioni offerte dalla graziosa e vivacissima cittadina di Andalo (naturalmente anche alla base degli impianti) subito acquistiamo il nostro ticket per salire sull’ovovia che, in pochissimi minuti ci consentirà di guadagnare i 1450 metri del Rifugio Dosson. Attenzione! Bisogna scendere alla stazione intermedia (segnalata) dove le cabine rallentano e si aprono le porte, altrimenti si giungerà sino al Doss Pelà (m. 1770) da dove si potranno effettuare altre belle escursioni ma non quella che vi vogliamo proporre oggi.
La bellissima piana ove sorge il Rifugio Dosson offre anche un incomparabile paesaggio sulle Dolomiti di Brenta, tanto vicine che pare quasi di toccarle… Una sosta sulla terrazza a gustare una calda colazione sarà d’obbligo, pronti a fare il pieno di questo panorama davvero magnifico. I bimbi saranno già volati a divertirsi nel delizioso parco giochi recentissimamente allestito oppure staranno rincorrendosi per i verdissimi prati tutt’intorno: qui ci sono davvero molte possibilità di svago, tutto è a misura di piccolissimi.
Verso il Rifugio Meriz: si prende l’ampia e pianeggiante forestale nel bosco
Ma noi non possiamo indugiare a lungo e dobbiamo proseguire!
Guadagniamo quindi la larga forestale che, poco sopra, s’addentra nel fresco bosco con tanta ombra ideale nei caldi giorni estivi. Non è segnalata la nostra meta, il Rifugio Meriz. Sapremo che siamo sulla strada giusta perché noteremo l’indicazione per il “punto panoramico” dato a 15 minuti di cammino. Non ci resta che iniziare a passeggiare e lasciarci incantare dagli alberi che, scossi dal vento, sembrano voler intonare una dolce canzone.
L’itinerario procede sempre in piano alternando tratti di impercettibile salita ad altri di leggera discesa. Trascorsi un po’ più dei dichiarati 15 minuti ci troveremo al bivio per il belvedere: sarà necessario lasciare momentaneamente il passeggino sulla forestale giacché, per raggiungerlo, si dovrà camminare per circa 30 metri su di un sentierino un pochino sconnesso in mezzo ad una folta vegetazione. Ma ne vale sicuramente la pena! Le Dolomiti di Brenta si aprono in tutta la loro estensione e, ai loro piedi, le bianche casette di Andalo, nostro punto di partenza.
Tornati sulla nostra strada pian piano cammineremo sempre senza fatica, lasciandoci cullare dalla fresca ombra delle frasche. Quest’itinerario, adatto anche a passeggini tradizionali (quindi non solo da trekking) è ideale per i bimbi piccini che vogliano iniziare a muovere i primi passi in un ambiente alpino. Le pendenze nulle, il clima mite, il fondo liscio: sono tutti elementi che depongono a favore di un’iniziazione anche dei più piccoli!
Il Rifugio Meriz: ideale per le famiglie, offre addirittura un percorso kneipp per bimbi!
La via procede, ora con le opportune indicazioni, tranquilla in mezzo al bosco. Capiremo di essere ormai giunti a destinazione quando noteremo, prima a sinistra e poi a destra, le inconfondibili piste che, in inverno, brulicano di sciatori intenti a godersi la fantastica skiarea della Paganella. Oltrepassati gli ultimi pini e abeti, ecco la nostra meta: il Rifugio Meriz!
Il Rifugio Meriz (m. 1447), recentemente rinnovato, offre moltissimi posti per sedersi e mangiare (qui davvero non potrete non provare la cucina: è eccezionale) ma soprattutto regala ai bambini svaghi davvero unici. Un vero percorso kneipp e tanti giochi d’acqua che, nelle calde giornate estive, saranno letteralmente presi d’assalto! (Non temete, non mancano i classici scivoli e il tappeto elastico)
Potevano i miei bimbi non cimentarsi con cotanta abbondanza? No di certo: e così, via le scarpine, i calzini e tutti dentro a camminare! Il livello è naturalmente bassissimo, a prova anche di super-piccoli (che, naturalmente, dovranno essere accompagnati).Sarà bellissimo vederli camminare con le loro gambine e “sentire” i sassetti sul fondo con i piedini… Esperienze ancora a loro non note e per questo decisamente belle da immortalare.
Un’idea in più per scoprire la Paganella: la Malga di Fai
Dopo essersi divertiti a più non posso ed aver mangiato (ci sono tanti prati anche per consumare il proprio pranzo al sacco), si avranno ben tre possibilità. Tornare indietro verso il Dosson per riguadagnare Andalo e la via di casa (o dell’hotel), scendere con la seggiovia a Santel e dirigersi alla partenza con il bus oppure salire alla nuovissima Malga di Fai (non fattibile in passeggino, vista la pendenza). Noi abbiamo optato per una puntatina e non ne siamo rimasti certo delusi, anzi!
Recentemente aperta e monticata (giugno 2017) la Malga di Fai (m. 16663) vanta una propria produzione di formaggi e yogurt. Ogni mattina tutte le mucche di razza grigia (lasciate libere di pascolare ove lo desiderino) si mettono in fila per farsi mungere e, tramite macchinari decisamente all’avanguardia, il loro latte viene trasformato nelle deliziose bontà che si possono assaggiare direttamente in loco oppure anche portare via per gustarle una volta rientrati in città. Si potrà però anche fare la conoscenza di maialini, caprette, asinelli, galline, conigli… Insomma, una vera giornata all’insegna dell’apprendimento del mestiere di casaro.
Il panorama è davvero superbo: nei giorni ove il cielo è nitido, lo sguardo si può spingere sino alla Val di Non e oltre, verso le vette altoatesine. Volendo, da qui si potrebbe anche raggiungere il Rifugio Dosso Larici (m. 1843) dal quale poi, passando per la Malga di Zambana, si arriverebbe al Doss Pelà, stazione di monte dell’ovovia presa la mattina. Un bellissimo giro certo, ma decisamente impegnativo e non adatto ai bimbi (o almeno non a quelli piccoli).
Qualora invece non aveste voglia di camminare sino alla Malga di Fai potrete, come anticipato, dal Rifugio Meriz tornare verso il Dosson lungo il sentiero percorso alla mattina oppure scendere in seggiovia direttamente sino ad arrivare alla località Santel: proprio di fronte alla partenza degli impianti c’è la fermata dell’autobus per cui basterà attenderlo per tornare ad Andalo. (I ticket sono disponibili all’ufficio informazioni, dove è anche possibile entrare in possesso dell’orario aggiornato dei bus)
Ciao, vorrei sapere se questo itinerario è consigliabile con bambini piccoli (2 e 5 anni) anche in inverno, altrimenti delle possibili alternative adatte a loro. Grazie
Ciao, in inverno non ti saprei dire: dipende se il sentiero è battuto o meno, ma dovresti domandarlo all’APT. In inverno in Paganella/Andalo non ho mai fatto itinerari, per cui non ti so dare informazioni. Mi dispiace 🙁
Cara Azzurra, per strada forestale si intende una strada potenzialmente percorribile anche da automobili?
Te lo chiedo perché anche la strada che va da Parcheggio Valbiole all’anello che raggiunge il rifugio Pradel è chiamata “strada forestale” e abbiamo spesso incontrato automobili.
Una strada forestale è una strada sterrata (non asfaltata) che può certamente essere potenzialmente percorsa anche da macchine. Per essere certi che non sia percorribile liberamente da autovetture, ci deve essere il divieto di transito
Rispondo in Ordine.
La strada è Fattibile in inverno a seconda della Neve con Ciaspole oppure con un Buon Scarpone ben scolpito sulla suola (Fatta di recente nel weekend della Befana) in questo periodo dell’anno è possibile la presenza di ghiaccio in alcuni punti del tracciato facilmente aggirabili senza difficoltà. Il tratto breve e pianeggiante permette una passeggiata anche per i Bimbi Piccoli.
Consigliato per chi si avvia a muovere i primi passi.
Riguardo la Strada Forestale non dovrebbe essere mai percorsa da Autoveicoli privati ma solo da Mezzi Autorizzati o dal Corpo Forestale. Per l’estate non saprei dire ma per il Periodo invernale non credo ci sia accesso perché la presenza di sciatori sulla Pista ne impedisce l’accesso.
Anche io nello stesso weekend ho trovato la Strada Forestale da Andalo al Rifugio La Montanara almeno nel primo Tratto percorsa da Autoveicoli che proseguivano per il Parcheggio.
Però c’è da dire che la Via Pradel fino al Rifugio la Pineta (credo si chiami così)* non è da considerarsi Strada Forestale perché sprovvista di Barra d’accesso e comunque è una strada percorsa dalle Auto fino al Parcheggio. Dal Rifugio in Poi e da considerarsi Strada Forestale visibile alla Sua Destra una Salita un Accesso Sbarrato
È fattibile per un bimbo di 3 anni e mezzo?