Bambini sugli sci: quando, dove, come e perchè

Bambini sugli sci: quando, come, dove e perchè

Quanti dubbi attanagliano i genitori, che pur amanti degli sporta invernali, devono decidere se mettere i propri bimbi sugli sci…domande legittime e di assoluto rilievo, che io stessa mi sono posta molte volte, dal momento che vorrei far imparare anche ai miei questa splendida disciplina.
Durante la vacanza di famiglia a Folgaria, perla dell’Alpe Cimbra, ho avuto la possibilità di intervistare Alessandra (neomamma), direttrice della scuola “Scie di Passione, ubicata a Passo Coe,  che, gentilissima e superdisponibile, ha fugato tutti i miei dubbi e perplessità.

Curiosi di conoscere tutto, ma proprio tutto, riguardante il binomio bimbi&sci? Continuate nella lettura!

 

– A che età di solito si fanno approcciare i bambini allo sci?
In genere verso i tre anni. Capita, alle volte, che alcuni genitori, molto amanti di questo sport, premano affinchè si possa far iniziare anche prima ai loro figli: noi lo sconsigliamo, perchè prima dei tre anni, la muscolatura non è ancora completamente “formata”, ossia in grado di sopportare il peso degli sci e degli scarponi. Solo fare la posizione dello spazzaneve, per gli adulti molto semplice, diventa per loro faticosissimo. Dipende poi molto anche dalla “stazza” del bambino: se è piccolo e gracilino, sarebbe meglio attendere anche qualche momento in più, mentre al contrario, è capitato di mettere sugli sci bimbi anche più piccoli, ma robusti e ben piazzati.

– Sci o snowboard?
Via libera ad entrambi. Di solito sono i genitori a decidere quale sport fare iniziare al proprio figlio, e generalmente è quello che loro stessi praticano. Non esiste quindi uno più consigliato dell’altro: sono equivalenti.

– Anche telemark?
Il telemark è consigliato a parire dai 7 anni in avanti, ed è molto utile per stimolare i movimenti di bacino. Sfortunatamente, non ci sono molti negozi che noleggino attrezzatura baby per questo genere di disciplina, ragion per cui è ormai in via discendente, anche negli adulti. Diciamo che, sul 100% delle lezioni che impartiamo, il 70% è discesa, il 15% fondo, il 10% snowboard e 5% telemark.

Bambini sugli sci: quando, dove, come e perchè

– Per i bimbi molto piccoli che si approcciano per la prima volta allo sci, sono meglio lezioni individuali, di gruppo, o coi genitori?
Noi consigliamo sempre la lezione individuale al bambino di 3 anni, anche perchè consente al bambino di imparare davvero qualcosa. Nelle lezioni di gruppo, logicamente più economiche, il maestro deve prestare a tutti la stessa attenzione, e ciò si traduce nel fare un metro con un bimbo, farlo sedere e ripetere la stessa cosa con tutti gli altri: al termine, il piccolo sciatore ha passato più tempo seduto che in movimento!
Verso i 4/5 anni, con un minimo di esperienza alle spalle (che consigliamo di far verificare comunque ad un maestro in una seduta individuale, anche per capire il livello e inserirlo nel gruppo corretto), via libera ai corsi collettivi: si divertono e imparano molte cose!
Per quanto riguarda le lezioni con mamma e papà, dipende: se il cucciolo è particolarmente attaccato ai genitori, le sconsigliamo, dal momento che non riuscirebbe a concentrarsi esclusivamente su di sè, ma cercherebbe costante approvazione; diverso è se gli anni sono già 7/8 e si è principianti allo stesso livello: si divertiranno un mondo a far vedere che sono più bravi e capaci loro!

– Come fa il maestro a coinvolgere i bimbi e a motivarli nell’imparare?
Nella nostra scuola, per esempio, abbiamo creato una mascotte, Smile, che accompagna i bambini in tutto il loro percorso, dai campiscuola alle piste vere e proprie, ed anche, per esempio, al Food4all, la baita dove in genere li portiamo a mangiare: abbiamo anche il menù Smile, che impazza tra i più piccoli!
La nostra filosofia è che il maestro deve anche essere un animatore, deve saper trovare lo spunto giusto per coinvolgere anche il più timido dei cuccioli a trovare il “coraggio” di scendere sulle piste…è un lavoro bellissimo e gratificante, abbiamo sempre notevoli riscontri, e ciò ci consente di essere sempre motivati e sorridenti!

– Qual è l’età più difficile da affrontare, come maestri?
Senz’altro la pre-adolescenza, soprattutto per le bambine. Alcune si mettono il caschetto, ma non rinunciano a far spuntare il ciuffetto, per sembrare comunque “carine”. Diciamo che, fino ai dieci anni, età in cui inizia a manifestarsi la componente emozionale, non ci sono grossi problemi; dopo iniziano a sperimentare la “vergogna” di non saper andare o di cadere, se gli altri sono più bravi…allora lì comincia il difficile!

 

(Ringrazio Bimbi&Viaggi per la gentile concessione dell’immagine dei bimbi sugli sci)