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Marsupi, fasce, zaini: portare i bambini in montagna

Perchè rinunciare a fare trekking in montagna, pur con bimbi piccolissimi?
Se non arriva il passeggino, ci sono un sacco di altre possibilità: fasce, marsupi, zaini…ognuno con le sue caratteristiche e più indicato in alcuni casi piuttosto che in altri. Vogliamo vederli assieme?

Lo zaino.
E’ senz’altro il mezzo più conosciuto ed utilizzato per le escursioni: ha molti, moltissimi vantaggi e qualche limitazione.
Innanzitutto non è possibile inserire bimbi molto piccoli: è consigliato dai 6 mesi in avanti, ma è necessario che il nostro cucciolo stia già bello dritto con la schiena e seduto bene, altrimenti si incasserebbe; coi miei, abbiamo potuto iniziare a 7/8, dato che hanno raggiunto a quell’età il giusto equilibrio. Ma tolto questo particolare, per bambini più grandi, via libera sino a che il papà (o chi per lui!) riuscirà a reggerne il peso: in genere si parla di 18 kg, ma alcuni modelli potrebbero essere più “resistenti”, anche se credo che oltre sarebbe veramente faticoso…e non solo per la pesantezza, ma anche perchè, molto spesso, dentro si muovono veramente tanto, alterando il baricentro!

Ma i pro sono veramente tanti: innanzitutto la cappottina, che aiuta a non far prendere insolazioni ai nostri bimbi, che pure in muniti di cappellino, hanno la pelle molto delicata; poi molti modelli vengono venduti col parapioggia, assolutamente essenziale: si sa che in montagna il tempo è molto ballerino!
Poi le varie tasche, che consentono di inserire il necessario per il genitore, come portafoglio, cellulare, ma anche per il bimbo, come biberon, pannolini, cambi…si sa che, comunque, le cose da portare sono sempre tante, pur cercando di ridurre al minimo!

Il marsupio.
Se i nostri figli sono però più piccolini, abbiamo anche diverse altre alternative, come per esempio il marsupio, ma che sia ergonomico, mi raccomando!


Infatti, questa tipologia specifica, consente, oltre che il portare davanti (rivolto fronte mamma) nella giusta posizione a M (o a ranocchio), che consente di evitare di scaricare il peso sull’ancor fragile colonna vertebrale, ha anche la variante “sulla schiena”, ideale se la la conduttrice è la mamma: lo scarsissimo peso della struttura (in genere meno di 1 kg) fa si che non si risenta di ulteriori aggravi! (Io infatti sono un’amante del marsupio, quando non posso usare il passeggino)

La fascia.
Ma nemmeno i neonati devono rinunciare all’aria fresca e pulita delle montane.
La fascia lunga, nelle due tipologie rigida ed elastica (che hanno diverse modalità di impiego, a seconda delle posizioni in cui desiderate portare il vostro cucciolo), per esempio, hanno talmente tante varietà di utilizzo che le rendono uno strumento praticamente perfetto: partiamo dalla legatura base, fino ad arrivare a quella sulla schiena, passando per quelle intermedie, seguendo praticamente tutte le fasi di crescita dei nostri bimbi. Un’invenzione eccezionale!

Anche quella corta monospalla ha certamente molti pregi, ma credo sia più indicata per passeggiate non impegnative piuttosto che per vere e proprie escursioni: infatti, la possibilità di scaricare il peso su entrambe le spalle e sui fianchi è essenziale, se non volete ritrovarvi affaticate anzitempo!
Per il babywearing poi sono a disposizione moltissime consulenti del portare, che sapranno indicarvi certamente ciò che fa meglio per voi e il vostro piccino.

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