L’Alta Badia è sicuramente un luogo ideale per le famiglie coi bambini, dal momento che moltissimi sono i servizi che offre; molto ricco è però anche il ventaglio di possibili escursioni, anche da compiersi in passeggino: oggi andremo da Piz la Ila a Utia de Bioch, scoprendo paesaggi stupendi, quasi a 360 gradi.
- Località di partenza: Rifugio Piz la Ila
- Parcheggio: alla partenza degli impianti Piz la Ila (molto grande, a pagamento)
- Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
- Tempo medio: un’ora circa
- Difficoltà: facile
Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura alla partenza degli impianti di La Villa, comune dell’Alta Badia subito dopo sia Corvara che San Cassiano in direzione Brunico, immediatamente saliamo sull’ovovia Piz la Ila che, in pochi minuti, ci conduce ai 2077 metri dell’omonima località: sorvoliamo la famosissima pista Gran Risa, sede di una delle gare della Coppa del Mondo di Sci Invernale, croce e delizia di molti atleti e palestra di altrettanti dilettanti.
Appena usciti dalla stazione di monte, ecco che il panorama immediatamente si aprirà dinanzi ai nostri occhi, consentendoci subito di ammirare il Gruppo del Sella (m.3162) e la Marmolada (m.3342); i più piccini invece le montagne nemmeno le considereranno, perchè la loro attenzione sarà subito catalizzata dagli splendidi giochi: questa è infatti, assieme a Pralongià e Piz Sorega, una delle tre stazioni di Moviment, il parco d’alta quota per bambini! Scivoli, pareti per l’arrampicata, funi, percorsi equilibrio e un tappeto gonfiato ad aria per i salti sono solo alcune delle attività ludiche proposte ai bimbi, assieme anche ad un percorso kneipp dove pucciare i piedini ed un circuito per mountain bike…portarli via ed iniziare la gita sarà già un impresa!
Da qui, seguiamo la larghissima carrareccia bianca che, in discesa, ci fa camminare in mezzo a prati verdissimi, con vista sulle più belle cime dolomitiche: oltre ai già citati Marmolada (di fronte a noi) e Gruppo del Sella, pian piano la nostra vista abbraccerà Le Conturines (m. 3064), il Piz del Lavarella (m. 3055), la Tofana di Rozes (m. 3225), il Lagazuoi (m. 2752) e, oltre, l’Averau (m. 2649), il Nuvolau (m. 2576) ed il Pelmo (m. 3168)…oltre ancora i Setsass (m. 2429) e la torva mole del Col di Lana (m. 2452), montagna simbolo della Grande Guerra.
Camminare è davvero bellissimo; la prima parte del sentiero, in discesa, ci consente di perdere un pochino di quota, raggiungendo così, in circa 20 minuti, Utia La Fraina (m. 2003): qui i bimbi potranno incontrare tanti animali, come le mucche, le caprette, galli e galline, nonché fare tappa sui giochi del rifugio (recinto di sabbia, scivoli, altalene); la sosta non potrà durare molto perché bisogna riprendere il cammino e dirigerci verso la nostra meta!
Dopo nemmeno ulteriori 10 minuti di cammino, arriveremo al bel pianoro ove sorgono il Rifugio La Brancia (m. 2030), chiuso in estate, e il Rifugio Tablà (m. 2040), che offre anch’esso innumerevoli possibilità di svago, godendo di una meravigliosa visuale sulle cime del Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies; ci troviamo, in questo punto, ad un bivio: potremmo voltare verso destra e dirigerci, sempre col nostro passeggino, verso il Rifugio Piz Arlara (m. 2003), altro notevole balcone panoramico sul Gruppo del Sella e poi continuare verso Col Alto (m. 1980) oppure, come noi, proseguire dritto sino a Utia de Bioch e poi, eventualmente, decidere anche di guadagnare altre mete.
E proprio qui inizia la parte più faticosa del sentiero (sempre però affrontabilissima con passeggino): la carrareccia si restringe un pochino (restando però comoda e fruibile), compiendo due ampi curvoni: Utia de Bioch (m. 2079) ci guarda dalla cima della collinetta su cui è posto e, dopo un’ultima erta, ormai saremo arrivati!
Appena giunti, sembra che la nostra meta non abbia molto spazio da dedicarci, ma invece…basterà girare attorno per scoprire un immenso prato per cambiare immediatamente idea!
Naturalmente è possibile pranzare al rifugio (anche se, in alta stagione è quasi sempre al completo) e gustarsi un buon piatto tipico, così come sarà altrettanto bello decidere di fare un bel pic-nic e abbuffarsi degli ottimi panini preparati a casa; i bimbi anche qui troveranno molti giochi per passare il tempo e mamma e papà potranno anche accomodarsi sulle enormi sdraio lignee per un relax davvero molto paesaggistico.
Da Utia de Bioch partono numerosi sentieri che consentono un’ancora maggiore esplorazione del bellissimo panettone verde sul quale ci troviamo: il segnavia 23 conduce direttamente al Rifugio Pralongià (m. 2109), che già si scorge da lontano, mentre il 21A consente di arrivare al Rifugio Las Vegas (m.. 2011) prima e, subito dopo a Utia Piz Sorega (m. 2002)…luoghi davvero incantevoli che non si possono non visitare.
Noi oggi ci accontentiamo e, dopo una ristorante pausa (nonché anche un dolcetto tipico al rifugio), torniamo, tramite la stessa strada dell’andata, a Piz la Ila, per consentire ai bimbi di scatenarsi anche lì: ai parchi Moviment vale infatti sempre la pena di fermarsi!
Mi piace molto questo itinerario! Nei rifugi si può anche pernottare? E la cucina è sempre aperta o ci sono orari? Grazie
Ciao! Sicuramente nei rifugi si può pernottare, anzi sono tutti attrezzati, basta telefonare prima per assicurarsi che ci sia posto; per la cucina credo che comunque sia ad orari (i classici pranzo e cena): ad ogni ora del giorno però, ottime torte e merende!
È un bellissimo itinerario, me lo segno, ad agosto sarò a Livinallogo una settima con una bimba di 5 mesi e la tua pagina mi sta aiutando moltissimo a trovare itinerari adatti a lei più che altro per l’altezza. Complimenti i tuoi itinerari e le tue descrizioni sono perfette. In questo itinerario si può fare un giro ad anello per caso?
Ciao Chiara, grazie mille per i complimenti! Guarda, sul panettone di Pralongià puoi andare un po’ dove vuoi, nel senso che gli itinerari si intersecano e si possono veramente fare tanti giri! Noi, per esempio, abbiamo fatto anche la deliziosa passeggiata che da Col Alto va sino a Piz Sorega (dove c’è una delle stazioni di Moviment, il parco giochi in quota per i bimbi…ma chiamarlo parco giochi è davvero riduttivo: è una meraviglia!), oppure siamo saliti da Passo Campolongo sino Utia Punta Trieste per poi arrivare al Rifugio Pralongià (entrambe con zaino). In zona, puoi anche fare (eventualmente anche con passeggino) la passeggiata che va da Armentarola (sopra San Cassiano, dove c’è l’hotel con l’omonimo nome) sino a Malga Valparola: gradevole e poco impegnativa!
Ti ringrazio per i suggerimenti…annoto tutto!!!
Figurati!