In montagna, in inverno, sono moltissime le attività che possiamo fare assieme ai nostri bimbi: la più famosa è senz’altro sciare ma, se non ci piacesse o se la neve mancasse, ci si può dedicare al trekking, alle ciaspole, al pattinaggio… Le soluzioni non mancano di certo! Una cosa però è sicura: bisogna abbigliarsi adeguatamente per resistere al freddo e sentirsi a proprio agio. Ancor più se parliamo di bimbi, che magari non sanno ancora esprimerci le loro sensazioni e criticità nel modo corretto. Ecco allora qualche consiglio per effettuare la scelta giusta ed essere pronti per partire in tutta tranquillità.
La scelta della tutina da sci per i bambini è sempre argomento di discussione all’interno delle famiglie: esauriti i prestiti da amici e parenti e finiti i recicli dai fratellini o sorelline più grandi, arriva il momento in cui l’acquisto diventa inevitabile. E dunque: meglio affidarsi ad una marca da battaglia, più a buon mercato, od optare per una maggiormente tecnica, certamente più costosa ma dalle performances decisamente migliori?
La principale obiezione riguarda le volte in cui verrà utilizzata. Quante volte ci siamo detti, in fase decisionale: “Beh, ma la userà massimo quattro o cinque volte, vale la pena di spender tanto?”. Sicuramente il fatto che potremmo non ammortizzare l’acquisto farebbe spostare l’ago della bilancia per una più a buon mercato. Io stessa, qualche anno fa, avendo rotto i miei vecchi pantaloni da sci, sono corsa a comprarli in un punto vendita di una nota catena di abbigliamento certa che, quella stagione, non li avrei indossati più di due/tre volte. Alla fine della prima lezione di snowboard però (perennemente seduta in terra) mi sono ritrovata col fondoschiena completamente bagnato e sono quindi dovuta tornare in hotel per cambiarmi.
Da quell’esperienza ho imparato molto: da adulta ho ovviamente valutato la situazione immediatamente, ma i nostri bimbi che amano rotolarsi nella neve, giocare e divertirsi, potrebbero darci la medesima informazione in tempi brevi (ed evitare così di raffreddarsi?). Magari sì, ma più probabilmente, presi dal gioco, neanche si accorgerebbero del disagio e quindi toccherebbe a noi controllarli, non sentendoci sicuri.
Ecco perché, una volta terminata la vita della nostra vecchia tutina da sci (che, a questo punto, passerà in eredità al fratellino più piccolo), non ho avuto dubbi: avrei scelto un marchio tecnico, che garantisse un adeguato comfort e lasciasse tranquilli su impermeabilità e traspirabilità. Sì, perché un altro elemento da valutare è che i nostri piccini sono pieni di entusiasmo ed energie: chi li ferma quando sono in giro, presi dalle loro attività, dal gioco e dalla felicità? Un capo che consenta loro di non “fare la sauna” è assolutamente essenziale (soprattutto per non ritrovarceli malati il giorno dopo), così come lo sarebbe per noi e come sanno bene gli sportivi.
Quali sono dunque i parametri da considerare per una scelta oculata?
– colonna d’acqua: segnala l’impermeabilità di un tessuto indicando la pressione (espressa in millimetri) che può gravare su un materiale prima che lasci penetrare l’acqua. Più alto è questo valore, maggiore sarà l’impermeabilità del tessuto in rapporto al tempo di esposizione all’acqua. Attenzione però, perchè altissimi valori di impermeabilità comportano un basso potere di traspirazione: indossando una giacca totalmente impermabile si è protetti dall’acqua esterna, ma ci si ritroverà subito bagnati a causa del sudore che non potrà essere allontanato dal corpo.
E quindi,
– indice di traspirabilità: espresso in grammi di vapore espulso da un metro quadrato di tessuto nelle ventiquattro ore (gr/mq/24h). Più un capo offre un valore alto, più sarà in grado di non farci sudare (o meglio, di disperdere correttamente il calore prodotto dal nostro corpo).
Però, non esiste un capo che sia impermeabilissimo e traspirantissimo: le due cose sono (quasi) all’opposto. Si può trovare però un buon compromesso, ed è quello che si deve ricercare nell’abbigliamento tecnico performante.
– tipologia di imbottitura: ce ne sono moltissime, tra cui la più famosa è la piuma d’oca, che però non è indicata per le condizioni climatiche umide in quanto, in questo particolare caso, tende ad appesantirsi (e bagnarsi). Quelle tecniche invece garantiscono un’ottima tenuta anche in momenti di elevato tasso d’umidità.
Successivamente, ma non meno importanti:
– vestibilità: i nostri bimbi devono esser comodi, pertanto il completo deve poter assecondare i loro movimenti (facendoglielo indossare, scopriremo subito se si sentono o meno a loro agio).
– fruibilità: da parte nostra invece, dobbiamo esser in grado di vestirli o svestirli senza impazzire (soprattutto in caso di bisogni corporei da espletare in luoghi che non siano i riscaldati bagni dei rifugi e in cui occorre, necessariamente, fare in fretta)
– pulizia: poter mettere tutto in lavatrice senza problemi
Certamente poter scegliere il top di gamma sarebbe l’ideale, ma è anche giusto e doveroso cercare l’abbigliamento con l’ideale (per noi) rapporto qualità/prezzo: garantirci dunque prestazioni ottimali spendendo il giusto. L’ultimo dubbio potrebbe esser dipanato se avessimo poi da “passare” il capo al fratellino o sorellina più piccoli, rendendone così maggiormente longeva la vita. In questo caso ne ammortizzeremmo meglio il costo, ma dobbiamo esser certi che “sopravviva” all’utilizzo: ecco che ritorna di prepotenza il detto delle nonne “chi più spende, meno spende”… Forse può valere quindi la pena di rivolgere la nostra attenzione a qualcosa di tecnico piuttosto che “da battaglia”. In ogni caso la scelta rimane assolutamente sempre soggettiva e ogni genitore sarà perfettamente in grado di decidere ciò che è meglio per i propri figli.
Alla fine… L’importante è vederli giocare felici!
La nostra scelta
Dopo aver pensionato la nostra vecchia tutina da sci Canadian (che tante soddisfazioni ci diede in mezzo alla neve e durante i trekking invernali) ed averla regalata al fratellino più piccolo, è stato inevitabile pensare allo stesso brand per continuare la fortunata esperienza.
K’s 3 in 1 Snow&Storm Jkt
Si tratta del pezzo forte dell’abbigliamento da sci Canadian nonché sicuramente uno dei capi più versatili in commercio. Con una impermeabilità di 10.000 mm di colonna d’acqua ed una traspirabilità di ottimo livello, si colloca in una fascia di elevata tecnicità ed è davvero ideale per tutti gli utilizzi: dallo sci alle trekking, dalle ciaspole allo slittino… Indossare questa giacca, in ogni condizione climatica, assicurerà il giusto calore e il meritato comfort. Uno dei vantaggi della 3 in 1 Snow&Storm è che è composta di due pezzi: il guscio esterno e la calda imbottitura interna, staccabile ed utilizzabile anche separatamente. Si hanno quindi 3 utilizzi possibili: intera, in caso di freddo intenso, solo giacca esterna quando le temperature diventano più miti (anche in estate, in montagna) e singola interna per le stagioni di transito, magari in città o in viaggio (l’aspetto di un classico piumino la rende infatti perfetta per ogni occasione).
Il guscio esterno, realizzato in tessuto tecnico con spalmatura microporosa (che permette quindi il passaggio delle molecole d’acqua sotto forma di vapore), è dotato di una rete per un’ottimale traspirazione, presenta cuciture nastrate per mantenere una perfetta impermeabilità, cappuccio regolabile e staccabile nonché una parte terminale completamente liscia per far scivolare via eventuale neve senza che si incastri nelle varie cuciture. In una delle tre taschine è anche presente un coloratissimo fischietto; oltre ad essere un gadget molto carino, è anche molto utile: sapevate infatti che gli addetti al soccorso valanghe consigliano sempre di tenerne uno a portata di mano? Non che i nostri bimbi debbano trovarsi in una situazione simile ma, in caso magari di smarrimento in mezzo al bosco, o di emergenza, fischiare richiede molta meno energia di chiamare e il suono è molto più forte e localizzabile.
La parte interna, come già accennato utilizzabile anche singolarmente, è in tessuto “tipo piumino”, non impermeabile ma antivento (quindi molto più traspirante di quella esterna) nonché foderata con un morbidissimo pile (non però le maniche, per garantire una migliore scivolosità e vestibilità) che, in caso di sudorazione, si asciuga in tempi rapidissimi, allontanando la condensa dal corpo e regalando una piacevole sensazione d’asciutto. Nonostante sia staccabile, è perfettamente integrata col guscio esterno grazie ad una cerniera a scomparsa e si mantiene stabile con dei bottoncini a clip nei punti “critici” (sui polsi, all’altezza del collo e sul cappuccio).
L’imbottitura è realizzata in Lite°Soft, ossia fibre cave e lunghe che intrappolano l’aria creando uno strato isolante in grado di diffondere il calore intorno al corpo. Un po’ più consistente della piuma (che peraltro Canadian non usa in nessun suo capo, per una precisa scelta ecologica e di rispetto per gli animali), riesce ad essere però molto più traspirante, restando confortevole anche in caso di sudorazione o di condizioni di umidità intensa.
Tutto quanto è tranquillamente lavabile in lavatrice e centrifugabile; l’importante è utilizzare un detersivo delicato e giammai l’ammorbidente (che rovina irreparabilmente i tessuti tecnici traspiranti chiudendo i micropori). Per un’asciugatura ottimale, meglio stendere al rovescio e poi girare: la tempistica si ridurrà notevolmente.
K’s Swu Ski Pants
I pantaloni della tutina da sci sono, se vogliamo, il punto più importante del completo: i bimbi amano sedersi, buttarsi nella neve, fare mille cose… E loro devono seguirne ed assecondarne movimenti senza costrizioni, restando sempre bene asciutti per garantire il massimo comfort (ricordate il fondoschiena bagnato di cui vi avevo raccontato ad inizio post? Ecco, sensazione tremendamente sgradevole).
Ecco quindi che tutta la tecnologia della K’s 3 in 1 Snow&Storm Jkt si riversa qui: tessuto tecnico con spalmatura microporosa per un’ottima traspirabilità unita ad un’impermeabilità molto alta (le famose 10.000 colonne d’acqua), imbottitura Lite°Soft per garantire comfort in ogni situazione (potrebbe capitare che i bimbi molto piccoli, appena tolto il pannolino, possano incorrere in qualche incidente di percorso… Se non foste in grado di porre rimedio alla situazione con un cambio subitaneo, la Lite°Soft vi verrà in soccorso asciugando molto velocemente). Insomma: nulla è lasciato al caso e indossare questi pantaloni contribuirà a rendere lo sci, il trekking o qualsivoglia attività molto più spensierata.
E inoltre: cerniera laterale esterna per una migliore calzabilità, elastico alla caviglia per non permettere al freddo (ed eventualmente anche alla neve) di entrare, bretelle regolabili ed eventualmente staccabili (per garantire al bimbo una perfetta autonomia anche in caso di genitori non presenti, come ad un corso sci collettivo), girovita elastico con possibilità di adattamento… Insomma, tutto il necessario per una vestibilità ed un utilizzo ottimale.
…e in più
Sotto ad ogni tutina da sci è necessario indossare anche un adeguato abbigliamento tecnico: maglia, calzamaglia, pile, calzine.
Un ottimo tessuto (opportunamente lavorato, è tra i più traspiranti) per le magliette (a costine strette, per una maggior superficie) e i leggins è sicuramente il poliestere, che assorbe il calore del corpo e lo diffonde, regalando una piacevole sensazione di asciutto. Indispensabili per il trekking e lo sci, devono essere indossati senza altri indumenti intermedi a contatto con la pelle, soprattutto il cotone: tra tutti i materiali infatti, questo è quello che di più non riesce a disperdere il sudore e, faticando ad asciugarsi, farà sì che si resti a lungo bagnati, ed esponendoci a potenziali (nonché malefici) raffreddamenti.
Un comodo pile è quello che ci vuole per completare l’abbigliamento ma, inutile continuare ad insistere, deve essere un buon prodotto che lasci passare il calore e non lo intrappoli, costringendoci ad una fastidiosa “sauna”: la scelta è ricaduta sul K’s Micro°Stretch Hoody, facile da piegare e sistemare in valigia ma morbido e soffice al tatto, nonché super confortevole da indossare. Non presenta nastri per una maggiore sicurezza, potrebbero impigliarsi e rappresentare un pericolo per i nostri piccini: ancor prima che fosse proibito per legge (per i capi destinati ai bimbi al di sotto di una certa età) Canadian già ci aveva pensato, eliminandoli da tutti i propri prodotti. E’ quindi l’deale per vestire a cipolla e il corretto compendio per la K’s 3 in 1 Snow&Storm Jkt: con tutti questi elementi si sarà pronti per affrontare anche il più gelido degli inverni. Non c’è mai un tempo o un clima troppo freddo, ma solo un abbigliamento non adeguato!
Dimenticavo le calze! Molto, troppo spesso i piedi sono il punto più freddo (e a rischio) del corpo dei nostri bimbi: bisogna proteggerli adeguatamente con delle calzature giuste ma, ancor prima, con delle calzine adeguate. Le F.I.R. Hiker Socks sono assemblate con lo stesso materiale di cui sono fatte le coperte per i cavalli (che, necessariamente, devono mantenere caldi i corpi degli animali, ma anche essere morbide e avvolgenti) e, tramite una tecnologia particolare, riescono a riscaldare il piedino riflettendo il calore naturale emesso sotto forma di raggi infrarossi. Mai più estremità fredde quindi!
Completano il tutto un bel cappellino ed una calda sciarpa di pile che strizzano l’occhio alla montagna: la Micro°Hot Big Scarf e il Micro°Hot Beanie sono il giusto e definitivo tocco ad un abbigliamento già perfetto e catapultano direttamente col pensiero già tra le montagne!
La nostra esperienza
Sotto il sole meraviglioso dell’Alpe di Siusi, lungo le piste da sci di Compatsch, in mezzo alla nevicata di Malga Fane, col vento sferzante di Passo Pramollo o all’imbrunire tra i mercatini in quota a Katschberg: non c’è stato un momento in cui Davide non si sia trovato a suo agio o abbia proferito un lamento. Poter contare su capi tecnici dona tranquillità a qualsiasi genitore che, con qualsiasi condizione climatica, saprà di non esporre il proprio bimbo al freddo pungente e riuscirà a godersi la giornata, sia che trascorra tra la neve delle skiaree o in mezzo ai sentieri delle montagne più alte.
Si sa che, purtroppo, i più piccini sono cagionevoli (almeno il mio lo è) ed un’infreddatura potrebbe vanificare il beneficio di un’intera vacanza: un abbigliamento adeguato riduce il rischio di sudate inutili e delle sue conseguenze. Alla fine di una settimana a zonzo sulle montagne e dopo aver testato ogni condizione climatica, posso affermare con certezza che Canadian ha passato la prova più difficile: mantenere sano il mio piccolo!
Scherzi a parte, abbiamo potuto contare su comfort e tecnologia, riuscendo ad affrontare trekking invernali, sciate e passeggiate senza mai patire né freddo né caldo, perfettamente a nostro agio in ogni momento.
Post realizzato in collaborazione con Canadian Sports&Fishing
Io lo scelgo di qualità visto che per fortuna passerà almeno 3 pargoli..di più se poi si conta qualche cuginetto, anche se non andiamo spesso come vorremmo in montagna li sfruttiamo bene. Il sotto invece lo utilizziamo molto anche in “pianura” soprattutto per l’attività sportiva, quindi l’ammortizziamo bene.
… sono reduce da una bella settimana bianca in montagna e confesso che mio figlio non è mai stato tanto bene: scegliendo l’abbigliamento tecnico più adatto alle sue esigenze non ha mai patito il freddo e neppure sudato. È proprio vero che avere l’attrezzatura adeguata è la panacea! Grazie per i tuoi utilissimi consigli!
Post utilissimo. Le mie bambine hanno avuto 3 tute da sci: con due abbiamo riscontrati diversi problemi, soprattutto di scarsa impermeabilità, la terza è stato un ottimo acquisto, fatto in un negozio specializzato e con la consulenza di un esperto. Abbiamo speso un po’ di più ma sono sempre rimaste al caldo e asciutte 😉
Ecco, ESATTAMENTE queste informazioni cercavo!(e chi li conosceva tutti questi parametri! :-O ) Adesso so finalmente come scegliere: prima lo facevo, non dico a caso, ma insomma, senza capirci molto,eh…almeno adesso so COSA devo cercare! Grazie! 😀
P.s.e poi, se li hai provati tu, sicuramente “reggono” 😛
Questo articolo mi interessa molto perchè ho iniziato a “frequentare” la montagna e gli sci da quando ho un bimbo e quindi non ho molta familiarità ed esperienza con l’abbigliamento.
Il primo anno credo di aver sbagliato tutto, compreso il fatto che gli avevo lasciato la cannottiera di cotone…:-((
Poi sono passata ad un abbigliamento più tecnico e ho notato l’enorme differenza!
Guarda, anche io ho iniziato a interessarmi alla materia da quando ho i bimbi: prima (soprattutto in estate) andavo in montagna molto “alla buona”, e infatti non capivo perchè avessi tanto freddo ma sudassi sempre un sacco…Ora che so, prima di tutto penso ai piccoli, ma le regole valgono anche per la scelta delle nostre tute da sci!
Grazie Francesca! Effettivamente anche io non sapevo dell’esistenza di tutti questi parametri ma, dovendo assicurarmi che i miei figli non si ammalassero (e loro sono parecchio cagionevoli), ho voluto e dovuto studiare ed approfondire: ora per noi solo capi tecnici. E la differenza si nota eccome!
Scegliere qualcosa di studiato apposte per determinate condizioni paga assolutamente: i bimbi poi, se si trovano a loro agio, non si lamentano e possono vivere le loro esperienze più serenamente (e anche noi genitori!)
I capi tecnici di qualità durano anche molto nel tempo: anch’io sono felicissima della scelta fatta, sia perchè ho notato che Davide si è trovato particolarmente bene e sia perchè, quando passerà al fratellino, so già che anche lui sarà perfettamente a suo agio!
E’ la stessa cosa che ho pensato io quando mi son trovata a dover scegliere: meglio spendere un po’ di più, ma esser certa che il capo garantisse impermeabilità e traspirabilità. Per star tranquilla io e non ritrovarmeli malati dopo due giorni e dire addio al beneficio delle vacanze!
Ottimi consigli! Da sciatore posso confermare che un equipaggiamento adeguato rende la giornata più ”facile” e di conseguenza piacevole.
Che super consigli, Azzurra, non mi era mai capitato di sentirmi consigliare così! Brava, niente da dire, se non che ora devo trovare l’occasione per mettere in pratica i tuoi suggerimenti!!!!!
Ti ringrazio: il parere di uno sciatore è sempre importante!
Grazie Sara! Ora non hai più scuse e devi assolutamente andare in montagna, abbigliata in maniera tecnica! 😉
me lo salvo tra i preferiti, perché quest’anno abbiamo ancora la tuta dell’anno scorso, ma per l’anno prossimo ne avrò bisogno. Baci
Aspetto allora poi un tuo feedback!
Ciao! Sto cercando di scegliere la giacca da sci per mio figlio di 8 anni per quest’inverno dato che andremo due volte a sciare. Consigli ancora Canadian? Lo trovo solo online e non vorrei sbagliare.. vorrei un capo che potesse indossare anche tutti i giorni e l’aspetto mi piace molto!
Grazie,
Laura
Ciao Laura! Assolutamente sì, il fatto che siano “due pezzi” lo rende più versatile: li puoi usare insieme (magari appunto sulle piste da sci) o anche separatamente, a casa o in periodi in cui il freddo è meno pungente! Noi, per esempio, l’interno lo usiamo tranquillamente anche a casa ed è perfetto!
Eh sì, facile così, ma le scarpeeeee? Aiuto, dimmi qualcosa sulle scarpe ahhahaha. Grazie, informazioni stra utilissime!
Eccole qui! https://www.babytrekking.it/escursioni-invernali-famiglia-scarpe-giuste/ scarpe invernali per passeggiare in tranquillità!
Ciao, per un bimbo di 2 anni che non farà attività particolari ma camminerà solo un po’ dove possibile e per il resto starà sulle spalle di papà nello zaino portabimbi, che abbigliamento consigli?
Ciao! Sicuramente una tutina da sci molto pesante, dal momento che non si muoverà molto. Sarà anche bene verificare, a brevi intervalli regolari, che non prenda troppo freddo e che tutte le parti del corpo siano calde e non ghiacciate! Purtroppo in inverno, nello zaino, i nostri bimbi potrebbero soffrire il freddo.