Avete mai provato la sensazione di trovarvi a un passo dal cielo? Al Rifugio Pralongià in Alta Badia, nella splendida cornice delle Dolomiti dell’Alto Adige, questa percezione diventerà realtà: un punto panoramico spettacolare, in mezzo a montagne magnifiche vi aspetta, con un itinerario ad anello semplice, alla portata di tutti.
- Località di partenza: seggiovia Planac, Passo Campolongo
- Parcheggio: alla località di partenza (grande, gratuito)
- Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile per pendenze)
- Tempo medio: due ore circa (percorso ad anello)
- Difficoltà: facile-medio
- Dislivello: 90 metri in salita e 400 metri in discesa- Utia Punta Trieste m. 2028 – Utia Pralongià m. 2109 – Passo Campolongo m. 1728
- Tipologia di percorso: salita con tratti anche ripidi da Utia Punta Trieste a Utia Pralongià; successivamente costante discesa sino a Passo Campolongo
Dopo aver parcheggiato la propria autovettura alla grande area sosta gratuita in località Planac, poco prima di Corvara (provenendo da Arabba) lungo il Passo Campolongo, subito prendiamo gli impianti che, in pochissimi minuti, ci portano sino ai 2028 metri dell’Utia Punta Trieste, da dove la vista sul Gruppo del Sella è meravigliosamente insolita, ma pur splendida.
La nostra meta ci appare subito un centinaio di metri più in alto proprio sulla cima, raggiungibile con una larga strada sterrata: è tempo dunque di mettersi in cammino, con una tempistica che porterà certamente via più tempo dei venti minuti promessi dalla segnaletica… Ma non certo per la difficoltà, quanto per l’impossibilità di non fermarsi a fotografare lo splendido panorama che via via si paleserà di fronte a noi.
Oltre al già citato Gruppo del Sella, che mai ci abbandonerà per tutta la giornata, ecco che il Sassongher (m. 2665) inizia a fare bella mostra di sé, mentre pian piano comincerà a fare capolino dal lato opposto la Marmolada (m. 3342), regina delle Dolomiti; camminando lentamente, ecco che davvero in poco tempo si perverrà ad un’affascinante finestra in legno, con affaccio sulle cime… Un invitante luogo per immortalare le bellezze delle vette altoatesine!
E ormai ancora un piccolo sforzo e il Rifugio Pralongià (m. 2109) sarà ormai conquistato: una meraviglia per tutta la famiglia! Il paesaggio qui è davvero pazzesco, quasi a 360° sulle più belle cime dolomitiche: ecco che, proprio dinanzi a noi, compaiono le Conturines e il Gruppo del Lagazuoi, con dietro le Tofane; molto più vicino, il Setsas (m. 2571), cui è possibile ascendere con un sentiero lungo ma relativamente facile e, celato, il Rifugio Bioch, che si potrebbe raggiungere in brevissimo tempo, per poi dirigersi verso altre fantastiche mete.
Ai più piccini invece sembrerà di essere stati catapultati in un paradiso: prati a perdita d’occhio (su cui è possibile anche fare splendidi picnic d’alta quota, se non voleste pranzare al rifugio, peraltro sempre pienissimo), e tanti, tantissimi giochi: scivoli, altalene, recinti di sabbia, pannelli interattivi che spiegano flora, fauna e pulizia del bosco e dei pascoli…Un vero bengodi: non per niente siamo in uno dei tre parchi Moviment (gli altri a Piz Sorega e Piz la Ila); i bambini non vorranno più venire via, tanto si divertiranno!
Ma le sorprese, durante la nostra gita odierna, non sono finite qui: dopo aver pasteggiato, esserci rilassati al sole ed aver ammirato e fotografato il magnifico panorama, sarà tempo d’incamminarsi per ritornare al punto di partenza, Passo Campolongo; percorso una piccola parte del tratto già sperimentato alla mattina, ecco che ci staccheremo sulla sinistra, lungo il segnavia 24, per raggiungere il Rifugio La Marmotta (direzione Inzija).
Dopo circa mezz’oretta di magnifica strada tra verdi prati, si arriverà al Ju d’Inzija, ove sorge il Rifugio La Marmotta (m. 1920) e dove è assolutamente doveroso fermarsi: i bambini non vi ringrazieranno mai abbastanza! Più fornito di un parco giochi, la baita offre un playground in piena regola anzi, qualcosa di incredibile: io stessa non volevo credere ai miei occhi dalla quantità di altalene, tunnel, casette, altalene… Uno spasso assicurato, mentre i mamma e papà potranno godersi un meritato dolce di metà pomeriggio: il problema sarà poi riuscire a convincere i pargoletti a venire via.
La larga mulattiera n. 24, da qui, ci accompagna ora verso Corvara, facendoci ammirare splendidi masi, un tempo veri e propri alpeggi; dopo circa una ventina di minuti, ci sarà la possibilità di “tagliare”, servendosi del ripido sentiero 25, che si stacca sulla sinistra e che scende ripido in mezzo al bosco, fino ad arrivare nuovamente agli impianti di Planac; chi invece desiderasse mantenersi su una strada comoda, continuerà sino al successivo crocicchio, per poi spostarsi lungo la direzione indicata dal n. 25, per giungere al Campo di Golf e, successivamente, nuovamente al punto di partenza
Un’escursione semplice, da affrontare anche coi più piccini a piedi: gli sforzi (contenuti) saranno ripagati da panorami eccezionali, e i vostri bambini vi ringrazieranno per averli condotti a giocare in luoghi così spettacolari.