La più classica e frequentata delle escursioni per bimbi in Val di Fassa è senz’altro quella che collega il Passo San Pellegrino (m. 1918), valico che mette in comunicazione il Tentino col Veneto, al Rifugio Fuciade (m. 1982). Si tratta di una camminata assolutamente semplicissima e senza nessuna difficoltà, tanto che è possibile percorrerla con qualsiasi tipo di passeggino (anche se quello da trekking è sempre consigliato). Ai piedi della catena di Cima Uomo, il Rifugio Fuciade riesce a entrare nel cuore di chiunque vi arrivi… Noi lo frequentiamo da sempre (almeno 30 anni) e il suo fascino è da sempre immutato. Seguiteci!
Lasciata l’autovettura in uno dei moltissimi parcheggi alla sommità del Passo San Pellegrino, immediatamente dovremo imboccare l‘ampia strada che, appena sotto al ponticello ligneo delle piste da sci invernali, si stacca sulla sinistra.
Una breve passeggiata di nemmeno dieci minuti ci condurrà subito al Rifugio Albergo Miralago (m. 1920), ove si trova anche un pittoresco laghetto. Dopo aver indugiato qualche minuto, saremo pronti per iniziare la via vera e propria, immettendoci nel bel bosco rigoglioso e profumato, camminando tranquillamente senza pendenza alcuna.
Pian pianino la strada (che, da asfaltata è ormai divenuta sterrata) ci consente di proseguire lasciando che la nostra vista possa spaziare sulle vette circostanti: le cime degli alberi, infatti, ogni tanto si diradano e svelano un paesaggio davvero mozzafiato… Civetta, Cime Pape, Focobon, Mulaz, Col Margherita: un anfiteatro davvero grandioso che consente di presagire la bellezza che incontreremo una volta arrivati.
La forestale non presenta alcun tratto faticoso anzi, continua pianeggiante donando la possibilità anche ai più piccini di muovere i primi passi su di un vero e proprio itinerario montano. Superata la deviazione per Malga Boer (sulla destra), la via entra definitivamente nel bosco, che ci accompagnerà per tutta la prima parte di passeggiata, offrendo una gradevole ombra nelle giornate estive più assolate.
Un tratto maggiormente pendente (l’unico di tutta la camminata) ci indicherà che ormai abbiamo quasi terminato il pezzetto meno panoramico. A fine salita, gli alberi finiranno per lasciar spazio ad uno dei paesaggi più belli di tutte le Dolomiti del Trentino…
Eccoci finalmente nella conca di Fuciade dove, in fondo, si può già scorgere l’agognato rifugio! Manca circa mezz’oretta scarsa all’arrivo ma certamente impiegheremo molto di più. La vista meravigliosa invoglierà infatti a fermarsi più e più volte a fotografare, mentre i bimbi correranno tutt’intorno sui bei prati sempre falciati.
Una miriade di fienili costella il verde smeraldino, testimoniando l’operosità dei tempi passati. Una volta infatti quassù si saliva per la fienagione e per far pascolare i capi di bestiame che poi, in inverno, avrebbero dovuto garantire il sostentamento delle famiglie locali. Oggi questi tabià sono stati tutti sapientemente ristrutturati: come sarebbe bello possederne uno per poter ammirare albe e tramonti da questa invidiabile posizione!
Camminando con molta serenità, in breve si perverrà (superata la deviazione per la Baita Flora Alpina, da cui sale un altro ampio e ben battuto sentiero) infine al Rifugio Fuciade (m. 1982), luogo davvero bucolico e assolutamente ideale per tutte le famiglie con i bambini, forse addirittura il più bello di tutta la Val di Fassa! Di fonte a noi Focobon e Mulaz, estreme propaggini del Gruppo delle Pale di San Martino mentre dietro, imponente, la catena di Cima Uomo, oltre la quale si trova la Regina delle Dolomiti, la Marmolada.
Assolutamente frequentatissimo (anche in inverno è una meta decisamente gettonato), è anche un rinomato ristorante d’alta quota, ove i piatti della tradizione trovano una sapiente rivisitazione in chiave moderna (gli ingredienti però sono tutti a km 0). Se desiderate provare a pranzare, dovrete necessariamente prenotare giacché è praticamente impossibile trovare posto.
Ma non temete, i prati circostanti a perdita d’occhio sono un’ottima occasione per provare la rilassante esperienza di un bel picnic: l’assenza di pericoli infatti gioca decisamente a favore, garantendo tanto svago e innumerevoli possibilità di correre e saltare.
Le possibilità escursionistiche da qui sono praticamente infinite. Si potrebbe ascendere al Passo Cirelle (m. 2683) e continuare per il Rifugio Contrin (m. 2016) oppure, deviando verso il Passo Ombrettola (m. 2684), la meta diventerebbe il Rifugio Falier (m. 2074).
Da non perdere la solitaria salita verso Forca Rossa (m. 2490), uno delle ultimi avamposti del gruppo di Cima Uomo da dove poi, volendo, si potrebbe scendere verso la Valle del Biois. Attraverso la Val di Forca e la Valfredda invece, si raggiungere Malga Bosch Brusà (m. 1867) oppure ancora l’idilliaca Malga Ai Lach (m. 1816). Trekking spettacolari certo, ma riservati ai più esperti.
La giornata a Fuciade passa alla velocità della luce: tra le corse nei pascoli e i giochi messi a disposizione dal rifugio (e accessibili a tutti), in men che non si dica arriverà il momento di dover rientrare al parcheggio. E allora via, di nuovo verso il Passo San Pellegrino, gustandoci però ancora una volta questo spettacolare panorama che, siamo certi, rimarrà scolpito nel vostro cuore.