Sul Sentiero delle Leggende in Val di Fassa: le fiabe prendono vita

Sentiero delle Leggende

La Val di Fassa offre una moltitudine di itinerari adattissimi alle famiglie: per percorrerli tutti, ci vorrebbe molto più di una vacanza! E, tra i più belli, certamente non possiamo non menzionare il Sentiero delle Leggende che, da Pian Pecei, conduce dritti dritti alla meravigliosa piana di Gardeccia. E, dopo una doverosa sosta in mezzo a tanto splendore, non ritorneremo al punto di partenza per lo stesso percorso… No! Saliremo a Ciampedie per poi ridiscendere con la Flyline Catinaccio (oppure gli impianti) e riprendere la seggiovia per infine rientrare. Curiosi? Seguiteci!

  • Località di partenza: Pian Pecei
  • Parcheggio: Pera di Fassa, alla partenza della seggiovia Vajolet (grandissimo, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
  • Tempo medio: un’ora e quarantacinque minuti circa (percorso ad anello)
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 190 metri – Pian Pecei m. 1810 – Gardeccia m. 1946 – Ciampedie m. 2000
  • Tipologia di percorso: larga forestale in salita lieve sino a Gardecia e poi saliscendi sino a Ciampedie

Sentiero delle Leggende: si parte da Pian Pecei, all’arrivo della seggiovia da Pera

Da Pera di Fassa, saliamo sulla seggiovia che, in due tronconi (Vajolet I e II) ci conduce, in brevissimo, a Pian Pecei, punto di partenza della nostra escursione odierna.

Sentiero delle Leggende
Pronti per il Sentiero delle Leggende? Via che si va!

Dovremo quindi iniziare sulla larga forestale che, in lieve salita, in breve s’introduce nel bosco. Poco dopo, un bivio: e qui inizia anche un stupendo viaggio alla scoperta delle più belle leggende delle Dolomiti e della Val di Fassa. Sì perché lungo questa via, capiremo il perché di molte cose, come i colori del tramonto, la formazione dei laghi, le strane rocce…

Avete mai alzato lo sguardo verso la cima dei Mugoni? Si trova in una parte quasi nascosta del Catinaccio e vi sono tre monoliti che si protendono verso il cielo, quasi come persone intente a fare qualcosa. E lo sono in realtà: la prima storia del Sentiero delle Leggende (Troi de la Conties in ladino) ci racconta come si sono formate e, quasi certamente, non crederete alle vostre orecchie. O forse lo immaginavate?

Sentiero delle Leggende
Sarà stupendo leggere tutti insieme le leggende delle Dolomiti

Lungo il Sentiero delle Leggende vi sono pannelli che raccontano le favole più belle delle Dolomiti della Val di Fassa

Si continua poi in pendenza molto modesta, sempre su ampia silvo-pastorale. Tra i rami degli alberi compaiono, qua e là, le dirupate cime del Larsec mentre, poco dopo, ecco una nuova possibile deviazione.

Sentiero delle Leggende
Sentiero delle Leggende
Sentiero delle Leggende

Noi dovremo continuare verso destra: pure verso sinistra si giunge a Gardeccia ma, per rimanere sul nostro Sentiero delle Leggende, la direzione sarà necessariamente questa. E quindi, sempre senza fatica, procediamo tranquilli in mezzo al bosco.

Ed è il turno della favola forse più conosciuta e amata delle Dolomiti: perché le nostre amate montagne si tingono di rosa all’alba e a tramonto? Beh, la risposta ce la dice Re Laurino, il sovrano del Catinaccio, che coltivava splendide rose nei suoi possedimenti. Ma che, dopo aspre battaglie e un periodo di prigionia, trasformò in pietra, ree di averlo tradito. Ma l’incantesimo durava solo il giorno e la notte…

Sentiero delle Leggende
Sul Sentiero delle Leggende si imparano tanti segreti delle Dolomiti

Il Sentiero delle Leggende sino Gardeccia si percorre anche con passeggino in meno di un’ora

La forestale procede inarrestabile sino a farci incontrare un altro pannello informativo che, questa volta, ci narra la genesi di uno dei laghi più amati di tutta la Val di Fassa, il lago di Antermoia. Una storia molto triste (come tutte le leggende), che spiega di un amore mai nato tra una vivana e un menestrello, cui lei rivelo inavvertitamente il suo nome, che doveva tener segreto a causa di un maleficio.

Sentiero delle Leggende
Sentiero delle Leggende
Sentiero delle Leggende

Andando avanti, altre fiabe vi attendono ma non ve le sveliamo… Lasciamo che sia vostro il piacere della lettura e della scoperta!
Però, possiamo certamente continuare nel nostro racconto dell’itinerario che, in breve, ci porta ad un agglomerato di casette, segno inequivocabile che stiamo per giungere a destinazione, la piana di Gardeccia.

Il breve tratto di salita che ci separa dalla meta è quello più “faticoso” (se di fatica si può parlare) e dal fondo maggiormente dissestato. In pochi minuti però, Gardeccia è finalmente conquistata!

Sentiero delle Leggende
Un agglomerato di casette: siamo quasi arrivati!
Sentiero delle Leggende
Eccoci finalmente giunti a Gardeccia

La piana di Gardeccia è ideale per un picnic. Ma si cono anche 3 rifugi dove mangiare

E quindi potremo rilassarci in uno dei magnifici prati verdi estesissimi oppure scegliere un rifugio per gustare un buon piatto tipico (Rifugio Gardeccia, Rifugio Stella Alpina e Baita Enrosadira). Siamo ai piedi della Valle del Vajolet: da qui si potrebbe proseguire verso il Rifugio Vajolet e il Rifugio Preuss (a circa un’oretta) oppure verso il Rifugio Passo Principe. Ma non in passeggino certamente.

Gardeccia
La piana di Gardeccia è favolosa. E offre ben 3 rifugi ove mangiare
Gardeccia
Prat infiniti ove fermarsi per un picnic
Gardeccia - Rifugio Stella Alpina
Il nostro rifugio è lo Stella Alpina, dove ci fermiamo sempre

Noi però ci sentiamo appagati dal percorso appena fatto: il Sentiero delle Leggende è infatti piaciuto moltissimo ai bimbi! Ma c’è ancora qualcosa che possiamo fare per rendere la loro giornata davvero indimenticabile.

E così, invece che tornare verso Pian Pecei, finito il nostro pranzetto, ci dirigiamo verso Ciampedie, imboccando il sentiero 540. Oltrepassiamo l’abbandonato Rifugio Catinaccio per poi addentrarci all’interno del bosco dove pannelli esplicativi ci racconteranno aneddoti su flora e fauna (questo è infatti denominato “Troi del bosch“).

Gardeccia
Da Gardeccia, iniziamo poi la salita verso Ciampedie
Rifugio Catinaccio
Oltrepassiamo l’abbandonato Rifugio Catinaccio
Verso Ciampedie da Gardeccia
Il sentiero 540 verso Ciampedie s’inoltra nel bosco

Da Gardeccia, saliamo a Ciampedie sempre con passeggino e in un’ora scarsa

Col nostro passeggino (naturalmente da trekking) dovremo superare qualche sasso e radice: il dislivello però è praticamente nullo (circa 50 metri), quindi la fatica sarà impercettibile.

Verso Ciampedie da Gardeccia
Verso Ciampedie da Gardeccia, incontriamo anche qualche bellissimo scorcio
Rifugio Negritella
Ormai si scorge il Rifugio Negritella, appena sotto Ciampedie

In circa un’oretta poi, perverremo a Ciampedie, il “Campo di Dio“, dove il panorama è davvero incredibile. Spazia praticamente su tutta la Val di Fassa e raggiunge anche le estreme propaggini del Catinaccio, come la Roda di Vael. Dietro di noi, ecco la Valle del Vajolet, ove poco tempo prima eravamo.

E ora che siamo arrivati qui cosa facciamo?
Se i bimbi fossero molto piccoli, possiamo optare di scendere in seggiovia a Pian Pecei dove, naturalmente, ci aspetta l’ulteriore impianto per tornare al parcheggio.

Ciampedie
Finalmente l’inconfondibile sagoma del Rifugio Ciampedie!

La Fly Line Catinaccio fa letteralmente volare tra gli alberi per tornare a Pian Pecei. Ecco come fare!

Oppure, scelta ben più adrenalinica e divertente, optare per tornare a Pian Pecei con la Flyline Catinaccio!
Proprio da Ciampedie infatti inizia il percorso tra gi alberi che, in tutta sicurezza, consente di perdere circa 190 metri, volteggiando tra le piante e ammirando scorci spettacolari sul Larsec..

Ma come funziona?
A Ciampedie si trova il ticket point della Flyline Catinaccio, dove si può acquistare il biglietto. Quando sarà il nostro turno, il personale addetto ci imbragherà e ci darà tutte le informazioni necessarie per affrontare l’itinerario in sicurezza, ma soprattutto godendoci tutti i momenti. Lungo 1100 metri, raggiunge la velocità massima di circa 12/15 km/h, quindi molto tranquillo, per tutti.

Fly Line Catinaccio
Fly Line Catinaccio

I bimbi vi possono accedere a patto che pesino almeno 20 chilogrammi e scenderanno assieme ad uno dei genitori (ancorati in un doppio imbrago). Il volo dura circa 6 minuti e siamo certi che, una volta arrivati, non vedrete l’ora di riprovare! E, volendo, si può fare: la seggiovia infatti, può tranquillamente riportarvi a Ciampedie per un nuovo giro!

Oppure, se sarete paghi dell’emozione provata, potrete optare per rientrare definitivamente a Pera, pronti per una nuova avventura in Val di Fassa!

Informazioni utili per il Sentiero delle Leggende:

  • Orari e prezzi della seggiovia Vajolet I e II da Pera di Fassa (accesso dalla statale): www.fassa.com
  • Lunghezza itinerario da Pian Pecei a Gardeccia: 2,47 chilometri
  • Rifugio Stella Alpina: tel. 0462 760 349
  • Baita Enrosadira: cell. 340 265 0344
  • Rifugio Gardeccia: tel. 0462 763 152

Informazioni utili per la Flyline Catinaccio

  • Orari e prezzi della Fly Line Catinaccio: www.catinacciodolomiti.it
  • Bambini ammessi a partire dai 20 chilogrammi di peso, con adulto
  • Bambini a partire dai 14 anni possono scendere da soli
  • La seggiovia Pian Pecei – Ciampedie è inclusa nel ticket della Fly Line, qualora desideraste risalire a Ciampedie. Una sola corsa costa 5 euro

4 pensieri su “Sul Sentiero delle Leggende in Val di Fassa: le fiabe prendono vita

  1. Davide dice:

    Bel giro. Fatto la settimana scorsa. Unica cosa vieterei il sentiero delle Leggende ai ciclisti. Non è molto sicuro così per i bambini!

  2. Azzurra dice:

    Quando sono stata io i ciclisti non c’erano. O almeno, non erano così tanti! Ora ce ne sono parecchi?

  3. Giorgio dice:

    Ciao a tutti e complimenti per il Vostro bellissimo ed utilissimo sito.
    Oggi siamo stati su questo percorso e vorrei solo dire che da Pian Pecei al Gardeccia ci sono stati più punti davvero difficili con il passeggino da trekking (TFK), per via di grossa pietraia che davvero le ruote non digerivano. Io e mia moglie abbiamo fatto una gran fatica ad arrivare a Gardeccia e non lo rifarei con il passeggino, né tanto meno lo consiglierei a nessuno in questa modalità.

  4. Azzurra dice:

    Ti ringrazio molto della segnalazione!
    Durante gli anni, i fondi dei sentieri possono variare… Ma anche da una giornata con l’altra, magari subito dopo un’acquazzone, per esempio! Io l’ho testato qualche tempo fa, per cui ti ringrazio per l’aggiornamento 🙂

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